I colori infuocati delle foglie in autunno possono tranquillamente competere con le fioriture primaverili. Se queste ultime sono in grado di meravigliarci anno dopo anno con la promessa di mesi caldi e pieni di luce, i gialli e gli aranci delle foglie da settembre in avanti ci riempiono gli occhi di colore, come a volerci salutare festosamente prima del riposo.
Vi è una pianta, la Parrotia persica, che meriterebbe di essere molto più conosciuta, specie da chi ama il winter garden. Infatti fin dall’inverno ammalia grazie alla sua struttura dei rami, sempre più intrecciati e sovrapposti anno dopo anno. Piantata da sola in un angolo del giardino o anche al centro per creare un punto attrattivo nei mesi più freddi e godere dell’ombra prodotta dalle sue foglie fin dalla primavera, vi regalerà già in febbraio una delicata fioritura composta da mazzolini di fiori rosso ciliegia.
Senza petali, hanno stami rossi circondati da brattee all’esterno marrone scuro ed all’interno verdi; i fiori compaiono copiosi sui rami ancora nudi di foglie. Contemporaneamente nelle piante più adulte la corteccia si squama, proprio come accade per i platani, lasciando vedere pennellate di marrone dalla differente intensità. Originaria dell’Iran settentrionale, appartiene alla famiglia delle Hamamelidaceae, ama esser piantata in pieno sole, anche se riesce ad adattarsi alla mezz’ombra.
Molto rustica, sopporta temperature fino a –25°C, anche se a volte punte di gelo molto basse e frequenti possono compromettere la fioritura che avviene in febbraio. Non tollera ristagni idrici e quindi necessita di terreno fertile, umido ma ben drenato, regalando colorazioni differenti in base al pH del terreno in cui viene collocata: con suolo acido le foglie sono rosso vivo, mentre con pH basico virano all’arancio.
Alta fino a 10 metri e con un diametro della chioma di 7-8 metri, la si può mettere a dimora durante tutto l’anno, a condizione di acquistare esemplari in vaso. Se l’altezza e la larghezza della Parrotia persica vi spaventa, esiste la varietà Vanessa, identica alla specie tipica, ma con portamento piramidale, quasi a colonna, e le piante adulte, alte 5/6 metri, hanno un diametro che non supera il metro e mezzo, con un aspetto molto elegante.
Bagnata con una certa regolarità nei primi mesi per garantire un buon attecchimento, riesce successivamente a regolamentarsi con le sole piogge, mentre è preferibile spargere del fertilizzante organico sulla superficie sotto la chioma tra i mesi di novembre e febbraio.
Si possono ottenere nuove piante sia mediante la semina in autunno, quando si raccolgono i semi contenuti nelle capsule marroni, mettendo in conto di aspettare molti mesi, a volte fino a 18, prima di vedere il germoglio, sia più velocemente mediante talee semilegnose da effettuare dai primi di agosto fino all’inizio di settembre. Entusiasti di questa bella pianta vera regina d’autunno? Cercatela in vendita, piantatela in terra e poi ogni anno per lunghe settimane deliziatevi la vista con i suoi colori caldi che vi accompagneranno da fine ottobre sino a Natale.