Le tagliatelle nel videogame

È online da almeno un anno ma con la quantità di proposte che si trovano sul mercato è andato sepolto sotto la montagna delle mille altre App per giocare. Un videogioco nato nientemeno che dalla collaborazione dell’Enciclopedia Treccani e della Casa Artusi, una delle più importanti istituzioni gastronomiche italiane, dovrebbe invece attirare l’attenzione. Da un lato perché mostra come due colossi dell’editoria e della cultura italiane si facciano avanti in un settore che non sembra proprio affine alla tradizione della pubblicistica all’antica. D’altro canto è indubbio che l’iniziativa si ponga anche l’obiettivo ambizioso e serio di veicolare dei concetti basilari della tecnica culinaria tradizionale. Il senso di questo Artusi Cooking Time è infatti anche quello di convincere a giocare per imparare le ricette di Pellegrino Artusi, il celebre gastronomo romagnolo che alla fine dell’800 scrisse il primo manuale «scientifico» di cucina ad uso dei «nuovi» italiani: La scienza in cucina e l’arte del mangiar bene
Insomma, giocando ad Artusi Cooking Time si intraprende una sfida con il tempo e si risolvono alcuni rompicapo già visti: mentre piovono dall’alto gli ingredienti di una ricetta occorre combinarli in gruppi di tre o di quattro per accumularne la quantità necessaria alla preparazione del piatto che si è scelto. All’inizio del percorso i livelli di gioco corrispondono ad altrettante ricette del libro, disposte in ordine crescente di difficoltà. Ed è qui che il gioco si differenzia dagli altri. A noi di mostrarci all’altezza del compito. 
Il gioco è disponibile su smartphone e tablet, per iOS e Android, e scaricabile gratuitamente dai rispettivi App Store. Come tutti i giochi di questo tipo è gratuito, inizialmente, ma se volete davvero progredire è offerta la possibilità di acquistare delle «foglie d’oro».

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