Viaggiatori d’Occidente - Dal 14 al 20 novembre molti bed & breakfast italiani propongono la Settimana del baratto
Potete cucinare il vostro piatto forte, suonare per gli altri ospiti dal vivo, oppure dare lezioni di danza: oltre alla soddisfazione personale, in cambio trascorrerete qualche giorno di vacanza in un bed & breakfast senza pagare nulla.
Benvenuti alla Settimana del baratto (www.settimanadelbaratto.it): inizia oggi e continua sino al 20 novembre, in numerosi B&B italiani. Si sa, il baratto è lo scambio diretto di beni, senza far ricorso alla moneta: in origine la forma più antica di transazione economica, ora un’utopia rivolta al futuro in un mondo ossessionato dal denaro.
Il primo esperimento fu tentato nel 2009, quando si scoprì che un B&B associato alla piattaforma di prenotazione bed-and-breakfast.it utilizzava già abitualmente questa formula. Da allora il numero dei B&B coinvolti è raddoppiato e l’anno scorso le proposte di scambio sono state complessivamente diecimila. Insomma l’iniziativa ha preso piede e, sia pure in forma ridotta, è possibile anche nel resto dell’anno (barattobb.it).
Partecipare è facile: attraverso il sito potete proporre quel che sapete fare meglio o accogliere la richiesta di qualche B&B. Si può realizzare un servizio fotografico o tradurre dei testi per il sito web del vostro ospite, dare lezioni di lingue o di informatica, svolgere lavori manuali: per esempio riparare gli impianti, curare il giardino o raccogliere le olive. Anche chi vive di turismo vuole andare in vacanza e dunque lo scambio di ospitalità è la scelta più frequente (un quarto del totale).
Molte richieste sono decisamente sensate, ma c’è anche spazio per una sana stravaganza, soprattutto nel settore dei servizi. E così, in cambio di vitto e alloggio per un weekend, Giusy propone un massaggio ayurvedico e degli ottimi dolci fatti in casa. La parrucchiera Vania offre invece un taglio di capelli e qualche consiglio per cavarsela da soli in futuro. Sara è una bibliotecaria e legge ad alta voce storie per adulti e bambini. Sandra corrisponde forse meno agli stereotipi correnti di femminilità, ma vi stermina i topi di casa. Il portoghese Vicente è un urban sketcher e disegna graffiti sui muri (sarà bene verificare prima quali soggetti predilige). Altrimenti potreste scegliere i mosaici di Giuseppina, tradizionali o moderni. Senja è una psicologa e offre un test per stabilire il proprio quoziente d’intelligenza: e si capisce che un risultato lusinghiero è premessa per un trattamento migliore. Valentina legge i tarocchi e ascolta chi ha voglia di sfogarsi. Sara fa tatuaggi permanenti.
Siete spaventati dalla crescita del crimine? Armando dà lezioni di boxe e Girolamo insegna street fighting. Oppure in alternativa rivolgetevi a Marzia per addestrare il vostro cane e trasformarlo in un leone. E se volete iscrivervi in qualche palestra, il medico Priscilla vi prepara un certificato di sana e robusta costituzione. Di questi tempi poi potrebbe aver senso la consulenza geologica di Fabrizio. E gli esempi potrebbero continuare…
La Settimana del baratto viene incontro a bisogni reali, ma è anche assai efficace dal punto di vista della comunicazione. Con un minimo investimento (siamo in bassa stagione) si riceve molta e buona pubblicità gratuita. Infatti parecchi giornali ne hanno parlato, soprattutto all’estero, dove tutti sognano di trascorrere una settimana in Italia senza dover mettere mano al portafoglio.
Le buone idee si copiano: l’anno prossimo, la Settimana del baratto verrà proposta anche nel Regno Unito (www.barterweekuk.com).
Questa dimensione creativa è sempre più importante per tutte quelle strutture, come i B&B, che non raggiungono la massa critica per investire in costose campagne promozionali. E anche piccole destinazioni possono adottare la stessa strategia. Per esempio, proprio mentre tutti cercano di essere un passo avanti nelle attività in rete e di promuovere il Web 2.0 o 3.0, il piccolo comune di Civitacampomarano (cinquecento anime in provincia di Campobasso) si è affidato all’artista Biancoshock che l’ha riportato indietro… al Web 0.0.
L’intento era mostrare come certi servizi oggi di moda siano in fondo sempre esistiti nella vita di un paese di provincia. Così, applicando dei semplici cartelli colorati, la cabina telefonica è diventata Whatsapp, la bacheca con gli eventi del paese Facebook, lo scambio di informazioni mentre si prende il caffè Google, la buca delle lettere Gmail, le chiacchiere di ogni giorno Twitter, la donna anziana perennemente fuori dalla porta di casa che conosce gli affari di tutti Wikipedia, il negozio di generi vari eBay, la televisione del bar YouTube, gli angoli appartati per gli amanti Tinder.
La provincia italiana del resto ha sempre avuto una vena nascosta di genialità. Poco più a nord, in Abruzzo, gli abitanti di Caldari di Ortona hanno costruito una fontana dalla quale zampilla l’ottimo vino rosso del territorio, offerto gratuitamente ai pellegrini che percorrono il Cammino di San Tommaso. È un ritorno all’età dell’oro e anche qui la stampa internazionale ha ripreso in mille modi la notizia.
Insomma, c’è sempre bisogno di buone idee. E voi, cosa proponete?