La bellezza delle campanule

Vi sono piante simili per portamento e fioritura a ballerine solitarie, delle primedonne che attirano tutti gli occhi su di loro. Basti pensare ad esempio alle rose: regine indiscusse di aiuole e giardini. Poi vi sono altre piante più discrete, ma altrettanto belle: queste ultime sono piante ricche di un fascino delicato, ideali per accompagnare e valorizzare altre fioriture.
Le campanule fanno senz’altro parte di questo gruppo: dalle tinte azzurre, viola, bianche o rosate, con colori tenui e morbidi, fiori mai troppo grossi e quasi sempre riuniti in gruppetti, regalano alle aiuole un’eleganza discreta, specie se mescolate con piante erbacee o con arbusti. Fioriscono dalla tarda primavera per tutta l’estate, senza richiedere cure.
Tra le più note nel vasto gruppo delle campanule, senz’altro vi sono quelle con un portamento a cuscino: usate nei giardini rocciosi o nelle fessure di pietra lasciate nei muretti a secco, sono l’ideale anche come piante copri suolo.
Facilissime da coltivare, si adattano a diversi tipi di terreno a patto che vi sia un buon drenaggio del suolo unito a una umidità costante. L’ideale è dunque fornire all’aiuola una buona dotazione di sostanza organica, ad esempio uno strato di compost vegetale.
Inoltre se coltivate in vaso amano annaffiature regolari, senza ristagni, ma sono in grado di sopportare brevi periodi di siccità senza soffrirne troppo. Nella maggior parte dei casi, dopo il primo anno dal trapianto si regolano autonomamente con l’acqua piovana se in piena terra. Per quanto riguarda il pH del terreno, vi è una certa preferenza per quelli calcarei.
Tra le più basse e compatte troviamo Campanula carpatica, C. punctata, C. portenschlagiana, C. poscharskiana, tutte alte dai 15 ai 40 cm.
La C. carpatica, originaria dell’Europa occidentale e in particolare dei Carpazi, ad esempio, raggiunge i 30 centimetri di altezza e crea cuscini fitti e larghi fino a 60 centimetri. Ha fiori blu-viola, lavanda o bianchi in base alla varietà, come «Alba» e «Bressingham White», entrambe color latte; ama posizioni al sole, ma riesce a svilupparsi bene anche a mezz’ombra.
Altre campanule raggiungono dimensioni maggiori, come C. persicaefolia e C. medium che arrivano ai 90 centimetri, C. latifolia raggiunge il metro, e per chi vuole stupire e stupirsi c’è C. lactiflora di ben 150 centimetri di altezza e 60 centimetri di ampiezza.
Le specie più alte vanno coltivate con l’ausilio di un tutore per evitare che i fusti si rompano e, per stimolare l’emissione di nuovi rametti da fiore, recidete quelli più carichi, utilizzandoli come fiori recisi.
Il genere Campanula, della famiglia delle Campanulacee, comprende 300 specie, di cui la maggior parte sono rustiche e perenni.
I vasi acquistati in vivaio si possono trapiantare direttamente in piena terra o per ottenere nuove piante si può provvedere alla semina in ottobre o in marzo-aprile, tenendo le seminiere in posizione ombreggiata e coprendole con un telo trasparente di plastica. È possibile inoltre moltiplicarle per divisione dei cespi durante i mesi primaverili o mediante talee di rametti basali lunghi 2-5 cm in aprile-maggio.
Inoltre la maggior parte delle campanule coltivabili nelle nostre aiuole si auto disseminano, lasciando così mano libera alla natura e creando giardini poco formali e movimentati. Sarà sufficiente lasciare che le piante fiorite vadano a seme, evitando di tagliare i rami secchi prima che i semi maturi si liberino dalle capsule cadendo nel terreno. Dal secondo anno di vita le nuove piantine produrranno fioriture sempre più intense a patto di non diserbare le aiuole togliendo le nuove nate.
Se le campanule più basse ben si accostano a erbacee perenni o ad arbusti come ortensie e ibischi, quelle più alte come C. glomerata, una campanula europea alta fino a 80 centimetri, si accompagnano molto bene con i cespugli di rose o i pergolati ricoperti di clematidi.
Mescolate con rose antiche, gigli, alchemille e cespugli bassi di lavanda o margherite, creano veri dipinti in giardino.

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