Una delle usanze più radicate in Germania è senz’altro quella dei mercatini di Natale, che costituiscono non solo l’occasione per acquistare decorazioni natalizie o prodotti artigianali, ma rappresentano anche l’opportunità di conoscere le tradizioni tipiche delle città o dei Länder nelle quali sono ambientati. Si tratta infatti di vere e proprie feste popolari con il trionfo del folklore locale.
La tradizione dei mercati di Natale risale ai tempi in cui bisognava aspettare le fiere organizzate in genere alla scadenza di ricorrenze annuali per generare un momento di incontro, come appunto il periodo dell’Avvento. Le prime forme di mercati natalizi risalgono al XIV secolo in Germania e Alsazia con il nome di Sankt Nikolaus Markt. All’incirca nel 1434 si ha la prima attestazione di un mercato di Natale, nella quale si cita uno Striezelmarkt (dal dolce tedesco Striezel) nella città di Dresda.
Durante la riforma protestante il nome dei mercati viene cambiato da Weihnachtsmarkt (mercato di Natale) a Christkindlmarkt, mercato di Gesù Bambino, per opposizione al culto dei santi. Altri antichi mercati sono quello di Strasburgo che risale al 1570, e quello di Norimberga del 1628. Nella città bavarese il mercatino si tiene in Hauptmarkt, piazza nella quale viene inaugurato il venerdì precedente la prima domenica di Avvento. La cerimonia avviene in presenza di un «angelo del Natale», il Christkind, che dalla balconata della Frauenkirche apre l’attività del mercatino con la recita di un discorso solenne.
Il Christkind diventa l’ambasciatore della città di Norimberga e, nel periodo che precede il Natale, ha un programma molto fitto di appuntamenti e accoglie visitatori provenienti da tutte le parti del mondo. La figura dell’angelo è selezionata ogni due anni fra le ragazze locali di età compresa tra i 16 e i 19 anni alte almeno 160 cm.
Quasi inutile ma inevitabile sottolineare poi i profumi e i sapori di quelli più tradizionali. Una delle prelibatezze che abbondano in queste manifestazioni è il Glühwein (vin brulé); offerto quasi dappertutto, costituisce il modo più caratteristico per riscaldarsi nelle fredde giornate invernali. Molto amati sono anche il Feuerzangenbowle (in una pentola di vino rosso caldo, bastoncini di cannella, chiodi di garofano e buccia di arancia e limone è posta una cosiddetta «pinza di fuoco» – il Feuerzangen – con dello zucchero, sul quale si versa il 54 per cento di rum. Accendendolo, lo zucchero si scioglie e gocciola nel vino rosso) o specialità più esotiche quali Lumumba (miscela di cacao, panna e rum), Grog (fatto di rum, zucchero e acqua calda), ed Eierpunsch (con albumi d’uovo e rum). Tra i profumi che inebriano non si può tralasciare quello dei Lebkuchen, biscotti speziati fatti con frutta secca, agrumi canditi, miele e zenzero, per non parlare delle innumerevoli salsicce, delle quali ogni regione possiede la sua variante.
La tradizione dei mercatini di Natale è stata ripresa in diverse città, non solo d’Europa ma di tutto il mondo, e rivisitati a seconda delle tradizioni locali o della conformazione del territorio, come ad esempio quello della cittadina di Hauzenberg, ambientato in una vecchia cava di granito nel cuore della foresta bavarese e affiancato da proiezioni di film d’atmosfera e dimostrazioni di tecniche artigianali tradizionali (www.granitweihnacht.de).
Il soprannome di mercatino di Natale più erotico, invece, va a quello di St. Pauli, nel cuore del famoso Rotlichtviertel (quartiere a luci rosse) di Amburgo a partire dal 17 novembre. Oltre alle bancarelle di bratwurst e a quelle di bevande dove vengono serviti i cocktail Bordsteinschwalben («lucciole»), i visitatori troveranno idee regalo maliziose e frivoli cuori di pan di zenzero. Angeli sexy, gnomi croccanti, musica dal vivo e vaudeville sono solo alcuni tra gli intrattenimenti di «Santa Pauli – Hamburgs geilstem Weihnachtsmarkt».
A tema arcobaleno è il mercatino natalizio del Glockenbachviertel a Monaco di Baviera, dove si svolge il «Pink Christmas», uno spettacolo natalizio lesbo-gay, a cui «tutte le altre persone sono benvenute». Oltre a un’ambientazione rosa shocking, sorprese inusuali e un programma serale con artisti travestiti, cabarettisti, DJ e cantanti pop, Pink Christmas offre anche molti prodotti di design e commercio equo e solidale (www.pink-christmas.de).
Sotterraneo, nel vero senso della parola, è il mercatino di Natale nelle cantine sotto Traben-Trarbach an der Mosel. Nella «Vinotropolis», una rete di cantine storiche nei sotterranei della città, artigiani ed espositori della zona presentano specialità locali (www. mosel-wein-nachts-markt.de).
Alcuni mercatini di Natale invitano anche a viaggiare nel tempo, come quello del castello di Wartburg ad Eisenach in Turingia, patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1999, cornice di un mercatino natalizio medievale dove i visitatori possono incontrare erboriste, pellettieri, saponieri, mercanti, giocolieri e lirici come un tempo, e offrono pure spettacoli di burattini e concerti (www.eisenach.de).
Uscendo dai confini tedeschi, sulle coste del mare del Nord si svolge ogni anno l’Engelkemarkt a Emden, che vede di fronte al municipio illuminato una serie di bancarelle allestite sui pontili galleggianti tra le navi museo. Anche Babbo Natale arriva in barca (www.emden-touristik.de).
A Forgaria, in provincia di Udine, si celebra un Natale subacqueo. Da 38 anni, nella prima settimana di dicembre il diving club locale costruisce un presepe a nove metri di profondità nelle acque del lago di Cornino e la sera del 24 dicembre, alla fine della messa di Natale – che si celebra sulle rive del lago alla luce delle fiaccole – un subacqueo riporta il bambino Gesù in superficie e lo depone nella stalla del presepe. Poco dopo, altri subacquei emergono dal fondo del lago per allestire le restanti 30 figure del presepe (www.turismofriuliveneziagiulia.it).
Anche in Olanda troviamo un Natale singolare: «sottoterra». La Fluweelengrotte sotto Valkenburg aan de Geul fu costruita nel dodicesimo secolo, quando fu scavata nella roccia per la costruzione del castello.
Il sistema di passaggi sotterranei, che in seguito fu utilizzato come via di fuga dal castello durante questo periodo ospita Babbo Natale che risiede proprio nella grotta. I visitatori possono passeggiare nella sua abitazione, scrutando nella sala dei regali, ammirando renne e slitte, nonché i murali e le sculture nella cappella del diciottesimo secolo (www.kerststadvalkenburg.nl).
Un salto oltre la Manica e arriviamo a Birmingham. Qui, al Mercatino di Natale di Francoforte a Victoria Square, ogni giorno si possono assaporare vin brulé e salsicce, birra tedesca e pretzel, oltre ad acquistare giocattoli fatti a mano e oggetti d’artigianato (www.visitbirmingham.com).
E ora una curiosità: le tradizioni si stanno diffondendo anche attraverso il mare e i continenti. A Shanghai, dove il Natale non è nemmeno festeggiato, dal 2012 si svolge un «mercatino di Natale tedesco».