Nuovi consigli biblio-ludici per appassionati e curiosi
I giovani, la lettura e la scuola al tempo del web, di Anna Maria Pica (Aracne, pp. 148, € 10,00)
Un lodevole saggio che cerca di rispondere ad alcune fondamentali domande di pressante attualità, ricorrendo alle testimonianze di studiosi e scienziati. La rivoluzione digitale cambierà la funzionalità del nostro cervello e il modo di apprendere della nostra specie? Il libro, cioè la parola scritta in tutte le sue manifestazioni, avrà la stessa importanza in quella che già chiamiamo civiltà delle immagini? Le generazioni future, in tale prospettiva, vedranno compromessa quella caratteristica esclusiva della specie umana che è la capacità di servirsi delle parole per descrivere e capire il mondo? E in tutto questo, la Scuola che funzione può avere? Il testo non propone risposte inoppugnabili. Però, afferma che spetta alla Scuola il ruolo fondamentale di rafforzare quelle abilità che l’uso eccessivo del web tende a deprimere, educando i giovani a sentire il potere e il fascino delle parole e ad amare la lettura.
Mondi senza tempo, di Francesco Troccoli (Delos Books, pp. 240, € 12,75)
Con lo scopo di sottolineare gli stretti legami esistenti tra letteratura e giochi di ruolo, la rivista «Riflessi di Luce Lunare» bandisce ogni anno, dal 1994, un concorso letterario per il miglior racconto fantastico. Questa attività ha stimolato e incoraggiato una produzione narrativa, in canali paralleli. Un valido esempio, al riguardo è costituito dal romanzo in oggetto, di ambientazione fantascientifica, che resta fedele all’ambientazione generale di altri lavori dello stesso autore, ma che rinnova la trama, proponendo nuove sfide, nuove alleanze, nuove missioni impossibili per l’eroe protagonista.
Vivo a frasi alterne – tutto in dieci parole, a cura di Pietro Gorini (A.G. Editions)
È la raccolta delle 660 composizioni finaliste del primo concorso Sarò bre’, basato sull’ideazioni di frasi significative (aforismi, battute, calembour o poesie), contenente non più di dieci parole.
Il materiale pubblicato, prodotto da oltre 100 autori, è risultato estremamente valido e sorprendente. Considerando lo stretto vincolo lessicale imposto, ogni partecipante ha mostrato di saper scrivere con accortezza ed essenzialità. In molti casi, l’effetto di un’intera espressione è affidato all’ultima parola, come nei seguenti esempi.
Mi hai rubato il cuore, ma non ti denuncio – Non rimandare a domani ciò che non farai mai – Non saprei: sono più rassegnate le dimissioni o i cittadini? – Parrucchiera si scrive con lacca – Sì è vero, sono colto, ma mai sul fatto! – Riconosco i miei sbagli, perché mi somigliano.
Matematica amica, di Anna Cerasoli (Feltrinelli, pp. 128, € 13,00)
Un testo di insegnamento della Matematica, rivolto ai bambini, che affronta anche argomenti impegnativi, come Statistica, Logica, Algebra e Calcolo Combinatorio, in maniera semplice e dilettevole, attraverso i racconti letti da un bambino al proprio fratellino curioso e creativo. L’opera è arricchita da un insieme di enigmi e rompicapo, divertenti e stimolanti. Inoltre, contiene alcune pagine di approfondimento per gli adulti che desiderano aiutare il giovane lettore nella riflessione sui concetti matematici presentati nei vari capitoli. L’autrice, considerata una delle massime esperte di divulgazione matematica, è convinta che: «La Matematica è amica di tutti, anche di quelli che non sono amici suoi».
Quando l’allievo supera il maestro, di Bruno D’Amore (Dedalo, pp.152, € 16,00)
Un insieme di dieci storie che ipotizza le reazioni avute da alcuni grandi maestri, quando si resero conto che uno dei loro allievi li aveva superati. I maestri sono: Andrea del Verrocchio, John Wallis, Parmenide di Elea, Cimabue, Tycho Brahe, Simón Rodríguez, Michael Wolgemut, Leopold Kronecker, Domenico Maria Novara e un anonimo maestro buddista. I geniali allievi sono rispettivamente: Leonardo da Vinci, Isaac Newton, Zenone di Elea, Giotto da Bondone, Johannes Kepler, Simón Bolívar, Albrecht Durer, Georg Cantor, Niccolò Copernico e Gesù di Nazareth.
Ognuno dei dieci maestri reagisce al successo del proprio allievo, in maniera diversa (sorpresa, rabbia, gioia, rancore, incredulità…). Di conseguenza, secondo l’autore, che si è divertito ad accoppiare questi autorevoli personaggi della nostra Storia, il vero protagonista dei suoi racconti è la natura umana.