Uno dei generi televisivi più in voga negli ultimi anni è il thriller poliziesco. Non si contano nemmeno più i vari CSI, Cold Case, Dexter, True Detective; la lista continua all’infinito. Un genere molto apprezzato da un pubblico variegato e di tutte le età. Hidden Agenda è un videogioco che propone questo genere sotto una luce del tutto nuova, almeno per quanto riguarda il modo in cui assistiamo agli eventi.
L’intuizione geniale di Supermassive Games, uno studio con un talento per creare avventure con una forte componente narrativa, è stata quella di eliminare una delle più grandi barriere per l’accesso ai videogiochi. Hidden Agenda, uscito in esclusiva su PlayStation 4 Play Link, si gioca, infatti, con lo smartphone. Un device che tutti al giorno d’oggi sanno usare senza particolari problemi. Togliendo dall’equazione il gamepad in favore dello schermo di un iPhone o simili, non c’è più nessun ostacolo tra l’avventura e un giocatore principiante. Basta semplicemente installare il gioco sulla propria PlayStation 4 e scaricare l’app sul telefono per iniziare a giocare da soli o in compagnia. Ogni giocatore avrà un suo colore e un suo cursore sullo schermo della tv per interagire con la storia, collaborando nell’esplorare scene del crimine e nel decidere le risposte delle protagoniste del gioco, Becky Marnie e Felicity Grames.
Becky è un’agente investigativo di polizia di una grande città americana, Felicity invece è una procuratrice distrettuale. Entrambe sono alle prese con il caso di un brutale serial killer chiamato Il Manipolatore. Un caso apparentemente chiuso, dal momento che l’uomo è stato catturato in flagrante. Tuttavia, cinque anni dopo i fatti ed a poche ore dalla condanna a morte dell’uomo, qualcosa cambia. Il condannato inizia a professarsi innocente e una nuova serie di omicidi, contraddistinti dallo stesso modus operandi del Manipolatore, scuote la tranquillità della città. Alcuni agenti di polizia vengono uccisi da una bomba inserita all’interno di un cadavere abbandonato in una baita solitaria. Un delitto raccapricciante che fa sprofondare il distretto di polizia nel caos e che desta enormi preoccupazioni nella popolazione.
Becky si ritroverà al centro della vicenda, costretta a collaborare con un collega ostile e a districarsi tra decisioni difficili. Allo stesso tempo, Felicity tenterà disperatamente di capire quanto verità ci sia dietro le parole del presunto Manipolatore e se dietro la sua condanna non si celi davvero un grave errore giudiziario. Quali terribili eventi si nascondono dietro la raccapricciante storia di abusi subiti all’orfanotrofio nel quale il Manipolatore ha passato lunghi anni della sua infanzia? Chi è davvero responsabile degli omicidi?
Hidden Agenda è molto più simile ad una puntata di un serie televisiva che un vero e proprio videogame. Al contempo si tratta del suo più grande vantaggio e del suo maggiore difetto. I giocatori collaboreranno nel prendere decisioni che cambieranno in modo piuttosto radicale lo svolgersi degli eventi, determinando il destino dei protagonisti e influenzando il finale. Nelle circa due ore di gioco previste dovranno discutere degli elementi del caso, analizzare le prove, controllare i fatti e agire in modo fulmineo. Le scelte narrative si fanno sempre scegliendo tra delle risposte calme o aggressive, optando per un comportamento più prudente o spavaldo. La risposta col maggior numero di voti dei giocatori, sarà la vincitrice. Durante le sezioni di investigazione invece bisognerà scovare un determinato numero di indizi muovendo il cursore sullo smartphone per analizzare la scena del crimine.
Hidden Agenda dalla sua ha una realizzazione tecnica di prim’ordine e una recitazione davvero degna delle migliori serie televisive. Al netto di un doppiaggio italiano buono ma non ottimo, è in grado di coinvolgerci in modo efficace. Il problema è che la trama non è molto lunga e, a dipendenza delle nostre scelte, a volte è semplicemente troppo confusionaria. Non che questo fatto rovini in modo particolare l’esperienza ma lascia i giocatori un po’ confusi su cosa sia effettivamente successo. La scelta dello smartphone come sistema di controllo è efficace nell’avvicinare potenziali non giocatori a questa esperienza interattiva ma al contempo non è ottimale. Le fasi di analisi delle scene del crimine richiedono di agire molto in fretta e il sistema di gioco reagisce in modo troppo lento rispetto ad altri sistemi di controllo più tradizionali.
Hidden Agenda non è un capolavoro ma ha sicuramente i suoi pregi. In primis offre la possibilità ai possessori di PlayStation 4 di passare una serata in compagnia con un’attività diversa dal solito e, potenzialmente, in grado di coinvolgere l’intero nucleo famigliare. Volendo è anche possibile giocare con una modalità competitiva che assegna ai vari giocatori (per un massimo di quattro) degli obiettivi segreti da portare a termine durante la partita. Ma come ogni buon telefilm, anche la trama di Hidden Agenda ci sorprenderà solo la prima volta. Volendo rigiocare potremo arrivare a finali diversi ma il succo della trama resterà sempre il medesimo. Insomma, si tratta di un esperimento interessante che consigliamo agli amanti del genere thriller poliziesco in cerca di qualcosa di nuovo. Solo, non aspettatevi un assoluto capolavoro.