Il cinema della libertà

Immigrazione, inquinamento, sfruttamento dell’ambiente e memoria dei genocidi, che troppo spesso finiscono per essere dimenticati, sono tra le questioni salienti che il Film Festival dei Diritti Umani 2018, vuole trattare attraverso la visione di una ventina di pellicole selezionate. La produzione internazionale, tra cui spiccano alcune prime visioni svizzere, sarà lo spunto su cui avviare le discussioni dei forum che caratterizzano l’evento.
Quest’anno in occasione del settantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani, il festival prevede alcune interessanti novità. Prima fra tutte la consegna del Premio Diritti Umani per l’autore al regista svizzero Markus Imhoof. All’artista, capace di immergersi nelle realtà umane tanto da trascinare lo spettatore a capire le sfaccettature più complesse delle società occidentali, verrà dedicata anche una retrospettiva al Cinema Corso di Lugano. 
Ma la sala del cinema Corso non sarà la sola a ospitare i film di questa edizione, infatti, dal 9 al 14 ottobre, parte delle proiezioni, si svolgeranno nel vicino Cinema Iride. Questa seconda storica sala cinematografica luganese, nata nel 1955 e situata nel cuore della città, non solo amplia la proposta di titoli e orari, ma permette un ulteriore passo nel percorso di crescita dello stesso festival, che di anno in anno dimostra la sua capacità di evolversi.
Altro passo, intrapreso già nelle scorse edizioni attraverso le esposizioni fotografiche, è la creazione di un luogo dedicato alle arti figurative e grafiche. Il legame intrinseco tra queste arti e il cinema anche quest’anno sarà protagonista allo Spazio 1929 che, dal 4 al 21 ottobre, accoglierà la mostra esclusiva in anteprima svizzera Disegni per il film La strada dei Samouni di Simone Massi. L’artista, disegnatore, animatore e regista italiano, è tra gli ultimi a cimentarsi ancora nella tecnica «a passo uno» (in inglese stop-motion) con la quale ogni disegno rappresenta un fotogramma del film, lavoro che richiede talento per i dettagli, collaboratori, una mole di lavoro non indifferente, resistenza e tantissimo tempo. L’esposizione includerà le tavole originali dei disegni usati per il film La strada dei Samouni di Stefano Savona, film selezionato per la rassegna, che narra la terribile vicenda di una famiglia di Gaza sterminata nel 2009 dall’operazione Piombo Fuso.
Il festival, si aprirà ufficialmente martedì 9 ottobre alle ore 20.30, con Kapuściński – Another Day of Life di Raúl de la Fuente e Damian Nenow, un lungometraggio tratto dal libro omonimo del giornalista e scrittore polacco Ryszard Kapuściński il quale, a seguito del suo viaggio in Angola, nel 1975 si chiede quali siano il suo ruolo di giornalista, il suo posto nella storia e le sue responsabilità.
Già lunedì 3 ottobre si potrà avere un assaggio della rassegna con il film Freedom for the Wolf di Rupert Russell, in inglese con sottotitoli in italiano. L’appuntamento, che rinnova la collaborazione tra il festival e la Franklin University Switzerland, si terrà alle ore 18.00, al Nielsen Auditorium del Campus di Sorengo e sarà seguito da una tavola rotonda sempre in inglese.  La pellicola di Russell s’interroga sul senso della democrazia attraverso una profonda analisi del concetto di libertà in quattro continenti. Utilizza un approccio giornalistico, ma nonostante tutte le parti in causa possano esprimere la loro opinione, la posizione di Russell trapela sempre chiaramente, perché come disse Isaiah Berlin «i lupi se lasciati liberi, strangolerebbero le pecore». 
In prima visione in Svizzera The State Against Mandela and the Others di Nicolas Champeaux e Gilles Porte, sarà il film-documentario che chiuderà il festival domenica 14 ottobre alle 20.30, ripercorrendo l’acceso e dibattuto processo a Nelson Mandela.
Queste sono solo alcune delle proposte, che di certo susciteranno riflessioni e opinioni in un dibattito, quello sui diritti umani, che è in continuo divenire soprattutto oggi, mentre viviamo un momento storico caratterizzato da grandi incertezze mondiali.

Related posts

Tutti ad Airolo per gli Ski Days

Coesione invece di coesistenza

Per un cambiamento di rotta