Se avete voglia di regalarvi o di regalare una nuova pianta d’appartamento, la scelta potrebbe cadere su due alberelli molto in voga negli anni Ottanta, ma che stanno riscoprendo una nuova giovinezza grazie ai loro colori e alla facilità di coltivazione.
Nelle foreste di Malesia, Sri Lanka e in quelle vastissime dell’India meridionale, cresce spontaneo il Croton, una bella pianta, molto appariscente grazie alle sue foglie grandi e dalle tante sfumature arancio, gialle, rosse, verde brillante e porpora.
Le foglie coriacee, pur mantenendo i bei colori tipici di queste piante che possono raggiungere il metro e cinquanta di altezza, si differenziano in base alle varietà, come nel caso di Croton «Pictum» (anche se il corretto nome botanico dei croton è Codiaeum), con foglie lunghe e larghe, dalle svariate forme lobate.
C. «Grubell» presenta invece foglie strette, verdi e con disegni giallo intenso, mentre la varietà C. carrieri «Black Prince» ha foglie arancio ruggine con grandi macchie nere e gialle.
Una volta trovata la posizione ideale all’interno dell’abitazione, ovvero un luogo dotato di buona esposizione alla luce per non far scolorire i pigmenti delle foglie, è bene bagnarlo con acqua non calcarea 1-2 volte alla settimana e concimarlo ogni 15 giorni con un buon prodotto liquido per piante verdi; anche perché i fiori prodotti dai Codiaeum sono molto piccoli e poco decorativi, quindi meglio stimolare l’emissione di nuove foglie, vero punto di forza di queste piante.
In inverno, la temperatura ideale per la sua coltivazione deve esser compresa tra i 16-20 gradi.
Per evitare di ritrovarvi la pianta senza foglie per via della secchezza dell’aria in appartamento durante tutta la stagione dei termosifoni accesi, vi consiglio di spruzzare le foglie con un nebulizzatore (non utilizzate acqua calcarea oppure lasciate decantare per una notte quella del rubinetto, in maniera tale che il calcare possa depositarsi sul fondo e non vada a ostruire gli stomi delle foglie).
Da metà maggio fino a fine settembre mettetela all’esterno, in terrazza o in giardino, in piena luce o a mezz’ombra, lasciando che la pioggia primaverile bagni e pulisca in maniera naturale le foglie.
Dai colori più sobri, grazie alle lunghe foglie arcuate verde chiaro con al centro una striscia bianca, il Chlorophytum comosum o falangio si presenta come una pianta d’appartamento che ben si posiziona sopra a una mensola o a un vaso alto.
Dal ciuffo di foglie principale si sviluppano dei fusti stoloniferi (come quelli che le fragole utilizzano per riprodursi), che portano ciuffetti di foglie più piccole e radici aeree bianche. La si può lasciar crescere indisturbata per alcuni anni, bagnando la pianta con regolarità due volte alla settimana, offrendo luce ma non sole diretto e concime ogni 15-20 giorni, avendo sempre cura di portarla al riparo in casa quando la temperatura incomincia a scendere.
Al momento del rinvaso, da effettuarsi ogni 2-3 anni, è possibile moltiplicare con molta facilità la pianta. Basterà tagliare dalla base qualcuno dei lunghi rami stoloniferi e una volta create delle nuove porzioni di piante portanti il ciuffo di foglie e le radici aeree, le si interreranno con del terriccio soffice e poroso – composto miscelando in parti uguali torba e sabbia – da tener sempre umido nei primi mesi per garantirne l’attecchimento.