La EQC? È un’altra cosa

Si chiama Mercedes EQC. Ha quattro ruote come le altre auto, per il resto è un’altra cosa. Per capirla davvero va provata ed è per questo che Mercedes organizza test drive in tutta Europa. Sulla carta le caratteristiche tecniche sono di quelle che lasciano a bocca aperta. A spingerla ci pensano due motori elettrici. Uno trasmette la sua potenza alle ruote anteriori e l’altro a quelle posteriori. Possono lavorare autonomamente o in coppia garantendo la trazione integrale. La potenza totale è di 300 kW pari a oltre 400 cavalli. L’accelerazione è da supercar. Scattando da ferma, impiega appena 5,1 secondi per raggiungere i cento chilometri orari. La velocità massima è autolimitata a 180 orari. La coppia? 750 Newtonmetro. 
Tradotto in sensazioni equivale a essere proiettati in avanti come se fossimo seduti sull’elastico di una fionda. Leggerlo dice poco, per questo va provata dal vivo, ancora più incredibile, se pensiamo che non siamo seduti su una coupé, ma su un grosso SUV lungo oltre 4 metri e 70 centimetri. Pesa oltre 2500 kg ed è in grado di trasportare nel confort cinque passeggeri con relativi bagagli. Gli appassionati di fantascienza ricordano bene l’astronave Enterprise lanciata a velocità Warp. Ecco, seduti al volante della Mercedes EQC sembra di essere a bordo dell’Enterprise quando utilizza i motori a curvatura. 
Se da una parte quest’auto non è dotata di guida autonoma totale, dall’altra va detto che ci si avvicina davvero molto. Accelera e frena da sola seguendo l’auto che ci precede, riconosce i segnali stradali e decelera per adattare la velocità a quella consentita. Ci tiene al centro della carreggiata correggendo la traiettoria con il volante. Procede a effettuare un sorpasso autonomamente se soltanto inseriamo la freccia. EQC è anche dotata dell’ultima versione di MBUX, sistema multimediale e di gestione made in Stoccarda. Interfaccia uomo-macchina visualizzata su due grandi display da 10 pollici orizzontali posizionati davanti al guidatore. Massima evoluzione dei comandi vocali: basta dire «Hey Mercedes» e l’auto risponde chiedendo che cosa desideriamo. Ecco allora che si parte con la regolazione della temperatura per poi passare alla sintonizzazione della radio, la scelta della destinazione per arrivare a chiedergli di portarci al nostro ristorante preferito. È un sistema che apprende evolvendosi e migliorandosi nell’utilizzo quotidiano. 
Se da una parte il guidatore diventa controllore dei sistemi di bordo come un pilota di aerei, dall’altra l’auto si prende sempre più cura dell’automobilista. Attraverso sensori e telecamere, EQC può addirittura arrivare a controllare il battito cardiaco del conducente. Verifica l’apertura delle palpebre e se nota segnali di stanchezza provvede a cambiare la temperatura dell’auto, varia la musica, addirittura profuma l’abitacolo con essenze particolari e suggerisce esercizi di stretching mostrandoli sul display. 
EQC è avveniristica anche nelle linee esterne, caratterizzate da sottili luci che collegano le fiancate. La tecnologia dei fari anteriori full led matrix è in grado di illuminare a giorno le notti più buie. E l’autonomia? Mercedes EQC ha un pacco batterie da 80 kilowatt. Gli ingegneri di Daimler dichiarano un’autonomia teorica di oltre 400 chilometri. Noi l’abbiamo guidata più giorni in diverse situazioni e non siamo mai riusciti a percorrere così tanta strada. Va detto però che, come sulle auto alimentate a benzina, la differenza la fa il piede del pilota e il percorso affrontato. In montagna ad esempio il consumo sale moltissimo. Mercedes EQC è in grado di caricarsi all’80% in soli 40 minuti. 
Il problema è che lo può fare solo presso supercaricatori a corrente continua CSS da 110 kW. Come quelli della rete Ionity. Pensate che ve ne sono solo 140 in tutta Europa. In pratica l’auto è pronta, ma le infrastrutture non sono ancora abbastanza diffuse per poter affrontare un viaggio in tranquillità. Noi non siamo mai riusciti a caricare con una potenza superiore ai 7 kw. Ed ecco allora che i tempi del «pieno» si dilatano arrivando anche a oltre dieci ore. Diventa quasi obbligatorio avere un wallbox da 7 kw sotto casa e caricare tutte le notti. Chi oggi decide di spendere 84’899 franchi svizzeri per comprare una EQC sa di essere un pioniere che deve scendere a compromessi quotidiani. Questo il prezzo per guidare già oggi il futuro. Ma anche per chi non ha in programma l’acquisto, un giro vale proprio la pena. 

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