Motori - La produzione del Model 3 di Tesla per il mercato orientale avverrà in uno stabilimento di Shanghai e prevede la produzione di mezzo milione di auto
L’espansione di Tesla continua: parte in questi giorni la produzione di Model 3 anche a Shanghai, in Cina. Si chiama GigaFactory3 ed è lo stabilimento dal quale usciranno le vetture di Elon Musk destinate ai mercati orientali a partire da fine 2019. Si stima una produzione di mezzo milione di auto destinate al mercato cinese. In Svizzera da qualche mese può già capitare di imbattersi in una Model 3 le cui consegne sono cominciate proprio nel 2019. Lo scorso mese di Marzo con 1094 vetture consegnate ai clienti è stata l’auto più venduta sul territorio della Confederazione.
Un’auto in continua evoluzione. Proprio in questi giorni è stato, infatti, rilasciato dalla Casa Costruttrice americana l’ultimo aggiornamento software. Alla pari di come si fa con i computer e i palmari. L’ultimo software, «V 10», implementa in auto tra le altre cose il Tesla Theater con accesso a YouTube e Netflix. Ecco che sul grande display centrale da 15” si guardano i film in auto come seduti sul divano di casa e anche meglio. Lo abbiamo testato e va detto: l’audio è davvero strepitoso. L’effetto cinema è sorprendente e i bassi fanno vibrare anche i sedili. Ovviamente il sistema non è utilizzabile in movimento ma solo da fermi. Con il nuovo software arriva anche il Caraoke per cantare tutti assieme appassionatamente, un nuovo videogioco chiamato Cuphead, un sistema denominato joe mode dedicato alla sicurezza e alcune applicazioni chiamate I’m feeling Lucky per il navigatore satellitare.
Insomma tutto dedicato all’aspetto multimediale. Ma perché?
Gli ingegneri Tesla hanno capito in anticipo che il tempo necessario alle ricariche poteva diventare un aspetto decisamente negativo e allora ci hanno lavorato su rendendo l’esperienza a bordo piacevole anche in sosta. Molti utenti, infatti, aspettano spesso in auto collegati alla colonnina elettrica mentre questa procede a ricaricare il veicolo. Grazie ai nuovi accessori virtuali possono sfruttare questo tempo per rilassarsi oppure per lavorare utilizzando il grande display connesso alla rete. Allo stesso modo, i bambini, ameranno la sosta che permetterà loro di giocare con il sistema di bordo.
Ciononostante, i tempi di ricarica possono essere anche decisamente ridotti. Se connessi a una colonnina V3 Supercharging, bastano infatti cinque minuti per assicurarsi un’autonomia di 120 chilometri. Per caricare la batteria, sempre con un supercharger, sino all’80 per cento sono necessari tra i 30 e i 40 minuti. A quel punto l’auto può percorrere anche 400 chilometri. Tempi che si dilatano di molto, però, utilizzando colonnine a 11 kW, ancor di più se si usa una presa di corrente del garage di casa. Basta fare i conti: il pacco batterie della versione long range ha una capacità di 74 kWh.
Dopo aver percorso con Tesla Model 3 un migliaio di chilometri possiamo dirlo con certezza, l’autonomia varia e di molto in funzione dell’utilizzo. I 530 chilometri in ciclo wltp che prevede una velocità media di 46,5 km/h non sono una chimera, ma una vera sfida. Per farli va mantenuta una velocità di crociera davvero bassa, molto inferiore ai limiti di velocità. Viaggiando in autostrada, a velocità di codice diventa davvero difficile anche percorrerne solo 400. Ma con Tesla vengono in soccorso l’ampia rete di Supercharger in cui, come già detto, basta davvero poco per ricaricare le batterie.
I prezzi? A partire da 44’900 franchi per il modello a trazione posteriore standard range che ha un’autonomia di 409 chilometri in ciclo wltp e scatta da ferma a cento orari in soli 5,6 secondi. La più costosa della gamma è invece il modello performance dual motor a trazione integrale che ha un’autonomia di 530 chilometri sempre in ciclo wltp e scatta da ferma a cento orari in soli 3,4 secondi. La velocità massima? Da fuoriserie: 261 chilometri orari. Un vero bolide elettrico che si può comprare a 59’990 franchi svizzeri.