In cucina si sta bene

È un dato che qualche anno fa ci avrebbe sorpreso. Oggi non più. Nelle categorie dei libri più venduti brillano moltissimi libri di cucina. E lo stesso vale per le trasmissioni televisive.Ce n’è davvero per tutti i gusti. Letteralmente. Dalle cucine dal mondo, a quelle a Km zero. Dalla gastronomia sofisticata, a quella che si impegna a rigenerare gli avanzi.
Le ragioni di questo straordinario interesse sono tante. È come se attorno al cibo si siano coagulate molte delle domande tipiche del nostro tempo che proprio in cucina trovano lo spazio per esprimersi e raccontarsi.Anzitutto, la salute. La ricerca di una vita più sana ha portato ad una crescente attenzione a cosa si mette quotidianamente nel piatto. La cura incomincia dagli acquisti, che premiano prodotti di qualità, biologici o certificati, e arriva a un controllo costante dell’equilibrio nutrizionale, con un sapiente dosaggio di proteine, carboidrati e grassi.
Un secondo motivo è legato all’affermazione del gusto come diritto. Sdoganato ogni tabù, oggi non abbiamo nessun timore a rivelare il nostro desiderio di assaggiare, assaporare, degustare. Il piacere del cibo si associa anche ad un’idea di riappropriazione della propria esistenza: contro la frenesia della vita contemporanea e l’omologazione dei «non-luoghi» si ricercano tempi più rallentati in posti autentici. Un vero e proprio elogio della lentezza, che consente di riscoprire anche la ricchezza di sapori e tradizioni.Un terzo elemento da considerare è l’importanza della dimensione esperienziale ed estetica.
Sedere a tavola è come prendere un treno e partire per un affascinante viaggio. Mangiare diventa una meravigliosa avventura. Un’esplorazione. Ecco la ricerca di piatti di altre culture, di combinazioni esotiche, di odori, colori e gusti differenti da quelli di casa, con prodotti e modalità di preparazione che la globalizzazione rende più facilmente accessibili.
Infine, c’è una ragione etica, che spinge a valutare le nostre scelte in ragione del criterio della sostenibilità ambientale e sociale. Si valorizzano prossimità, filiere locali, biodiversità.Le motivazioni sono tante ma, si potrebbe dire, tutte portano in cucina. È proprio qui, infatti, che tutte le esigenze si ricompongono e trovano risposta. La cucina diventa così un luogo del cuore: spazio della cura e del piacere, delle relazioni familiari ed amicali, della scoperta di sé e delle proprie capacità, della creatività e della ricerca estetica.
Da sempre attenta alla salute e al benessere, al desiderio di espressione e di relazione delle persone, la Scuola Club di Migros Ticino ha fatto sue queste domande attorno al cibo, e le ha trasformate in tante opportunità di incontro e scambio, apprendimento e sperimentazione, divertimento e cultura.
Grazie alle sue cucine ben attrezzate e all’accompagnamento di cuochi qualificati, portatori di visioni originali sul mondo e sul cibo – dalla scuola vegetariana della Joia Academy alla cucina sostenibile, dalla gastronomia esotica al finger food –, alla Scuola Club è possibile avvicinarsi, conoscere, preparare, assaporare, condividere con nuovi amici la gioia di creare ogni volta un piatto nuovo. Per riscoprire, in buona compagnia, che in cucina si sta proprio bene.

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