Due iniziative musicali eccellenti, targate New Orleans
Prima la triste attualità. Uno dei rimproveri mossi all’attuale presidente degli Stati Uniti è stato quello di non avere speso un tempo ragionevole a ricordare e celebrare le numerose vittime del terribile virus mortifero che sta mettendo in ginocchio il mondo intero. Lo ha fatto, invece, con la sua indiscutibile bravura e con lo stile che lo contraddistingue, il trombettista Wynton Marsalis. Insieme ad alcuni musicisti di New Orleans e ad alcuni membri della sua stratosferica Lincoln Center Orchestra, Marsalis ha messo in rete su Youtube un vero funerale in stile Crescent City (il link è www.youtube.com/watch?v=qnb5duYcwb0).
Secondo tradizione le note solenni di Didn’t He Ramble vengono intonate in un primo tempo seguendo una scansione ritmica lenta e sofferta, con i tonfi della grancassa a scandire il triste passo del corteo funebre. I musicisti del gruppo, vestiti con la divisa tipica delle «corporazioni» di New Orleans, partecipano al rito naturalmente in una videosessione multipla, ognuno con il suo strumento in un riquadro del visore e con la necessaria compunzione. Una volta terminata la prima esecuzione, scorrono in sovrimpressione su sfondo viola (il colore della capitale della Louisiana) i nomi dei deceduti che non hanno potuto avere un funerale in questo periodo. Al termine della commemorazione, ecco che l’orchestra riprende il tema con un piglio vivace ed energico e sancisce la gioia del ritorno alla vita, nel caratteristico stile della città sul Mississippi. Questa celebrazione, denominata «Memorial For Us All» si terrà ogni domenica mattina nelle prossime settimane (www.lincolncenter.org/memorialforusall).
Su un versante invece molto più ottimistico e piacevole (ci vuole anche questo) vogliamo segnalare qui il recentissimo album di uno degli straordinari fratelli di Wynton, il trombonista Delfeayo Marsalis. Segnalatosi da tempo come un solista di grandissima qualità, ma anche come produttore, arrangiatore e compositore di colonne sonore, Delfeayo ha fatto uscire di recente un disco esemplare, degno di ogni discoteca danzereccia che si rispetti.
Il nuovissimo Jazz Party (Troubadour Jass, TRJ083119), realizzato con la collaborazione di alcuni tra i giovani solisti più in vista nella città natale del jazz, è un vero fuoco d’artificio di energia. Registrato con una cura davvero eccellente (incredibile il modo con cui in particolare si è voluto far risaltare il suono legnoso del contrabbasso) il disco offre un ventaglio di brani ambiziosi per cura degli arrangiamenti, ma allo stesso tempo godibili e caldi. Senza scendere a compromessi con il gusto e la qualità, in puro stile Marsalis, Delfeayo afferma il senso e la portata di una tradizione inossidabile.