Il curriculum in un video

by Claudia

Lavoro – Le modalità di candidatura e il reclutamento professionale si affidano sempre più spesso al digitale e il mondo della formazione si adegua

Reclutamento professionale digitale. Candidati digitali. Il mondo del lavoro muta il proprio lessico e cambia passo. In un mondo di ormai forzate distanze, si mostra sempre più necessario convincere potenziali datori di lavoro delle proprie risorse e conoscenze da… distante. Il tuo curriculum vitae cartaceo? Un antico ricordo. Ora – e più di prima – per la ricerca di un impiego o di uno stage, in questo difficile periodo in balìa del virus e di fronte a un’economia posta a dura prova, si fa sempre più impellente la capacità di sapersi spendere davanti a una telecamera oppure al dispositivo incorporato del proprio computer o smartphone per un colloquio di lavoro. Prende infatti sempre più strada il «Cv video», ovvero la propria presentazione – biografia, scuole frequentate, diplomi, esperienze – confezionata in un videoclip di pochi minuti da inviare ad aziende, amministrazioni e/o organizzazioni pubbliche nella speranza di un’assunzione.
Come superare l’ostacolo tecnico? La Conferenza della Svizzera italiana per la formazione continua degli adulti, in collaborazione con la Città dei mestieri inaugurata a gennaio a Bellinzona, promuove in questo mese di maggio «webinar» gratuiti – vale a dire seminari interattivi tenuti su Internet (dettagli sono disponibili sul sito Internet www.conferenzacfc.ch) incentrati sulle tecniche e le strategie utili per districarsi con immagini, linguaggio, postura, montaggio per concentrare in pochi minuti il meglio di sé e restituire a direttori d’azienda, capi servizio, responsabili delle risorse umane, la propria solida candidatura.
Spiega Massimo Ghezzi, coordinatore della Città dei mestieri, la quale ha riaperto da poco i battenti ma limitatamente alle attività di consulenza e al centro di documentazione: «Mai come in questo momento, in cui lavorare in presenza è delicato, si rivela essenziale proporre momenti informativi per approfondire moderne modalità di candidatura. E l’interesse per questo tipo di corsi che stiamo implementando in questi giorni è inaspettatamente alto, segno che se ne avverte il bisogno. Il primo “webinar” dedicato al colloquio di lavoro dal punto di vista dell’azienda supera le cinquanta iscrizioni. Con creatività e flessibilità abbiamo cambiato il programma degli eventi e dei corsi che erano previsti fino a giugno nei nostri locali, adattandolo alla modalità online, partendo da quelli legati alle candidature che avevano già riscosso un grande interesse prima della chiusura forzata delle attività».
Massimo Ghezzi scatta un’istantanea sul mondo del lavoro, evidenziando sul breve-medio termine le preoccupazioni sulle conseguenze causate dalla pandemia: «A seguito del coronavirus il mondo, fuori dalle nostre finestre, è cambiato. In questo momento molte aziende stanno ricevendo un sostegno finanziario, ad esempio con le indennità per lavoro ridotto – che rappresenta un ottimo aiuto. Il punto ora è capire come le aziende potranno ripartire dopo il lockdown. Ci sono ora molte incognite, a partire dai posti di apprendistato. E come Città dei mestieri ci stiamo preparando a sostenere le persone, giovani e adulti, che avranno necessità di un consiglio o di consulenze. La campagna che abbiamo lanciato, denominata “Fermiamo il virus, non la formazione!”, è un appello congiunto con le organizzazioni del mondo del lavoro con le quali operiamo, perché ora più che mai bisogna essere uniti».
La Divisione della formazione professionale ha indicato il proprio obiettivo in Ticino: mantenere i circa 2500 nuovi contratti di tirocinio che ogni anno tra maggio e settembre permettono ai giovani e alle giovani di iniziare un apprendistato. L’appello è dunque alle aziende formatrici che in queste frenetiche settimane tra isolamento e allentamento sono alla ricerca di una nuova normalità. I nuovi formatori e i nuovi manager saranno chiamati a trasmettere nozioni professionali anche attraverso «video-tutorial», porzioni di conoscenze pratiche o teoriche, guide digitali che conducano il tirocinante passo dopo passo nell’apprendimento di nozioni essenziali.
Ancora Ghezzi: «Una delle incognite sarà scoprire quale tipo di mercato del lavoro dovremo attenderci a breve. Penso di poter dire tranquillamente che non tutti i settori saranno colpiti nello stesso modo, anche se, almeno per ora, preoccupa in particolare quello del turismo e della ristorazione e anche della vendita al dettaglio non-food. Ma ci saranno invece altri settori in cui l’offerta di lavoro rimarrà importante o addirittura potrà aumentare, ad esempio nel settore sanitario che si è dimostrato indispensabile in questo periodo. Dietro ogni crisi ci può essere anche un’opportunità e con la Città dei mestieri siamo pronti a sostenere le persone perché possano trovare la loro strada, nella formazione o nel lavoro».
E in questo particolare periodo si mostra ancora più decisivo sapersi orientare nelle tecnologie digitali. Anche l’Università della Svizzera italiana – per ovviare alle accresciute norme di igiene e di distanza sociale – sta implementando importanti risorse digitali per continuare a favorire stage durante il percorso di studi e sbocchi professionali dopo l’agognata laurea. In seno all’ateneo è attivo per studenti e laureati il Servizio carriere, che mira a favorire rapporti e collegamenti privilegiati con le principali realtà professionali, un traghetto dal mondo accademico a quello professionale. Molteplici le iniziative in campo e ampie le risorse per un’attenta assistenza. Intanto, la presenza di una banca dati con offerte e stage di lavoro costantemente aggiornata, una finestra accessibile con pochi clic spalancata sul mercato del lavoro. Sempre di più per l’ateneo i video e il digitale rappresentano una grammatica imprescindibile per la comunità studentesca. Numerosi gli aiuti pratici.
Il Career Service offre il «CV Check», consulenza online individuale per aiutare le matricole a preparare in ogni momento il proprio dossier di candidatura. Inoltre, il prossimo 28 maggio per gli studenti si apre una nuova opportunità: una simulazione di colloquio con la RSI, evento online che si svolgerà sulla piattaforma Microsoft Teams e che mira a illustrare come ci si prepara e si affronta un processo di selezione: gli interessati otterranno una valutazione del proprio curriculum vitae e lettera di motivazione e potranno confrontarsi con un’intervista di lavoro simulata tenuta da professionisti delle risorse umane. Non solo: prosegue online la serie di incontri di orientamento professionale organizzati con professionisti delle risorse umane di diverse aziende. Insomma, le vie del digitale non sono finite. Silvia Invrea, responsabile di Career Service, si dice cautamente ottimista e offre la sua lettura di questa stagione impervia. «Sicuramente assistiamo a una trasformazione del lavoro, che richiede la capacità di adattarsi. Da una nostra recente indagine presso 60 aziende che mirava a conoscere la situazione dal profilo del reclutamento del personale, abbiamo ricevuto risposte confortanti, ossia che la selezione, seppure rallentata, non si è interrotta e questo lascia ben sperare».