Una sinergia tra sport e lavoro

by Claudia

Intervista - L’avventura europea di Thomas Saliba, campione di culturismo e futuro istruttore fitness

Da una passione una professione e, da questa, a una medaglia da campione: non capita a tutti di poter fare del proprio lavoro una continuazione del proprio hobby preferito. Capita ancora meno, di certo, di poter conciliare il lavoro con una preparazione sportiva ad alto livello. È successo a Thomas Saliba, simpatico atleta a cui è riuscito il mese scorso di imporsi in una competizione europea dedicata al culturismo sportivo. Thomas, venticinquenne, sta svolgendo il secondo anno di apprendistato nella palestra ACTIV FITNESS di Bellinzona. «Mi trovo bene. Sto frequentando il corso per diventare Operatore per la promozione dell’attività fisica e della salute. Il mio lavoro si concilia perfettamente con il mio hobby».
Thomas pratica il culturismo. La sua disciplina è un body building «naturale», che sfrutta semplicemente l’allenamento muscolare e gli effetti di un’alimentazione controllata. «Spesso il culturismo viene associato all’uso di doping ma nel nostro caso è tutto completamente naturale. Il concetto fondamentale è che in primis viene la salute: se praticato in questo modo il culturismo diventa a tutti gli effetti uno stile di vita sano. Nelle gare di Natural Bodybuilding, tra l’altro, gli atleti vengono sottoposti a test antidoping». L’obiettivo della disciplina, dunque, è sviluppare una massa muscolare perfetta, scultorea, da concorso, appunto.
«Ho iniziato a 18 anni a frequentare una palestra» ci racconta. «Ho sempre praticato attività agonistica: inizialmente sono stato calciatore ma all’età di 17 anni ho dovuto smettere per un infortunio. Sono stato fermo per un po’ e poi ho iniziato ad andare in palestra. Lì è nata la mia passione per la disciplina del culturismo».
Il Natural Body Building è uno sport praticato da moltissimi appassionati, che si confrontano sui palchi e si sfidano a colpi… di bicipiti in tensione. «Durante la competizione ci sono vari parametri che i giudici prendono in considerazione: massa muscolare, qualità della pelle, tono muscolare, esecuzione, definizione muscolare, simmetria, posing. Quest’ultima è una parte particolarmente difficile: assumendo delle specifiche pose l’atleta deve sprigionare il suo potenziale. Posare è un elemento fondamentale per il risultato di tutto il lavoro di preparazione. I giudici “chiamano” le varie pose e tutti in concorrenti sul palco hanno pochi secondi per realizzarle e tenerle per 15 secondi, fino alla prossima. Le pose sono molte e alla fine lo sforzo è considerevole».
Ma la gara è solo il momento finale di un percorso di allenamento che dura anni. «Si tratta di un lavoro molto duro» ci conferma Thomas. «Per sviluppare la massa muscolare naturalmente, senza sostanze dopanti, ci vogliono anni di allenamento. Non è una cosa che si può fare dall’oggi al domani; ci vogliono impegno e pazienza. La mia preparazione alla gara è durata nove mesi, allenandomi sei giorni su sette circa due ore al giorno. Durante le varie sessioni alternavo varie tecniche e intervenivo su vari aspetti, con allenamento muscolare, aerobico, cardio, eccetera. Una parte fondamentale è data poi dal controllo dell’alimentazione, stretto, implacabile».
Una nota curiosa: il preparatore di Thomas è stato un suo collega, che lavora con lui ad ACTIV FITNESS, Gabriele Vetro. «Mi sono affidato a lui perché lui ha esperienza: nel 2017 è stato campione svizzero nella categoria “–70 kg”; lo stesso anno ha avuto accesso ai Campionati mondiali della disciplina, a Boston, ed è arrivato secondo» ci spiega il giovane atleta.
In realtà il primo obiettivo di Thomas era quello di partecipare ai campionati svizzeri, ma sono stati annullati a causa del Covid. «Ero in una fase di preparazione molto avanzata e abbiamo cercato una competizione in cui mettere a frutto gli sforzi fatti. L’abbiamo trovata in questa gara di Perugia, valida per il Campionato europeo». Il primo impatto col mondo agonistico è stato quindi un po’ particolare: «Alle gare di solito partecipa molto pubblico, ci sono famigliari, amici, appassionati: stavolta purtroppo solo giudici e fotografi. Sul palco si sente la tensione, c’è naturalmente un forte spirito di competizione tra i partecipanti, ma mi sono trovato bene. Ci tenevamo tutti a distanza a causa del Covid, abbiamo gareggiato con le mascherine, ma c’era un buon rispetto tra atleti. Ognuno di noi aveva alle spalle mesi e mesi di preparazione e non voleva fare cattiva figura. E, a sorpresa… ho vinto! Adesso sto un po’ vedendo cosa fare in futuro. Il mio obiettivo è naturalmente quello di partecipare al Campionato svizzero. Si terrà nell’ottobre 2021 e mi piacerebbe ottenere un bel risultato».
Nell’attesa della nuova competizione, Thomas continua il suo lavoro in palestra e usa la sua esperienza agonistica nella relazione con i clienti: «Nell’attività professionale la mia pratica di allenamento mi serve molto. Con la clientela posso essere in grado di spiegare meglio l’effetto di certi esercizi. Naturalmente il mio lavoro è nel campo del benessere, per aiutare i clienti a trovare una buona forma e a stare bene, per indirizzarli verso uno stile di vita sano».
Per concludere, Thomas Saliba sottolinea il carattere particolare della sua esperienza: «Proprio grazie alla formula di ACTIV FITNESS, che permette di frequentare qualsiasi palestra della sua rete in Svizzera, ho avuto la possibilità di allenarmi in tre palestre diverse del Ticino. Visto che frequento la Scuola sociosanitaria a Lugano, durante la pausa di mezzogiorno potevo allenarmi nella palestra di Vezia. A Bellinzona mi sono allenato praticamente sul luogo di lavoro. Infine, visto che abito a Locarno, ho approfittato della palestra di Losone».
Thomas consiglia quindi anche ad altri atleti una scelta del genere: «Ogni atleta che si prepara per una competizione può trovare quello che serve ad ACTIV FITNESS, sia da dilettante o da professionista. L’offerta è veramente a 360 gradi per qualsiasi tipo di persona e la preparazione può essere anche all’altezza di un campionato internazionale».
La sua esperienza di successo lo conferma.