Abeliophyllum, la forsizia bianca

by Claudia

Mondoverde - Una pianta profumata che, con la sua omonima gialla, crea un angolo fiorito in giardino già dai primi di marzo

Accanto al cancello d’ingresso della mia casa, dietro a una bassa siepe di lauro, cresce da molti anni un folto cespuglio di forsizia (Forsythia x intermedia) che ai primi di marzo regala una splendida fioritura giallo oro.
È stata la mia prima vittima botanica, quando, giovane studente quattordicenne di agraria, mi dilettavo con le mie prime talee: basta tagliare qualche punta dei lunghi rami di questo cespuglio caducifoglio, interrarlo a mezz’ombra con un po’ di terriccio soffice e umido, e in qualche settimana compariranno le prime radici, a garanzia del germogliare di nuove piante.
Così ho iniziato a moltiplicarla, regalando le neonate a vicini e conoscenti, e collezionando alcune varietà più inusuali di forsizia, come la piccola e compatta F. x intermedia «Maree d’Or», che non supera gli ottanta centimetri di altezza o la «Mindor» che produce fiori in abbondanza su rami rossastri.
Pochi anni or sono, ho letto di una pianta chiamata comunemente forsizia bianca e me ne sono procurata un vaso. Messo in piena terra a ottobre, me ne sono dimenticata finché non ha fiorito ai primi di marzo: dai piccoli rami arcuati sono spuntati molti fiorellini bianchi, simili a quelli della classica forsizia.
Si tratta di Abeliophyllum distichum, un arbusto caduco che raggiunge il metro e cinquanta centimetri di altezza e di larghezza, ama il pieno sole e ha una fioritura a fine inverno gradevolmente profumata. Della famiglia delle Oleaceae, si riproduce anch’esso con facilità grazie a talee da prelevare dopo la fioritura. Le foglie di Abeliophyllum sono verde scuro, compaiono ad aprile e hanno una forma ovoidale, mentre in autunno si tingono di rosso.
Certo, messi una accanto all’altro, forsizia ed Abeliophyllum creano un angolo fiorito in giardino già dai primi di marzo, ma il vero colpo di scena lo si può creare accompagnandolo con la forsizia rosa, che altro non è che la varietà «Roseum» di Abeliophyllum distichum. In fiore già dai primi di gennaio, se coltivata in angoli riparati del giardino o in capienti vasi, anche questa varietà raggiunge il metro e cinquanta centimetri sia di altezza sia di ampiezza, creando così una chioma tondeggiante, ideale da inserire in aiuole o per creare siepi miste dal portamento naturale. Predilige posizioni soleggiate, ha una crescita lenta e benché i suoi rami siano sottili e dall’apparenza fragili, è in realtà una pianta molto robusta, che richiede cure quasi nulle.

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