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Motori - Oltre 400mila partecipanti provenienti da 95 Paesi alla prima edizione del nuovo salone germanico dell’auto IAA Mobility
La domanda era lecita: quando si potranno riorganizzare Saloni dedicati alla mobilità? E avranno ancora successo? La risposta è arrivata da Monaco di Baviera, in Germania dove il 12 settembre ha chiuso le porte la prima edizione dello IAA Mobility. Ovvero il Salone che ha sostituito dopo tanti anni quello di Francoforte. Un bilancio di successo. Oltre 400mila partecipanti provenienti da 95 Paesi, 744 espositori tra cui aziende automobilistiche con 98 aree espositive. Ben 75 marchi di biciclette, 152 fornitori e aziende tecnologiche e 78 startup. Nei cinque giorni del Salone si sono tenuti numerosi eventi con addirittura 936 relatori.
Non un salone dell’automobile come era quello di Francoforte ma uno show della mobilità con un totale di 260mila mq di spazi per eventi di cui 195mila mq nell’area fieristica e 65mila mq nel centro di Monaco. Ben 7mila i test drive effettuati dai visitatori. A questa edizione ne seguirà sicuramente un’altra. Le date sono già fissate: dal 5 al 10 settembre 2023. Già, si terrà ogni due anni. E chissà se nel 2023 ci saranno più costruttori. Perché va detto, quest’anno ne mancavano molti.
Davvero tante le assenze rispetto al passato anche se non sono mancate novità di rilievo. Come da tradizione i costruttori tedeschi hanno fatto la parte del leone con Volkswagen, Mercedes e BMW. Proprio quest’ultima ha presentato una tra le novità più interessanti, il Concept CE 02. «A prima vista, c’è poco del BMW Motorrad Concept CE 02 che sia tipicamente BMW Motorrad: è qualcosa di completamente nuovo. Il Concept CE 02 presenta nuove proporzioni e forme moderne per la mobilità urbana su due ruote. La semplicità d’uso era importante, ma ancor più fondamentale era la componente emozionale, così come il divertimento alla guida» spiega Edgar Heinrich, capo del design di BMW Motorrad.
Le dimensioni compatte lo rendono un mezzo ideale per la città. Si tratta di un veicolo elettrico leggero con due batterie che sono verniciate di nero. Pesa 120 chilogrammi, non pochi ma neppure tanti. Gli 11 kW di potenza massima ovvero circa 15 cavalli e tutta la coppia disponibile sin da subito – caratteristica dei mezzi a batteria – permettono una rapida accelerazione ai semafori.
La velocità massima di 90 chilometri orari lo rende adatto anche ai trasferimenti fuori città mentre l’autonomia di 90 chilometri permette di soddisfare le esigenze di mobilità quotidiane. Indubbiamente futuribile il design. Due ruote di grandi dimensioni, simili a quelle di una fun bike, promettono robustezza e divertimento di guida immediato. Sono progettate come ruote a disco, enfatizzando graficamente le proporzioni del veicolo.
Unica anche l’illuminazione che è fornita da un faro nero quadrato con quattro elementi led distintivi come fari anteriori. Quella posteriore è composta da due piccole foglie a led traslucide che sono fissate a sinistra e a destra della sella.
Insomma un prototipo che interpreta la mobilità urbana del futuro. Non è né una motocicletta né uno scoo-ter. Presto potrebbe trasformarsi in un mezzo di serie e potremmo vederlo sulle nostre strade. Ne siamo convinti.