Altissime Alcee

Grazie alla loro altezza, si parla di più di due metri di fusto erbaceo, le Alcee si aggiudicano il primo posto nella competizione tra le erbacee perenni, spiccando tra le aiuole e rallegrandole grazie ai loro colori vivaci e divertenti.
Originarie dell’Europa, le Alcee si presentano come piante biennali o perenni. Sono rustiche e in grado di resistere fino a –20 C°. Hanno uno sviluppo veloce se coltivate in pieno sole. Importante è però dotarle di un palo tutore, che permetta loro di resistere ai venti; basterà anche solo una semplice canna di bambù, alla quale legare i fusti per impedire che si spezzino.
Appartengono alla famiglia delle Malvaceae e con le malve condividono i fiori, entrambi dalla forma di imbuto, con i classici cinque petali leggermente frastagliati al bordo. Semplici o ricchi di petali, i suoi fiori assumono sfumature dal bianco, come in Alcea rosea «Chater’s White», ai toni del giallo fino a raggiungere i più classici colori rosa. In questo senso, vi consiglio di cercare le piantine di A. r. «Chater’s Rosa» o la vigorosa Alcea «Parkrondell», ricchissima di steli e fiori semplici in grado di raggiungere in una sola primavera i 225 centimetri di altezza.
In fiore da giugno a settembre, e oltre, si possono acquistare nei vivai o nelle floricolture sotto forma di piantine già radicate oppure si può decidere di seminarle. In questo ultimo caso si procede in tarda primavera interrando i singoli semi all’interno di cassette riempite di terra soffice e in posizione semi-ombreggiata: in 5-10 giorni radicheranno. Alla terza settimana andranno ripicchettati in singoli vasi dal diametro di 10-12 cm e nell’autunno o nella primavera dell’anno successivo si potranno mettere direttamente a dimora in piena terra, garantendogli bagnature regolari e una buona dose di concime per supportarne la crescita.
Durante l’inverno le foglie delle Alcee tendono ad appassire e i fusti si devono potare bassi, visto che la loro vigoria nei mesi freddi è tutta concentrata nell’apparato radicale. Con l’arrivo della primavera cresceranno molto velocemente, emettendo prima le foglie (lunghe fino a venti centimetri, ruvide, pelose e dalla forma lobata), mentre poi, in cima agli steli, si formeranno i boccioli fiorali.
All’interno di un’aiuola andranno a occupare una posizione centrale e un buon accostamento può essere eseguito con delle graminacee, come Miscanthus e Pennisetum o con altre erbacee perenni. Echinacea, rudbeckia, gaure ed hemerocallis diventano ottime compagne con sfumature ed esigenze simili. Inoltre, grazie all’altezza di queste alte essenze, si potranno mascherare facilmente i pali tutori degli steli delle Alcee.
L’aspetto rustico richiama molto i bordi misti all’inglese e infatti dall’Ottocento a oggi vengono assai utilizzate nei giardini del Nord Europa e grazie ai loro fiori sono parecchi i pittori che li hanno inseriti nei loro quadri: Renoir, ad esempio, ne era un grande estimatore, proprio come Goethe che li fece piantare lungo la strada che portava alla sua abitazione, rimanendo meravigliato ed estasiato ogni volta che fiorivano.
Chiamati anche malvone o bismalva, racchiudono nel loro nome botanico, Alcea, la derivazione greca del verbo guarire «althein». Molte sono infatti le sue qualità medicamentose soprattutto utili per eliminare malattie della gola e dei raffreddori.
Come già detto, queste piante sono rustiche e richiedono una coltivazione semplice. Tuttavia temono un fungo, la Puccinia malvacearum, che porta alla formazione di escrescenze scure su foglie e fusti. Irrigazioni adeguate e un trattamento preventivo a base di solfato di rame accompagnato al taglio delle foglie basali per i primi 30-40 centimetri dal suolo, riducono notevolmente la comparsa di questa malattia. Altro terribile nemico è legato alla presenza di lumache e chiocciole, da tener lontane con preparati biologici o ricorrendo a esche chimiche.
Per chi volesse incominciare a coltivarle, consiglio di cercare piantine o sementi del gruppo Chater’s , tutte a fiore doppio, mentre chi desidera cercare qualche varietà veramente insolita, può provare a seminare Alcea rosea «Nigra» con petali nero velluto.

Related posts

Poliedrica, ma soprattutto salubre Sansevieria

La perfetta sfericità

L’eleganza rustica del salice contorto