La preoccupazione, o a volte si potrebbe definire ossessione, per il proprio peso riguarda un numero considerevole di persone. Si moltiplicano nella rete sempre più allettanti offerte di dimagrimenti miracolosi. Qualcuno si è già spinto a definirlo «male del secolo»; per molti, essere magri significa essere belli. Da un punto di vista medico va anche detto che non raramente dimagrire è indispensabile, quanto a riuscirci il discorso cambia.
Molti i fattori che causano il sovrappeso: cattiva o eccessiva alimentazione, ridotto dispendio energetico, vita troppo sedentaria, stress, carenze affettive varie che inducono a ricercare compensazione nel cibo. Il trascorrere degli anni favorisce questo rischio; molte donne in età di menopausa subiscono a questo proposito gli effetti della modificazione ormonale.
Fabio Firenzuoli, docente di Fitoterapia clinica all’università di Firenze e autore di testi e pubblicazioni scientifiche e divulgative, nei suoi libri si avvale della sua esperienza di lavoro in una struttura ospedaliera. Con Francesco Epifani e Valeria Severi ha pubblicato Dimagrire con le erbe (edizioni Lswr, 2016), libro purtroppo difficilmente reperibile che è un resoconto, rigoroso da un punto di vista clinico, di storie di vita di pazienti che sono riusciti a perdere peso.
Gli abbiamo chiesto se con le sole piante si riesce a dimagrire e in che modo queste producano effetti sul nostro organismo: «Occorre diffidare – ci ha spiegato – di certe facili offerte di pillole, beveroni, compresse varie che se usati incautamente possono addirittura compromettere lo stato di salute. Le erbe vanno utilizzate come complemento e sempre inquadrate in un programma che aiuti il nostro organismo e lo indirizzi verso sani e corretti comportamenti alimentari, nel contesto dello stile di vita, del rispetto del proprio corpo e delle proprie condizioni di salute; anche le erbe possono avere effetti collaterali. Ci sono erbe specifiche per ogni caso, ad esempio – continua Firenzuoli – ci sono erbe che saziano e tolgono l’appetito e hanno un’azione simile alle anfetamine perché danno un senso di sazietà, altre che sono drenanti e agiscono sulla ritenzione idrica. Altre piante ancora che sono ricche di fibre vanno assunte prima dei pasti se ci sono soggetti che hanno una funzione intestinale molto lenta».
Le erbe drenanti agiscono sul sistema linfatico, eliminano scorie e tossine (rimaste da un drenaggio insufficiente e causa della ritenzione idrica con gonfiori in diverse zone del corpo, come ad esempio la cellulite che riguarda particolarmente le donne. Piante drenanti o diuretiche sono il ciliegio, la betulla l’orthosiphon, la pilosella, l’ortica; molto amata è la linfa di betulla, prelevata direttamente dagli alberi, che si consuma fresca o fermentata. La betulla è inoltre ricca di antiossidanti e vitamina C. Anche il tarassaco, altresì detto dente di leone, l’equiseto o coda cavallina, sono pure drenanti e mineralizzanti. Inoltre agiscono a livello epatico. Con la bollitura dei peduncoli di ciliegio si ottiene un ottimo decotto diuretico.
Fra le erbe sazianti, che cioè agiscono anche sul controllo della fame, troviamo l’ananas, la quercia marina, la garcinia cambogia, e la rodiola che interviene anche sul normale tono dell’umore. Dell’ananas si utilizza il gambo ricco di un enzima che ha un effetto antiedematoso e antinfiammatorio, inoltre combatte la cellulite. La garcinia cambogia, che è il frutto di una pianta subtropicale originaria della Cambogia provoca sazietà e controlla la fame nervosa. Stimolano il metabolismo lento e sono ricche di minerali e fibre che aumentano il senso di sazietà anche la quercia marina (fucus) e altre alghe come quelle marine ricche di iodio, che agiscono sulla sintesi degli ormoni tiroidei e favoriscono il metabolismo
I benefici del tè verde sono ben noti a chi lo consuma da sempre e ne è entusiasta: ha un spiccata azione antiossidante, è drenante e accelera il metabolismo corporeo favorendo la combustione dei grassi in eccesso. Un effetto simile lo produce anche il caffè verde, composto da semi di caffè crudi e non tostati che non hanno subìto il processo di torrefazione: aiuta la digestione, agisce sul metabolismo, aumenta l’energia corporea e favorisce la concentrazione.
Un’altra efficace erba drenante è la pilosella, della famiglia delle asteraceae. Pianta dai caratteristici piccoli fiori gialli presente in tutta Europa, era consigliata già nel Xll secolo da Santa Ildegarda di Bingen come tonico del cuore e diuretico; la tintura madre è usata nel trattamento dell’obesità. La centella asiatica stimola la circolazione degli arti inferiori ed è un drenante naturale contro il gonfiore delle gambe e la cellulite mentre ripara e protegge i tessuti, stimola la secrezione e il corretto deflusso della bile.
Anche il guaranà, ricavato dai semi di un rampicante sempreverde originario dell’Amazzonia, può essere un sostegno complementare per chi vuol perdere peso, contiene caffeina ed è per questo stimolante; i suoi frutti, quando si aprono, assumono la forma di un occhio con l’iride nera. Leggiamo che un’antica leggenda indio narra che la dea della bellezza fece nascere la pianta di guaranà dagli occhi di una fanciulla che morì strangolata da un serpente insieme al suo innamorato.
A conclusione di queste informazioni, come sempre, sottolineiamo che le piante non sono certo sempre innocue, possono avere effetti collaterali e interagire con altri farmaci, quindi per la loro scelta, uso e dosaggio occorre sempre consultare e farsi seguire da un medico.