La potenza in sole tre lettere

AMG: queste sono le tre lettere più potenti nel mondo Mercedes. Chi guida una Mercedes le conosce bene, sono note anche a tutti gli appassionati di motori. Identificano le versioni più potenti della Casa di Stoccarda. Ma dove nasce questa sigla lo sanno in pochi.
La Mercedes-AMG GmbH, detta AMG, fu fondata nel 1967 da Hans Werner Aufrecht e Erhard Melcher nella cittadina di Großaspach, in Germania. Unendo le iniziali dei due cognomi con quella della cittadina, si ottiene la sigla AMG. Nata come azienda esterna è stata poi acquisita direttamente dal Gruppo Daimler che oggi identifica i suoi modelli più prestazionali proprio con questa sigla una volta riservata solo ai propulsori dodici, otto e sei cilindri e solo in un secondo tempo anche ai quattro.
Mai i fondatori avrebbero pensato di darsi ai motori elettrici e invece oggi debutta la prima AMG elettrica. Si tratta della EQS AMG 53 4 Matic. Se la S ha da sempre identificato le ammiraglie della stella la sigla EQ, di recente è associata alle versioni a zero emissioni. Ecco la genesi di questo modello che sposando AMG dà i natali alla versione elettrica più potente mai prodotta dalla Casa di Stoccarda.
Diamo qualche numero: 658 cavalli e 950 NewtonMetro di coppia. Insomma prestazioni sopra ogni cosa. La massima non impressiona essendo «solo» di 220 km/h autolimitati ma l’accelerazione incolla al sedile. Da ferma a cento orari bastano solo 3,8 secondi. Da vera sportiva. Non male per una berlina di lusso quattro porte e cinque posti lunga oltre cinque metri. Per l’esattezza 522 centimetri. Importante anche il passo pari a 321 centimetri. Sulla carta si perde in maneggevolezza ma in realtà grazie alle ruote posteriori sterzanti la EQS si trova sempre a suo agio anche nelle manovre in città e nei tornanti più stretti.
Non abbiamo certo a che fare con un peso piuma, d’altronde, si sa, le batterie non sono certo leggere. Insomma sono 2655 chilogrammi di peso ma la trazione integrale permanente 4Matic+ viene in aiuto del pilota ed è difficile mettere in crisi la EQS anche su fondi a scarsa aderenza.
Fondamentali l’autonomia e i tempi di ricarica. EQS vanta un’autonomia fino a 770 km, frutto anche del lavoro degli esperti di aerodinamica condotto sulla base del purpose design, che ha permesso di ottenere il valore record di 0,20 Cx. EQS è l’auto di serie più aerodinamica al mondo, ma anche tra le migliori sul fronte del comfort acustico, con un fruscio aerodinamico minimo.
Grande lavoro anche nel recupero di energia: è possibile ridurre la velocità fino all’arresto della vettura senza premere sul freno, strategia di rigenerazione dell’energia che porta numerosi vantaggi in termini di autonomia grazie all’elevata potenza di recupero (fino a 290 kW). EQS si ricarica in corrente continua alle stazioni di ricarica rapida fino a 200 kW: per passare dal 10 all’80% della capacità sono necessari 31 minuti, mentre in 15 minuti si ottengono fino a 300 km di autonomia. Nella ricarica domestica tramite wallbox o alle stazioni di ricarica pubbliche (CA) EQS può utilizzare il caricabatterie di bordo in corrente alternata fino a 22 kW e impiega circa cinque ore per la carica completa (10-100%).
Mercedes a bordo di EQS ha riversato il massimo delle tecnologie a sua disposizione. La navigazione con Electric Intelligence programma il percorso più comodo e veloce, pause di ricarica incluse, sulla base di numerosi fattori, e reagisce in modo dinamico al traffico e in base allo stile di guida. Il nuovo sistema di infotainment MBUX Hyperscreen è in grado di calcolare se la capacità disponibile della batteria è sufficiente per tornare al punto di partenza senza ricaricare. Sconfinato il corredo di dotazioni elettroniche, di comfort, di sistemi ADAS e digitali di EQS che, essendo strettamente imparentata con Classe S, rappresenta il meglio della tecnologia del Marchio della Stella in tutti i suoi sviluppi.
Un dato su tutti: a seconda dell’equipaggiamento, l’ammiraglia elettrica può disporre di oltre 350 sensori. Questi rilevano distanze, velocità e accelerazioni, condizioni di luminosità, precipitazioni e temperature, la presenza di persone sui sedili, il battito delle palpebre del guidatore o il parlato degli occupanti. Tutte queste informazioni sono elaborate da centraline di comando che prendono decisioni in frazioni di secondo sulla base di algoritmi e costituiscono il «cervello» dell’auto, una sorta di «intelligenza emotiva».
Grazie all’intelligenza artificiale EQS è infatti in grado di apprendere e ampliare le sue capacità basandosi su nuove esperienze. Il prezzo di questo sogno a quattro ruote è decisamente impegnativo. Per mettersela in box servono 189’500 franchi svizzeri.

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