Shark Team 2000 a tuffo verso le medaglie

by Claudia

Sport inclusivo - La squadra ticinese vittoriosa ai Giochi nazionali Special Olympics a San Gallo

«Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze». È questo il giuramento che è stato riproposto lo scorso mese di giugno allo stadio di calcio Kybunpark a San Gallo durante la cerimonia di apertura dei Giochi nazionali Special Olympics, a cui hanno partecipato atlete e atleti con un andicap mentale.
Presente all’apertura dell’importante manifestazione la consigliera federale Viola Amherd, la quale ha sottolineato l’importanza dello sport anche per le persone con una disabilità cognitiva.
Fra le personalità di spicco, anche Christa Rigozzi, che ha salutato con molto entusiasmo le numerose squadre in vari sport e provenienti da tutta la Svizzera, tra cui anche le cinque ticinesi di nuoto. Fra queste ultime, era presente anche lo Shark Team 2000 di Bellinzona, che da San Gallo ha portato in Ticino un ricco medagliere: 4 medaglie d’oro, 11 d’argento e 9 di bronzo conquistate dai 13 atleti in gara.
E dopo il ricco bottino, lo Shark Team 2000 si è preso un periodo di stacco dalle competizioni, durante il quale abbiamo raggiunto Monica Gianoni, responsabile Media Shark Team 2000, per conoscere meglio le attività svolte nell’ambito del nuoto inclusivo.
«I partecipanti dello Shark Team 2000 provengono da tutto il Canton Ticino – ci spiega Monica Gianoni – e hanno un’età dai 7 anni in avanti. La società esiste dal 1998 ed è nata dal desiderio di creare un gruppo inclusivo e competitivo dove valgono le stesse regole per atleti normodotati».
Ma entriamo nello specifico dell’attività sportiva. Chiacchierando con Gianoni, subito spicca una caratteristica importante, ovvero il fatto che tutti gli allenamenti in piscina sono personalizzati. «La tecnica insegnata in realtà non cambia tra un nuotatore normodotato e uno con una disabilità cognitiva o mentale», ci spiega Gianoni. «Ciò che è completamente diverso è l’approccio all’allenamento, la didattica di insegnamento e il modo di comunicare all’atleta, che cambia e che deve essere adattato a ciascuno di loro. Lo scopo, con il tempo, è quello di creare una sintonia tra allenatore e atleta capace di infondere una forte motivazione. L’allenamento assume quindi forme diverse per ognuno: c’è ad esempio l’atleta che interagisce meglio tramite il gioco, quello che assorbe meglio tramite il linguaggio metaforico e chi attraverso degli esempi da copiare».
Non esiste dunque una ricetta, e la grande capacità dell’allenatore consiste nel capire al meglio come l’atleta possa riuscire ad aprirsi il più possibile alle spiegazioni per ottimizzare la nuotata nei quattro stili insegnati, ovvero rana, crawl, delfino e dorso.
Un tema importante per lo Shark Team 2000 è dunque la formazione delle istruttrici e degli istruttori, i quali oltre ai brevetti rilasciati dall’Ufficio federale dello Sport e dalla Società di Salvataggio, seguono delle formazioni specialistiche nell’ambito dell’andicap tramite Plusport (Sport Andicap Svizzera), tramite Special Olympics e tramite dei corsi supplementari di Gioventù e sport.
E le soddisfazioni per gli allenatori certo non mancano. «Per osservare un miglioramento occorre parecchio tempo, molto più lungo rispetto a quello che serve a un atleta normodotato». «Tuttavia – spiega Monica Gianoni – ogni singolo progresso, anche se piccolo, è il segnale della riuscita dell’approccio utilizzato». E il tutto è poi coronato con le grandi soddisfazioni quando arrivano le vittorie alle varie gare.
Un traguardo tecnico e sportivo per gli atleti. Grande gioia per gli allenatori e per le allenatrici, ma anche un’infusione di fiducia e motivazione per i genitori per il fatto che l’indirizzo inclusivo proposto dalla squadra ricrea spaccati di vita utili poi nel vissuto fuori dalla piscina. Quali sono invece le difficoltà per la squadra? «Forse nelle fasi iniziali non è sempre facile entrare in empatia con il nuotatore in quanto non lo si conosce ancora bene. Ma dopo alcuni allenamenti si trova la chiave giusta per l’insegnamento».
Eccoci quindi ad ammirare le numerose medaglie messe al collo a San Gallo durante i recenti Giochi nazionali. «Prima e durante le competizioni abbiamo dovuto gestire alcune situazioni in cui i nuotatori erano un po’ agitati. Anche questo aspetto – continua Monica Gianoni – viene gestito dagli allenatori, affinché sul blocchetto di partenza oltre alla tecnica non si porti anche lo stress». Stress che invece ci può essere a volte da parte dei ragazzi normodotati, che sono più esigenti con sé stessi. Anche questi momenti sono tuttavia superati con il sostegno della squadra e con il supporto di tutti quanti».
Indichiamo infine con piacere che, grazie agli ottimi piazzamenti ai Giochi nazionali di San Gallo, due atleti della squadra Shark Team 2000 sono stati selezionati per gli Special Olympics World Games di Berlino che si svolgeranno dal 17 al 25 di giugno 2023. Susana Teixeira Santos e Yandel De Castro Sen con la monitrice Éloise Rosselli rappresenteranno la Svizzera assieme a due altri atleti della Svizzera tedesca. Appuntamento, quindi, nel 2023.