Oltre settemila atleti agli Special Olympics World Games

by Claudia

Altri campioni - Alla manifestazione in programma dal 17 al 25 giugno a Berlino prenderà parte anche una delegazione ticinese

Giochi Mondiali di Berlino, 17-25 giugno 2023: Raffaele Delmenico sta aspettando questo appuntamento con molto entusiasmo. Da parecchi mesi sta affinando gli allenamenti nella sua disciplina: le bocce. Gli Special Olympics World Games rappresentano per il ticinese, selezionato nella squadra nazionale svizzera, un importante traguardo di un percorso iniziato quando era ragazzo. «Ci alleniamo due volte a settimana, a Riva San Vitale e a Lugano» ci spiega Raffaele. «Il mio punto forte? Il bocciapunto». Ma anche la consapevolezza di vivere un’avventura sportiva in Germania in cui potrà conoscere nuove persone. È con questo spirito che, assieme ai suoi compagni di squadra e al suo allenatore Pietro Grandi, il ticinese sta affrontando questa nuova esperienza.
«Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze»: questo il motto che viene letto da un atleta durante la cerimonia di apertura. Nulla di nuovo per Pietro Grandi che, nella sua carriera di allenatore, ha già partecipato a ben tre Mondiali. «Il livello tecnico è molto alto» conferma Grandi: «Ciò che contraddistingue un allenamento nell’ambito Special Olympics è soprattutto la ripetizione degli schemi di gioco affinché gli atleti in gara possano poi ricordarsi le tattiche e tecniche di gioco apprese».
Con noi anche Aldo Doninelli, direttore sportivo di Special Olympics, a cui abbiamo chiesto innanzitutto di spiegarci meglio che cosa sono gli Special Olympic World Games. «A Berlino si disputeranno i World Summer Games di Special Olympics – spiega Doninelli – che rappresentano per gli sportivi con disabilità intellettiva ciò che i Giochi olimpici rappresentano per gli sportivi tradizionali. I World Games sono l’evento più grande al mondo e si svolgono, proprio come i Giochi olimpici, una volta ogni quattro anni, alternando l’edizione estiva a quella invernale, in programma due anni dopo». Il calendario prevede dunque nel 2023 i World Summer Games a Berlino. Nel 2025 ci saranno i World Winter Games a Torino; mentre nel 2029, i World Winter Games si terranno, per la prima volta nella storia di Special Olympics, in Svizzera. A differenza dello sport tradizionale, agli Special Olympics possono partecipare tutti, indipendentemente dal livello tecnico. «I World Games – continua Doninelli – non sono quindi destinati unicamente ai migliori sportivi con disabilità intellettiva. Ciò è possibile perché le competizioni sportive sono adattate e proposte in diversi livelli tecnici. Prendiamo ad esempio il tennis: in questo sport ci sono più livelli di gioco, che vanno dal campo piccolo con una palla molle, fino al gioco sul campo intero con la pallina tradizionale. In questo modo anche giocatori di livello più basso hanno la possibilità di partecipare ai Giochi».
Non significa però che tutti riescano a prendervi parte, poiché la partecipazione è comunque legata a un processo di selezione, come per i Giochi Olimpici. «Tale processo – precisa Doninelli – è più complicato per gli Special Olympics, perché deve tenere in considerazione anche la predisposizione degli sportivi a partecipare a un evento di lunga durata, con la presenza di circa 7mila atleti, 190 nazioni, 26 sport e lontano dal contesto abituale».
Presente anche la delegazione Svizzera composta da 106 persone, tra cui 74 atleti, in rappresentanza di 13 sport diversi. «La nostra è una delegazione medio-grande, ma per Special Olympics Switzerland rappresenta la più grande delegazione che abbia partecipato ai World Games» spiega Doninelli. «Anche la rappresentanza ticinese è piuttosto massiccia. I nostri sportivi saranno al via in quattro sport, ovvero nella vela con due equipaggi unificati di due persone ognuno (l’equipaggio è composto da un atleta e un partner senza disabilità, i quali partecipano come squadra), nelle bocce con tre giocatori, nel golf pure con una coppia unificata (simile alla vela) e nel nuoto con due atleti». In totale saranno dunque undici (accompagnati da quattro allenatori ticinesi) gli sportivi ticinesi al via.
La delegazione è stata selezionata a inizio estate 2022 e da quel momento è iniziata la preparazione, che è stata condotta in primo luogo all’interno delle strutture sportive di allenamento regionali. La preparazione è stata anche costellata da incontri con gli sportivi delle altre regioni linguistiche e con tutta la delegazione svizzera. «L’ultimo banco di prova per la preparazione generale si è svolto a Tenero dal 20 al 23 aprile, in occasione del campo di allenamento dell’intera delegazione» precisa Doninelli: «In quel frangente il Team ha ricevuto il proprio equipaggiamento e si sta preparando alla partenza, prevista l’11 giugno».
Ma veniamo agli allenatori, Pietro Grandi, ad esempio. «Il loro ruolo – garantisce Doninelli – è fondamentale per la preparazione degli atleti. Loro non sono soltanto gli allenatori sportivi, ma sono la persona di riferimento per tutta la durata dei giochi. È quindi importante che si instauri un rapporto di grande fiducia, esteso anche alla famiglia degli atleti. Il loro benessere psicofisico è di centrale importanza per poter ottenere dei successi sportivi. Gli allenatori quindi assumono pure un ruolo di psicologo, accompagnatore, motivatore, compagno di avventura e anche quello della figura educativa. Non da ultimo va sottolineato che la presenza dell’allenatore copre tutta la giornata e non unicamente i momenti legati alla prestazione sportiva».
Lasciamo ora Raffaele, Pietro e Aldo al loro lavoro. Li attenderemo al rientro, magari con una medaglia al collo, e sicuramente con un nuovo bagaglio di vita e di esperienze, crescita individuale e maturazione dell’autostima. Un vero bocciapunto.