Videogiochi - Un remake che è riuscito a migliorare il capolavoro del genere surviral prodotto da Capcom nel 2005
Sviluppato da Capcom e originariamente pubblicato nel 2005, Resident Evil 4 è un capolavoro che ha rivoluzionato gli standard del genere survival horror (PEGI 18).
Questo titolo è ancora oggi un punto di riferimento nel settore, grazie alla sua trama coinvolgente, alla grafica strepitosa e al gameplay innovativo; infatti, questo è stato il primo titolo della saga di Resident Evil ad abbandonare la telecamera fissa, spostandola alle spalle del protagonista, virando così il gameplay verso un approccio più «adventure», dando quel senso di «libertà» che prima il videogiocatore non poteva avere nel genere dei survival horror.
La storia di questo remake è la medesima della versione originale uscita diciotto anni fa, e segue i passi dell’agente speciale Leon S. Kennedy, protagonista nelle vicende di Raccoon City in Resident Evil 2, dove risultò essere uno dei pochi sopravvissuti al massacro dagli zombie. A distanza di otto anni dai fatti accaduti a Raccoon City, Leon viene promosso agente speciale e inviato in un villaggio rurale spagnolo per salvare la figlia del presidente degli Stati Uniti rapita da una misteriosa setta.
Come in ogni classico survival horror che si rispetti, bastano pochi minuti al protagonista per capire che nel villaggio regna un’atmosfera strana e inquietante. A differenza dei precedenti titoli di Resident Evil, qui non ci troviamo più a dover combattere con dei morti viventi, ma bensì contro abitanti del villaggio posseduti da «las plagas». Ovvero, forme di organismi parassitari che prendono possesso delle persone facendole diventare estremamente ostili nei confronti del protagonista, ciò che rende la missione di salvataggio un inferno: ogni angolo del villaggio nasconde orrori indicibili, che mettono i giocatori costantemente sotto pressione per sopravvivere agli attacchi di creature possedute.
La straordinaria grafica di Resident Evil 4 e i sorprendenti dettagli degli ambienti con luci e ombre creano un’esperienza visiva mozzafiato e spaventosa al contempo. Le animazioni fluide e realistiche dei nemici aggiungono ulteriore tensione e adrenalina durante gli scontri.
Una sensazione di suspense che viene accentuata anche dal comparto audio, di livello altrettanto incredibile; è infatti, a parere nostro, impressionante l’appropriatezza delle musiche di gioco selezionate in base alla situazione che stiamo vivendo durante l’avventura: la sensazione è quella di rimanere sempre all’erta, sapendo che in qualsiasi momento un nemico potrebbe saltare fuori dal nulla pronto ad attaccarci.
Le novità più rilevanti del remake però, sono tutte nel gameplay. Già la versione originale uscita nel 2005 aveva una caratura prevalentemente «action» rispetto ai precedenti titoli della saga, dove ogni combattimento era intenso e appagante, con una vasta gamma di armi acquistabili presso il mercante misterioso, ciò che rendeva l’esperienza di gioco ancora più avvincente. In aggiunta, questa rivisitazione del gioco prende spunto dai precedenti remake di Resident Evil 2 e 3, introducendo per il giocatore la possibilità di passare da un’arma all’altra del proprio arsenale, senza dover ogni volta essere costretti a fermare il combattimento in corso per entrare nella valigetta di gioco. Tale fluidità rende dinamico e divertente ogni combattimento con i nemici, dando l’opportunità al giocatore di creare una strategia di combattimento a dipendenza dell’arma di cui può disporre dal proprio arsenale.
Un’altra novità davvero interessante che non si era mai vista finora nella saga di Resident Evil, è la possibilità di accovacciarsi, movimento che permette al giocatore di affrontare il nemico in maniera silenziosa, in modo da non allarmare gli altri nemici presenti nella zona. A parere nostro è davvero interessante come in un survival horror questa aggiunta «stealth» si sposi alla perfezione all’idea di fondo, facendo scegliere al giocatore come impostare ogni singolo combattimento.
Resident Evil 4 è un capolavoro nel suo genere, un’esperienza intensa e memorabile che ogni appassionato di videogiochi non potrà farsi scappare!
Voto 9/10