Il loro buffo nome ricorda la kryptonite di Superman, hanno foglie simili a quelle del ginepro e una crescita lentissima.
Chiamata anche Sugi o cedro del Giappone, la Cryptomeria japonica è una conifera sempreverde originaria di Cina e Giappone, con chioma piramidale, rami leggermente penduli e foglie aghiformi, verde prato, che in autunno e inverno diventano bronzee.
Impiega dai venti ai quarant’anni per raggiungere i venti metri d’altezza, producendo ogni anno delle piccole pigne. Molto versatile è una conifera che vive bene in pieno sole, ma riesce a sopportare anche la mezz’ombra, con terreni fertili e acidi.
Tra tutte le varietà in commercio, la più conosciuta è la C.j. «Elegans», che presenta un fogliame fitto, dall’aspetto soffice e non pungente; verde bluastro, in inverno vira sul rosso, regalando sfumature di colore inattese al giardino. Anch’essa cresce con lentezza, impiegando molti anni per raggiungere i dieci metri e la si può coltivare come esemplare unico in giardino, oppure abbinata all’altra varietà «Elegans Viridis» che mantiene gli aghi verdi per tutto l’anno, accentuandone il contrasto.
Le criptomerie non producono fiori, ma macrosporofilli in inverno, tra gennaio e febbraio, che successivamente si trasformano in frutti squamosi e persistenti contenenti piccoli semi.
Se desiderate coltivarne un esemplare in vaso, vi consiglio di cercare la varietà «Globosa», anch’essa caratterizzata da una crescita super lenta, che arriva fino a un metro e cinquanta centimetri, vantando una chioma a sfera con soffici rami e foglie color ruggine in inverno.
Ideale per decorare fioriere o abbellire aiuole di giardini rocciosi, è resistente alle basse temperature e solitamente anche agli attacchi di parassiti e malattie, sebbene sia buona pratica controllare sempre attacchi di processionaria o di afidi.