I giovani e il cibo sotto la lente

by Claudia

Studio nazionale – MenuCH-Kids indagherà su come, cosa, quando e dove mangiano i ragazzi svizzeri

Chi mangia sano campa cent’anni. Uno studio nazionale – il primo in assoluto nel suo genere ed esteso anche al Ticino – si propone di scoprire come si cibano giovani e adolescenti. Cosa, quanto, quando e dove si rifocillano i giovani tra i 6 e i 17 anni? È racchiusa in questa articolata domanda l’indagine sul comportamento alimentare denominata MenuCH-Kids.

Il campione è stato scelto in modo casuale e, a breve, si metterà all’opera per rispondere alle esigenze dei ricercatori: 1800 i partecipanti, su base volontaria, che hanno aderito all’appello e saranno così chiamati a tenere un diario alimentare, annotando con precisione (i più piccoli con l’aiuto dei genitori) il loro consumo di cibo e bevande quotidiano. Di più: verranno intervistati una volta di persona da uno specialista in un centro studi e in un secondo momento interpellati nuovamente per telefono. Alla ricerca partecipano anche l’Università della Svizzera italiana, l’Istituto pediatrico della Svizzera italiana e l’Ente ospedaliero cantonale. Vicedirettrice e responsabile per il Ticino è la professoressa Suzanne Suggs. Siamo andati «dietro le quinte» dello studio e abbiamo interpellato i committenti dell’indagine, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV). A offrirci la loro voce, la portavoce, Sara Camenisch. Quali sono le principali questioni che l’USAV intende portare alla luce? «Lo studio ci consentirà di ottenere una comprensione completa dell’assunzione di cibo, energia e sostanze nutritive da parte dei bambini e degli adolescenti in Svizzera. I risultati ci aiuteranno a sapere se i giovani consumano una dieta coerente o meno con le linee dietetiche svizzere. Inoltre, ci permetteranno di ricavare valori di riferimento nazionali per micronutrienti e vitamine selezionati per bambini e adolescenti. I risultati ci aiuteranno anche a determinare i valori massimi di assunzione alimentare per contaminanti e pesticidi».

L’indagine affronterà anche problematiche diffuse tra i giovani, come bulimia, anoressia e sovrappeso? «Al momento non possiamo dire se questi problemi siano “diffusi” in tutto il Paese, perché non disponiamo ancora di dati demografici di qualità sui giovani in Svizzera. Attraverso MenuCH-Kids saremo in grado di ricavare informazioni aggiornate su sovrappeso, obesità e salute metabolica nei bambini, nonché sulla percezione soggettiva del proprio corpo. Inoltre, poiché lo studio fornirà una comprensione completa di cosa, dove e quando mangiano i giovani, ciò ci aiuterà senz’altro a trarre conclusioni anche sui loro modelli di stile di vita».

Uno studio simile sull’alimentazione era già stato effettuato nel 2015, ma rivolto esclusivamente agli adulti. Quali sono stati, in sintesi, i risultati di quel target? «Dall’indagine nazionale sull’alimentazione degli adulti (MenuCH) emerge che in Svizzera sono pochissime le persone che seguono un’alimentazione equilibrata. Appena il 10% degli intervistati consuma quotidianamente le cinque porzioni raccomandate di frutta e verdura. Il consumo di carne è tre volte superiore a quello raccomandato. Le persone consumano anche troppi cibi dolci, salati e grassi. La percentuale di oli vegetali e noci è invece troppo bassa. I risultati nel dettaglio si possono consultare sotto la voce Lebensmittelkonsum in der Schweiz».

Ora, insomma, non resta che attendere quanto riveleranno i risultati relativi all’alimentazione dei più giovani, dai bambini in età scolastica fino agli adolescenti in prossimità dell’età adulta, che rappresentano una significativa porzione della popolazione. Un’alimentazione equilibrata è decisamente importante per un sano sviluppo fisico e psichico di piccoli e adolescenti. Le conclusioni di MenuCh-Kids sono particolarmente attese perché daranno una bussola per le scelte strategiche nel campo della sanità e per individuare i possibili rischi legati alle derrate alimentari, nonché per approntare misure d’intervento nel campo delle scienze nutrizionali, alimentari e comportamentali. Già, perché in Svizzera – come indicano le premesse dei ricercatori – si sa poco del comportamento alimentare delle fasce di età che riguardano bambini e adolescenti. Un target decisivo, dal momento che è noto che le abitudini alimentari sviluppate in giovane età nella maggior parte dei casi vengono mantenute anche da adulti. E di fronte a un’alimentazione malsana i rischi sulla salute possono aumentare: obesità, diabete, carie dentali, malattie cardiovascolari, cancro. Il sondaggio commissionato dall’USAV si propone di andare in profondità di numerose tematiche e di seguire una ricerca meticolosa: compilazione di un diario alimentare, interviste nonché registrazione di altri indicatori, quali l’altezza, il peso corporeo, la circonferenza dei fianchi e della vita dei partecipanti.

Le informazioni ottenute serviranno a fornire in particolare risposte preziose sui seguenti quattro punti: caratterizzare le abitudini alimentari e i comportamenti sanitari; determinare lo stato nutrizionale, l’apporto energetico e di sostanze nutritive; stimare l’assunzione giornaliera e stabilire i valori massimi di contaminanti e pesticidi innocui per la salute; ricavare valori standard nazionali per determinati biomarcatori del sangue e delle urine. Lo studio richiede tempo perché considererà con oculatezza anche le influenze stagionali sul consumo delle diverse pietanze. Sei sono le sedi dei centri di studio distribuite in tre regioni linguistiche: Bellinzona, Losanna, Berna, Lucerna, Zurigo e San Gallo. Lo svolgimento dello studio principale dell’indagine durerà un anno e si protrarrà fino al settembre 2024. Le valutazioni dei risultati saranno invece eseguite a partire dall’ottobre 2024. Cosicché gli autori di MenuCH-Kids potranno finalmente servire… sul piatto gli attesi riscontri il 31 maggio 2025.

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