Il Salone dell’auto di Ginevra edizione 2023 ha aperto i battenti sulle sponde del lago Lemano, anzi no. Il GIMS 2023 si è tenuto ai primi di ottobre, ma sulle sponde del golfo Persico, in Qatar. Difficile a credersi anche per noi che lo abbiamo visto con i nostri occhi. Ma cosa c’entra il Qatar con la Svizzera? È «un’opportunità nata nel luglio del 2020, nel mezzo della pandemia» spiega Sandro Mesquita, CEO dell’organizzazione ginevrina. «Mi ha telefonato il Ministro del turismo del Qatar, Akbar Al Baker, e mi ha chiesto se ero interessato a portare il “nostro” Salone in Qatar. In Europa era tutto bloccato mentre lì non si erano mai fermati. Trasportare “Ginevra” nel deserto era una bella sfida. Qui abbiamo avuto la possibilità di creare un qualcosa che prima non esisteva, combinare uno show statico con un’esperienza dinamica» continua Mesquita. «Un nuovo format, per questo lo chiamiamo “festival”, che va oltre il Salone portando le auto anche in pista, in città e nel deserto».
L’idea – apprezzata sin da subito – è diventata realtà nel giro di pochi anni da quella telefonata. Al Doha Exhibition and Convention Center (DECC) questo mese erano presenti 31 brand automobilistici con 10 anteprime mondiali e quasi il doppio di nazionali. A queste si è aggiunta la presenza di prestigiose auto d’epoca, tavole rotonde su temi legati all’automotive e una parata di oltre un centinaio di dream cars.
Nonostante la penisola arabica sia ricca proprio grazie al petrolio, qui la benzina costa solo mezzo franco al litro, la presenza dei veicoli elettrici è stata numerosa come anche quella dei costruttori cinesi. Chery con i suoi due brand Omoda e Jaecoo a fianco di Lynk & Co. Protagonista anche l’americana Lucid che vorrebbe ripercorrere il successo di Tesla. Gli europei hanno risposto con la grande e lussuosa BMW i7 elettrica in versione bicolore che aveva alle sue spalle la nuova Mini Countryman. Mercedes non è stata da meno con la EQS e l’avveniristica Vision EQXX. Anche se la più ammirata dal pubblico locale sullo stand di Stoccarda è stata la Classe G 63 AMG Cube 4×42. Uomini in tunica bianca l’ammiravano già vedendola tra le dune e poco importa se percorre forse solo quattro chilometri con un litro e costa 300mila franchi svizzeri.
Importante lo stand della Lamborghini in cui era presente l’amministratore delegato e presidente Stephan Winkelmann che ha svelato la Revuelto erede dell’Aventador e il concept elettrico Lanzador che si trovava faccia a faccia con la Porsche Mission X. Quest’ultima è una supercar leggera con porte in stile Le Mans equipaggiata con un sistema di trazione elettrica. Parlando di Supercar che tanto piacciono agli emiri non mancava neppure McLaren mentre è stata rumorosa l’assenza di Ferrari e Maserati. Non è passata inosservata la presenza del gruppo Volkswagen che con due pulmini elettrici id-buzz ha coperto su strada la distanza di circa 8mila chilometri che separano Ginevra da Doha.
Sullo stand di Audi ha debuttato il restyling della Q8 di fianco al prototipo della monoposto di F1 che scenderà in pista nel 2026. Importante la presenza dei suv che, da queste parti, si trovano davvero a casa grazie agli ampi spazi disponibili ben diversi dalle strette strade europee. Esposti tutti i modelli Range Rover e Land Rover. Qui la Defender V8 sembra un’utilitaria. Tanto amata tra chi va nel deserto, la Toyota Land Cruiser che è stata mostrata nella sua inedita versione GR-Sport ovvero la sportiva Gazoo Racing, e anche la Nissan Patrol nella sua versione sportiva Nismo. Qui da noi vanno già la Yaris GR e la Juke Nismo, invece in Qatar le versioni equivalenti ma con la taglia da «navi del deserto».
Tra le tante novità, la più pazza è la moto volante proposta dalla francese Lazareth. Realizzata con quattro reattori da modellismo, al centro delle ruote si trasforma in un veicolo che sembra uscito dalla serie cinematografica MadMax. «GIMS Qatar non è un esperimento ma è il frutto di un accordo che prevede cinque edizioni nell’arco di dieci anni, ovvero una ogni due anni». Spiega il CEO Mesquita. «Ma questo non annulla l’edizione svizzera che infatti aprirà a Ginevra il prossimo mese di febbraio 2024».
Insomma un’opportunità anche per la confederazione che vede il brand «Ginevra» da protagonista negli Emirati Arabi Uniti. «E chissà che per la prossima edizione a Doha non sia possibile anche mangiare una tradizionale fondue» conclude Sandro Mesquita. Intanto i riflettori restano puntati sul Qatar, infatti dopo i mondiali di calcio del 2022, il GP di F1 di domenica 8 ottobre 2023, il Festival ginevrino GIMS in trasferta, è la volta dell’EXPO che si terrà da ottobre a marzo 2024.