Dungeon & Dragons in formato virtuale

La trasposizione in digitale di una delle serie di giochi di ruolo di maggior successo pluridecennale non è un compito semplice. Tuttavia, Larian Studios sembra proprio avercela fatta. Baldur’s Gate 3 – disponibile su PC e PlayStation 5 – è stato infatti realizzato ispirandosi al gioco di ruolo cartaceo Dungeons & Dragons (D&D).

D&D è solitamente un’esperienza che viene condivisa con un certo numero di giocatori e un Master di Gioco, il quale, dotato di libri, appunti e qualche dado, crea un’avventura per tutti. Si tratta di un gioco complesso, con molte regole e tantissimo materiale da cui trarre ispirazione. Al contempo è un gioco in cui la libertà è quasi assoluta. Ogni regola può essere piegata, ogni situazione può essere risolta in modi imprevedibili. Purché ci sia l’accordo tra giocatori e Master di Gioco, tutto è possibile. Trasporre tutte le regole, le mosse, i poteri e le magie su schermo è fattibile; suscitare lo stesso senso di libertà nei giocatori invece è nettamente più complicato. Per questo motivo, qualche scetticismo era più che inevitabile.

La trama si svolge nei Forgotten Realms, un noto universo di D&D, e inizia con il rapimento del protagonista per mano dei Mind Flayer, creature tentacolari provenienti dal sottosuolo, che introducono parassiti nei cervelli delle vittime. Il protagonista-giocatore riuscirà a sfuggire dalle loro grinfie ritrovandosi però ad affrontare il problema del parassita che, lentamente, cercherà di trasformarlo a sua volta in un Mind Flayer.

La campagna di gioco si concentra sulla ricerca di una cura per rimuovere il parassita senza uccidere il portatore, e si suddivide in tre atti: le scelte fatte influenzano le conseguenze nel corso del gioco. Il giocatore non sarà però da solo. Ben presto troverà nuovi compagni, di diverse razze e abilità, che entreranno a far parte della sua squadra.

Non si tratta di semplici burattini: Baldur’s Gate 3 offre storie variegate, dettagliate e intriganti per ciascuno dei personaggi che recluteremo. Un Vampiro con una tragica storia alle spalle o un Mago colpito da una strana maledizione sono solo due dei filoni narrativi che potremo esplorare. Il giocatore si crea il proprio avatar digitale, con fattezze e abilità che più l’attirano, grazie a editor precisi, partendo da zero o prendendo ispirazione da quelli predefiniti dal sistema di gioco.

Vasta è la gamma di opzioni, con dodici diverse classi tra cui scegliere (guerriero, stregone, chierico, paladino, ladro, mago, barbaro, druido, warlock, bardo, ranger e monaco), e almeno undici razze e sottorazze dalle quali trarre ispirazione, seppur con alcune limitazioni.

Sfortunatamente questo titolo non spiega molto la complessità del sistema di gioco di Dungeon & Dragons. Ogni razza, ogni sottorazza, ogni classe ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli, che influenzano le capacità di base del personaggio in modo anche molto significativo: un personaggio che ha scelto la magia come sua carriera avrà interesse a sviluppare la propria intelligenza; per un barbaro, invece, l’intelligenza è meno importante rispetto ad attributi come forza e costituzione. Per chiunque sia avvezzo alle dinamiche di D&D si tratta di ovvietà ma non lo saranno per i neofiti i quali dovrebbero seriamente considerare di scoprire qualcosa di più su classi e personaggi prima di approcciarsi a Baldur’s Gate 3.

Il gioco è un misto di esplorazione, combattimenti e dialoghi. Presenta una visione dall’alto, la quale permette di vedere una buona area attorno al nostro party di avventurieri. L’esplorazione è sempre divertente e offre al giocatore una miriade di luoghi interessanti da visitare, tesori da scoprire, scorciatoie e segreti. I dialoghi sono fondamentali per far proseguire la storia e il giocatore potrà avvalersi di risposte multiple le quali saranno anche potenzialmente influenzate da diversi poteri e abilità.

Un altro elemento cruciale è il tiro dei dadi. Esattamente come nella sua controparte cartacea, Baldur’s Gate 3 si basa molto sulla casualità. Il giocatore dovrà tirare un dado a venti facce, digitale ovviamente, per risolvere diversi tipi di test. Test legati non solo alla fortuna ma anche alla classe e alle abilità specifiche di ogni personaggio. Il risultato dei dadi influisce significativamente sulle decisioni, tracciando la linea a volte tra vittoria e disfatta: un risultato sfortunato può infatti portare a conseguenze gravi, ma anche a risultati inaspettatamente positivi. Fortunatamente, la possibilità di salvare il gioco in qualsiasi momento può mitigare le conseguenze di certi esiti catastrofici.

Il combattimento si svolge esclusivamente a turni, con una scaletta per eroi e nemici da rispettare. In base alle situazioni, alla morfologia del terreno, dei nostri personaggi e dei vari poteri in gioco, i combattimenti possono variare tra abbordabili e davvero impegnativi. Non c’è mai nulla di banale da affrontare, che si tratti di una piccola ranocchia o un Signore degli Inferi, Baldur’s Gate 3 è un gioco strategico dalle sue fondamenta.

Baldur’s Gate 3 richiede tempo per essere appreso, ma offre una profonda esperienza di gioco di ruolo e storie appassionanti. La versione migliore è indubbiamente quella su PC per via dei comandi complessi da adattare al controller di PlayStation 5 (e, in futuro, di Xbox Series). Consigliato solo a un pubblico adulto per via della violenza e delle tematiche, è uno dei giochi più interessanti usciti nel 2023. A patto che il combattimento strategico sia nelle vostre corde.

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