Quando la creatività è di casa

Ci saranno sempre, nelle nostre vite, momenti un po’ vuoti, giornate grigie che non invogliano a uscire all’aria aperta, e altre occasioni in cui la noia ci insidia: e allora perché non contrastare la nostra pigrizia mettendo in moto immaginazione e creatività? In fondo l’essere umano, oltre a essere un animale sociale, è anche un animale creativo, che ha trasformato il proprio ambiente elaborando una cultura in perpetua evoluzione. È proprio a questa idea che si ispira Pop! Fai esplodere la tua creatività di Élise Francisse, giovane illustratrice e creator francese. Più che un libro è, come vedremo, un prezioso contenitore di idee, di spunti per mettere in pratica il proprio estro creativo.

A sfogliare questo libro, si ha l’impressione di avere tra le mani un manuale di sopravvivenza per le giornate uggiose. Con il tono complice dell’amica, l’autrice dispensa consigli pratici per rendere la creatività alla portata di tutti, nonché uno strumento di crescita delle proprie risorse e di soddisfazione quotidiana. Tutti noi, in fondo, abbiamo già provato l’ebrezza di creare qualcosa con le nostre mani, quindi perché rinunciare alla possibilità di concedersi momenti di spensieratezza creativa condividendoli?

Tra le innumerevoli sfide creative, che l’autrice introduce con stile ironico e profusione di colori, troviamo: ridecorare la propria stanza, scrivere un libro con gli amici, organizzare una grandiosa caccia al tesoro, creare il proprio bullet journal (agenda e diario personale per pianificare il futuro, organizzare il presente e tenere traccia del passato), organizzare uno swap party (un evento in cui i partecipanti si scambiano abiti e altri accessori in buone condizioni), e molto altro ancora.

Insomma, ci sono proposte per tutti i gusti, alcune degne dei tempi d’oro della nostra adolescenza. Tutti noi, per dire, abbiamo appeso alle pareti delle nostre camere da letto dei poster, delle fotografie, la copertina di un vinile, il gagliardetto della nostra squadra preferita, qualcosa che ci permettesse di manifestare le nostre passioni, le nostre preferenze, ma anche di esprimere il nostro gusto estetico. Tutto questo l’abbiamo fatto dopo aver a lungo meditato, e calcolato mentalmente le misure: non troppo alto, non troppo basso e soprattutto, bene in vista, o almeno abbastanza da valorizzare la particolarità della nostra scelta. Magari abbiamo anche appeso una prima volta, poi tolto, e riposizionato. Poi ci siamo messi a una certa distanza, e abbiamo valutato attentamente la situazione. Come dei sommelier, abbiamo lasciato decantare il tutto, facendo emergere le sfumature e lasciando che i toni e le consistenze prendessero forma. E, una volta approvata, la nostra scelta ha finito per confondersi con il paesaggio visivo della nostra quotidianità.

Non è certo un caso, quindi, se fra le tante proposte creative che si trovano nelle pagine di Pop! Fai esplodere la tua creatività, una in particolare si rifaccia all’idea di impreziosire le pareti della propria camera con un poster personalizzato: «Fuori piove, hai litigato con il/la tuo/tua BFF, il pranzo a scuola faceva piangere i sassi… Certe volte la vita sembra un po’ grigia» confessa Élise Francisse. «Ma invece di raggomitolarti in una coperta della tristezza come se fossi un burrito molle, prova questo antidoto, il post-it gigante dell’allegria, la ricetta miracolo contro i momenti no: il poster della gioia».

Non ho mai provato la soddisfazione di dare seguito a questa proposta, ma confesso che di recente mi sono trovato in una situazione non del tutto estranea a quella evocata da Élise Francisse. Mi ero procurato un’immagine piuttosto grande di una popstar, e mi ero promesso di sistemarla da qualche parte, ma non sapevo dove. Non potevo appenderla in camera come un adolescente, e posizionarla vicino a un poster di una mostra non mi convinceva, il contrasto mi pareva troppo forte. Alla fine ho optato per la soluzione più logica, identificando uno spazio che sembrava fatto apposta per accogliere quell’immagine. Lungo una parete del mio salone c’è un televisore piuttosto grande: dove finisce lo schermo, e prima che inizi la libreria, c’è uno spazio di poco meno di un metro. Quello era lo spazio ideale per accogliere l’immagine di una popstar: a metà strada fra la serietà dell’arte e l’evanescenza dello schermo (v. foto, Britney Spears).

La creatività, in fondo, è un’esperienza personale e libera. Ce lo conferma anche Élise Francisse quando afferma: «Puoi applicarla dove e quando vuoi. Non ci sono regole tranne una: è unica per ognuno di noi. Puoi usarla per trasformare il luogo in cui vivi e sentirti bene, rendere felice te e i tuoi cari, realizzare un progetto con gli altri o imparare a conoscerti meglio».

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