Viale dei ciliegi

Tommaso Maiorelli-Carla Manea, L’atlante dei colori, Giunti (Da 8 anni)

Sui colori ci sono molti libri per bambini, ma solitamente la loro funzione è quella di insegnare loro a distinguerli, e a nominarli. In altri casi (come nel celeberrimo Piccolo blu e Piccolo Giallo, di Leo Lionni, uscito nel 1959, o in Elmer, elefante variopinto, di David McKee, del 1968, per citare almeno due classici del genere) essi portano un messaggio che valorizza la diversità. Il libro che presentiamo qui, invece, non utilizza i colori per raccontare storie, ma fa proprio la storia dei colori. Anzi le storie, al plurale, perché in questo caso i colori vengono raccontati dal punto di vista fisico, chimico, filosofico, psicologico, simbolico, artistico, letterario, linguistico e in generale di storia della cultura. Il risultato è un libro affascinante, da guardare e da leggere, grazie al quale anche gli adulti impareranno tante cose. I testi sono brevi, non troppo complessi, ma approfonditi e precisi, e ben inseriti graficamente nelle grandi pagine illustrate. Dopo una parte introduttiva, sulla luce, sulle percezioni ottiche, sui rapporti tra i colori, sui coloranti e i pigmenti, comincia il vero e proprio viaggio, con un’immersione dentro ogni colore, uno dopo l’altro, elencati con i loro bei nomi suggestivi (rosso scarlatto, rosso vermiglione, rosso carminio, giallo orpimento, giallo oro, giallo cromo, verde smeraldo, verde rame, e così via). Per ognuno notizie scientifiche, riferimenti storico-culturali interessanti, e tante curiosità, perfettamente adatte a tenere desta l’attenzione dei ragazzi. Sapevate ad esempio che il viola oricello venne scoperto da un mercante fiorentino di stoffe che in Oriente fece pipì su alcuni licheni, vedendoli diventare da grigio-marrone a viola intenso (da cui il nome del colore, che deriva proprio da orina); o che, ancora all’inizio del Ventesimo secolo, nelle riviste di abiti per bambini si associava l’azzurro alle femmine e il rosa ai maschi; o che alcune tonalità di verde, derivate dall’arsenico, potevano uccidere? Alla fine, due ampie pagine apribili ci portano in tutto il mondo alla scoperta delle origini dei colori.

Chiara Carminati-MassimilianoTappari, Cerca cerchi, Lapis (Da 5 anni)

L’arte della parola di Chiara Carminati e quella della fotografia di Massimiliano Tappari si intrecciano nuovamente, in questo libro che allena occhi e orecchie (perché i testi poetici brillano di più se letti ad alta voce) alla meraviglia, offrendoci nuovi sguardi su ciò che ci circonda e rendendolo unico, nuovo, meraviglioso, appunto. «Le pagine di questo libro sono quadrate, ma contengono un corteo di forme circolari» dicono gli autori in apertura, e in effetti poi il corteo si dipana, pagina dopo pagina: a destra ogni volta quattro fotografie e a sinistra un indovinello in rima, che invita, tra quei quattro cerchi, a individuarne uno. L’effetto meraviglia è dato sia dai testi, che raccontano gli oggetti, anche i più quotidiani e abituali, illuminandoli di luce nuova, sia dalle fotografie, che li colgono da angolazioni insolite o con dimensioni ingrandite o rimpicciolite. Così, ad esempio, è un cerchio anche la tazzina di caffè vista dall’alto, o un lampadario visto dal basso, o un bottone grande come una ruota; ed è un cerchio la torta di compleanno, descritta con queste insolite parole: «Cerca il cerchio che racconta/quanto lungo è il tuo passato/tutto il tempo che si conta/dal momento in cui sei nato», o la ruota del luna park «che sta ferma quando è vuota/quando è piena gira piano/ma non va molto lontano».

Dopo Quattro passi e Occhio ladro, Carminati e Tappari tornano a farci giocare con le parole (sin dal titolo) e con le cose che vediamo tutti i giorni, rendendole diverse e magiche. Insegnandoci che la magia non sta nelle cose, ma in noi, nel nostro sguardo e nel nostro modo di dirle e di pensarle. Un insegnamento prezioso, che riverbera ben oltre le pagine di questo libro.

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