Il Galles celebra le differenze

Vaughan Gething è il nuovo premier del Galles e dunque il primo leader nero di una Nazione non solo britannica, ma anche europea. Nato 50 anni fa in Zambia da padre gallese e madre zambiana, il politico ed avvocato afro-britannico prende il timone del partito laburista gallese e dell’Esecutivo di Cardiff, succedendo a Mark Drakeford, che era in carica dal 2018.

Si tratta di una svolta epocale che lo stesso Gething ha voluto sottolineare nel suo discorso di accettazione davanti ai membri del Senedd, l’assemblea legislativa gallese. «Il Galles diventa la prima Nazione nel Continente europeo ad essere guidata da una persona nera», ha dichiarato il nuovo first minister. «È un punto di orgoglio per un Galles moderno, ma anche una responsabilità spaventosa che di certo non prendo con leggerezza», ha puntualizzato Gething. Non senza pungolare prevedibili detrattori e anticipando come la sua nomina sarà certamente foriera di scenari a lui tristemente famigliari: attacchi sui canali social e «uscite razziste mascherate da un linguaggio educato». «C’è chi metterà in discussione le mie motivazioni e solleverà ancora dubbi o negherà la mia nazionalità, mentre altri dibatteranno sul perché io giochi la carta della razza», ha aggiunto. «A quelle persone, io dico che è molto facile non preoccuparsi della propria identità quando la propria non è mai stata oggetto di controversia o un ostacolo», ha precisato il neo-premier, concludendo che Parlamento e Governo dovrebbero rispecchiare il Paese e pertanto celebrare le differenze, nel nome di «un Galles pieno di speranza, ambizione ed unità».

Con il Galles, sono tre le Nazioni britanniche ad essere guidate in questo momento da un leader appartenente ad una minoranza etnica: se a Londra e nel resto del Regno governa il primo ministro britannico di origine indiana Rishi Sunak, ad Edimburgo il first minister è l’anglo-pachistano Humza Yousaf. Solo la premier nord-irlandese Michelle O’Neill è bianca. D’altronde la Gran Bretagna è uno dei Paesi più multiculturali di Europa. Ed in particolar modo la capitale inglese, dove ormai quasi la metà della popolazione (circa il 47%) è di etnia asiatica, medio-orientale o africana.

Gething ne ha fatta di strada. Figlio di un veterinario bianco e di un’allevatrice di polli nera, lascia la natia Africa all’età di 2 anni per trasferirsi nella terra paterna insieme ai genitori e ai suoi quattro fratelli. L’impatto con il Galles da subito non risulta dei più facili: il padre Humphrey riceve un’offerta di lavoro che viene prontamente ritirata non appena il datore di lavoro vede la sua variopinta famiglia, tanto da costringere il nucleo a trasferirsi nel Dorset in Inghilterra, dove finalmente il veterinario trova un impiego e può crescere con la moglie i suoi figli. Il giovane afro-britannico ritorna in Galles per gli studi universitari: si iscrive alla facoltà di giurisprudenza, dove si distingue diventando il primo presidente nero dell’Associazione nazionale degli studenti del Galles. Una bella rivincita, che prosegue con una carriera professionale ricca di successi. Specializzato in diritto del lavoro, lavora come avvocato presso lo studio legale Thompson di Cardiff, dove diventa partner nel 2007, mentre l’anno successivo è nominato presidente di Wales TUC, la confederazione dei sindacati gallesi, tagliando un altro traguardo come più giovane e ancora una volta primo presidente nero dell’ente. Iscritto al partito laburista dall’età di 17 anni, entra nel Parlamento gallese, il Senedd, solo nel 2011, dove scala i gradini della gerarchia politica e istituzionale fino ad entrare nel Governo gallese nel 2016 come ministro della Salute e dello Sport, trovandosi a gestire la pandemia Covid nella regione, e divenendo poi ministro dell’Economia nel 2021. Lo scorso 20 marzo Gething è stato nominato primo ministro del Galles e quindi quinto leader della Nazione britannica dall’istituzione nel 1999 dell’Assemblea legislativa del Galles, alla quale Westminster devolve da allora specifiche competenze, in particolare in materia di sanità ed istruzione.

Si è trattato di una vittoria di misura, ottenuta con il 51,7% dei voti dei membri del Labour gallese a fronte del 48,3% di quelli riscossi dall’avversario, Jeremy Miles. Il nuovo first minister ha avuto però l’intelligenza politica di affidare al valoroso contendente sconfitto un dicastero di peso nel suo nuovo Gabinetto, promuovendo Miles – ex titolare della Salute – a Ministro dell’Economia dell’Energia, oltre a confermare la sue responsabilità in tema di promozione e tutela della lingua gallese. Una mossa che non solo si traduce in una mano tesa verso quanti nel partito non hanno forse accolto con entusiasmo la sua designazione, ma che sottolinea anche la sua attenzione per la forte identità culturale della Nazione, dove lo storico idioma celtico è ancora la prima lingua per quasi il 20% della popolazione.

Foto ufficiale / Wikipedia

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