L’incubo continua in Alan Wake 2

by Claudia

Videogiochi: un puro survival horror che immerge i protagonisti in un’ambientazione spettacolare e inquietante allo stesso tempo

Durante i «The Game Awards 2021», Remedy Entertainment ha sorpreso tutti gli spettatori presenti mostrando inaspettatamente il trailer di Alan Wake 2. La sorpresa, manco a dirlo, suscitò entusiasmo tra i fan del precedente capitolo. Un biennio dopo l’annuncio ufficiale del gioco l’attesa è finalmente terminata, ma saranno riusciti quelli di Remedy Entertainment a mantenere la promessa prodotta dall’hype (montatura pubblicitaria) durante l’evento?

A tredici anni di distanza dalle vicende accadute nel primo capitolo, lo scrittore Alan Wake è nuovamente intrappolato in un luogo oscuro da cui non riesce a liberarsi. In questa storia però non interpreteremo solamente il protagonista del precedente titolo, ma anche l’agente dell’FBI Saga Anderson, chiamata per risolvere un misterioso omicidio avvenuto proprio a Bright Falls, la stessa cittadina dove per l’appunto, tredici anni prima, la moglie di Alan scomparve nel nulla. Saranno forse queste vicende collegate?

Questo è il plot di Alan Wake 2, che non può essere approfondito in queste righe senza correre il rischio di svelare elementi narrativi fondamentali. Per questo motivo preferiamo non andare oltre evitando così di rovinarvi l’esperienza; vi basti sapere che è proprio la storia ad essere il fiore all’occhiello di questa produzione.

La trama di Alan Wake 2 è infatti estremamente coinvolgente, tanto da trascinare il giocatore in un mondo in cui la realtà e la finzione si intrecciano in modo inquietante, richiamando le migliori serie televisive del genere. La sensazione provata è quella di venire spinti a immergersi nel mistero che circonda il protagonista, cosa che accresce di volta in volta il desiderio di iniziare subito il capitolo successivo, creando dipendenza dal gioco.

In questo nuovo capitolo la narrazione vira drasticamente verso il genere thriller horror, con immagini forti e crude. Se nel primo capitolo la suspense e i jump scares erano le principali fondamenta su cui si basava il gioco, in questo titolo è chiaro come gli sviluppatori abbiano optato per un approccio horror ancora più forte, rendendo l’intera avventura letteralmente terrificante.

Ad amplificare la sensazione di terrore ci pensa il suo gameplay. Un puro survival horror con risorse limitate di munizioni e kit medici che rendono i combattimenti intensi e impegnativi, soprattutto se giocati ai livelli di difficoltà maggiori. Le ambientazioni oscure e sinistre, illuminate solo dalla luce della nostra torcia, aggiungono ulteriore tensione all’esperienza di gioco. Come nel precedente capitolo, la torcia in nostro possesso non è solo un aiuto per la navigazione, ma anche uno strumento di combattimento che permette di rallentare e stordire i nemici, facilitando i successivi colpi d’arma da fuoco.

Lo shooting di Alan Wake 2 non offre nulla di veramente innovativo, anzi adotta alcune delle meccaniche di Resident Evil 4, come la mira che oscilla quando si tenta di sparare a un nemico, rendendo gli scontri complicati ma comunque divertenti. Non mancano poi le sequenze di puzzle, per non dire dell’ausilio della «lampada con l’angelo» grazie alla quale potremo trasportare la luce da un punto all’altro modificando lo scenario, facendoci così strada lungo il labirinto di gioco, e se anche questo non bastasse, abbiamo in nostro possesso anche lo studio dello scrittore, un vero e proprio studio virtuale all’interno del cervello del protagonista che permetterà di riscrivere parte della storia modificandola in base agli indizi raccolti lungo l’avventura.

Per ultimo, ma non da meno, la non linearità dell’avventura ci darà la possibilità di passare da un personaggio all’altro, permettendoci di raggiungere i rifugi di salvataggio: in altre parole si può passare da Alan Wake a Saga Anderson (o viceversa) continuando l’avventura a nostra discrezione.

Dal punto di vista tecnico Alan Wake 2 è semplicemente il meglio che si possa vedere su PC e console. Tutti gli scenari di gioco sono straordinari e le volte in cui rimarrete esterrefatti dagli effetti luce, colori e riflessi saranno innumerevoli. È straordinario vedere come i paesaggi mozzafiato e gli ambienti cupi creino un’ambientazione e un’atmosfera suggestive e inquietanti allo stesso tempo. Le musiche poi sono state composte con cura e si integrano perfettamente nell’atmosfera di gioco, offrendo a loro volta un’esperienza coinvolgente e terrificante.

Non è tuttavia tutto perfetto. Alcuni potrebbero trovare la trama troppo complessa o i momenti di calma troppo prolungati. Ma soprattutto ci ha delusi parecchio l’assenza del doppiaggio in italiano. A nostro parere, videogiochi di narrazione come questo perdono troppo valore togliendo al giocatore la facoltà di ascoltare la storia anziché leggerla nei sottotitoli. Infatti capita molto spesso di «perdersi» solamente perché concentrati nel giocare, mentre in secondo piano i personaggi continuano a dialogare tra di loro.

In conclusione Alan Wake 2 è un sequel eccezionale che riesce a superare le aspettative dei fan. Con una trama avvincente, una grafica mozzafiato e un gameplay coinvolgente, questo gioco è destinato a diventare un classico del genere. Per coloro che amano i survival horror con un’esperienza narrativa profonda e avvincente, Alan Wake 2 è un must-have assoluto.

Voto: 9

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