Il risveglio delle arti sceniche

by Claudia

Dal 5 al 9 giugno torna Territori, il festival di Bellinzona

Conclusasi l’undicesima edizione delle Giornate del Teatro Svizzero che dal 23 al 26 maggio hanno trasformato il Canton Ticino in un grande palcoscenico, le arti sceniche e performative restano protagoniste e tra pochi giorni – dal 5 al 9 giugno – faranno di Bellinzona un palcoscenico pulsante. Torna infatti Territori Festival che – dopo il grande successo dello scorso anno con oltre 1700 spettatori – per la seconda edizione sigla la collaborazione tra Il Teatro Sociale Bellinzona e la piattaforma artistica ZONA’B.

Margherita Saltamacchia, anima e promotrice della piattaforma insieme all’attrice e cantante Raissa Avilés, ci racconta le novità in cartellone quest’anno nel solco dello spirito della manifestazione che punta a far conoscere e a mettere in risalto le proposte della scena artistica indipendente ticinese. «L’anno scorso abbiamo avuto bel successo di pubblico e di programmazione, è stato bello vedere all’opera la scena artistica locale, valorizzare le produzioni che nascono sul nostro territorio che poi è il lavoro che ZONA’B promuove tutto l’anno con un’attenzione particolare agli spettacoli in debutto. Se però da un lato vogliamo dare visibilità alle compagnie e alle produzioni ticinesi, dall’altra non dobbiamo dimenticare di guardare altrove per ispirarci e confrontarci. In questa edizione lo facciamo costruendo un ponte con le Isole Baleari grazie alla collaborazione con FiraB! – Mercat professional de música, arts escèniques de les Illes Balears. Un festival più grande ma che condivide il nostro intento e dunque celebra, promuove la scena artistica e performativa indipendente delle Isole Baleari». Basta dare un’occhiata al programma di Territori Festival ’24 per riconoscere l’influenza del festival maiorchino che approda a Bellinzona con due spettacoli: A beginning #1616D della compagnia di Aurora Bauzà e Pere Jou, una commistione di canto e danza per uno spettacolo molto suggestivo, delicato e potente al tempo stesso e La fine delle cose che porta sul palcoscenico una intelligente performance sulla maternità e le sue radici antropologiche.

Le novità però non finiscono qui, infatti quest’anno, nell’ottica di valorizzare e dare spazio alle giovani generazioni di artisti emergenti e agli aspetti formativi del lavoro teatrale, parteciperà anche l’Accademia Dimitri con Spring Fever, il lavoro collettivo di fine formazione del terzo anno del Bachelor of Arts in Theatre. Presentato per la prima volta a Verscio lo scorso 17 maggio, a raccontarcelo in anteprima è il regista, coreografo e ballerino svizzero Philipp Egli che ne ha diretto i lavori. Lo raggiungiamo al telefono mentre rientra da La Chaux-de-Fonds, dove gli studenti dell’Accademia hanno portato in scena il loro spettacolo (nella foto ritratti tutti insieme) tratto dal Sacre du Printemps di Stravinsky che sarà in tournée per tutta l’estate e, appunto, a Territori Festival. «Abbiamo scelto di esplorare l’opera di Stravinsky senza però concentrarci sul tema sacrificale ma ponendo l’accento sulla musica, sulla composizione. Da qui anche il titolo Spring Fever che allude alla forza, al vibrare della natura nel momento del suo risveglio, tutto ciò insomma che viviamo a ogni primavera e che qui trabocca dalla musica di Stravinsky».

Da questi presupposti è nata dunque la coreografia corporea basata sulla partitura che ha permesso agli studenti di immergersi e abbandonarsi totalmente all’esperienza musicale, tanto da risvegliare timori profondi o alimentare sogni febbrili. «Alla fine – racconta Philipp Egli – i ragazzi si sono buttati nel lavoro anima e corpo. La sfida è stata quella di far propria la partitura trovando il modo di esprimerla attraverso il corpo. Loro stessi si sono fatti orchestra, i loro corpi si fanno strumenti che prima interiorizzano e poi fanno risuonare la partitura».

Se vi siete incuriositi, l’appuntamento con Spring Fever, tra le varie date estive, è per domani 28 maggio al LAC, e per il 5 giugno alle ore 20.00 al Teatro Sociale di Bellinzona nell’ambito di Territori Festival che aprirà le danze con uno spettacolo dedicato ai bambini. «Il festival si rivolge tanto agli operatori quanto al grande pubblico – dice Margherita Saltamacchia – quindi abbiamo pensato innanzitutto ai bimbi con uno spettacolo clownesco che vede protagonista un artista di origini russe che ha fatto la Scuola Dimitri». Nel corso della programmazione saranno inoltre presentate le ultime produzioni di Manuela Bernasconi, Léna Sophia Bagutti, Tommaso Giacopini, Camilla Parini, Igor Mamlenkov, Alessia Della Casa e Jess Gardolin con Marzio Picchetti. «Da segnalare anche il debutto di Rocco Schira con il suo spettacolo creato ad hoc, una performance dal titolo Mofo con la quale inauguriamo lo spazio Underground nei sotterranei del Teatro Sociale e che sarà replicata ogni giorno».