Tutto avresti immaginato, tranne che poter ridere e dimenticare almeno per qualche attimo di essere in ospedale.
Per i bambini visitati dai dottor Sogni, lasciarsi andare a momenti di ilarità e spensieratezza è un toccasana. Per la Fondazione Theodora – attiva da 31 anni in Svizzera (nonché in Italia, Spagna, Inghilterra, Bielorussia e Hong Kong) rappresenta una missione quotidiana. Camice bianco pieno di cuori e colori, sguardo buffo e stravagante, queste presenze professionali, solo in apparenza estranee al contesto sanitario, sono sempre più richieste. Tanto che la Fondazione ha da poco deciso di reclutare in Svizzera dieci nuovi dottor Sogni portando a quota 78 il proprio numero di artisti professionisti attivi settimanalmente in 32 ospedali e 27 istituti specializzati per bambini con disabilità.
Le nuove leve si stanno formando presso la Fondazione Theodora, in collaborazione con l’Accademia Dimitri e l’Institut et Haute Ecole de la Santé La Source; dal prossimo gennaio conseguiranno il diploma e l’abilitazione. Ne parliamo con Simona Schlegel, del team di comunicazione della Fondazione Theodora.
La Fondazione Theodora porterà a 78 il numerodegli artisti professionistiattivi settimanalmentein 32 ospedali e 27 istitutiper bambini con disabilità
Signora Schlegel, ci spiega i contenuti del nuovo percorso formativo?
La formazione prevede quattro moduli teorici che vengono completati da visite sul campo accompagnate da colleghi già esperti, e si sviluppa per la durata di un anno affrontando diverse tematiche, tra cui nozioni di psicologia, lo sviluppo del bambino, la malattia, l’igiene, l’improvvisazione. Gli iscritti sono tutti già attivi nel campo artistico, anche perché psicologicamente non sarebbe possibile svolgere la professione di dottor Sogni a tempo pieno. Le prime esperienze sono ottime, gli artisti in formazione sono già in grado di calarsi nel loro nuovo ruolo.
Ma quali sono i requisiti per accedere al percorso proposto dalla Fondazione Theodora?
Occorre avere una certa esperienza di vita, il target va dai 30 anni in su, e tutti hanno già un background artistico: attori di teatro, clown, maghi, circensi. Umorismo, capacità di improvvisare, attitudine giocosa, per la maggior parte di loro questi sono requisiti che hanno già nel sangue. Altre qualità richieste sono l’empatia, la capacità di ascolto, capire con immediatezza i bisogni del bambino, dei genitori e del personale ospedaliero. Occorre inoltre essere persone sensibili, non egocentriche, ossia non incentrate su di sé, perché la missione richiesta non è una scena di teatro, bensì il saper fornire un aiuto che non si limiti alla capacità di portare risate, ma soprattutto distrazione, un aspetto molto utile ad esempio quando un bambino deve affrontare un prelievo di sangue o interventi difficili. È utile portare ai piccoli felicità e gioia.
I dottor Sogni sono dei clown?
Sono molto di più. Si ispirano senz’altro alla clowneria, ma anche alla goffaggine, hanno doti di ascolto, e poi usano trucchi di magia spesso amati dagli adolescenti. Ma il tutto non si riduce a qualche risata. Con i pazienti a lunga degenza, così come con i loro genitori, si instaura spesso anche un’amicizia.
Come si svolge il turnover lavorativo?
I dottor Sogni, una volta formati, entrano nell’organico della Fondazione Theodora. Esiste una precisa pianificazione delle visite che si rinnovano ogni settimana in 32 ospedali (il primo dei quali è stato il CHUV di Losanna) e in 27 istituti specializzati, cosicché ogni artista ottiene con largo anticipo il proprio piano di lavoro. Abbiamo sei programmi, con visite che si svolgono nelle camere, ma anche al pronto soccorso, in sala operatoria e in istituti per bambini con disabilità. In Ticino siamo attivi negli ospedali regionali di Bellinzona, Locarno e Lugano e all’OTAF di Sorengo. I dottor Sogni seguono inoltre una formazione continua e svolgono incontri di supervisione individuali o di gruppo, in cui ottengono momenti di supporto, in particolare nei casi difficili confrontati con i pazienti più gravi.
Ma qual è il riscontro sul terreno con i bambini e i genitori?
Negli ultimi anni l’attività è molto cresciuta, in particolare nell’ambito delle emergenze e delle operazioni. I dottor Sogni sono sempre più richiesti. Si parla maggiormente di umanizzazione negli ospedali e della necessità di aumentare il benessere per i bambini e le famiglie, e i dottor Sogni sono proprio una parte di questo processo. Lo stesso personale medico si dice convinto che «più ce ne sono e meglio è». Le strutture e i medici sono sempre più coscienti che i bambini all’ospedale devono affrontare prove difficili e la presenza dei dottor Sogni è di grande sollievo e aiuto sia per loro sia per i genitori e per il personale. Per i bambini diventa meno doloroso e anche il ricordo dell’esperienza ospedaliera viene elaborato più facilmente. La missione della Fondazione Theodora (donazioni sono possibili al conto IBAN CH51 0900 0000 1006 1645 5) è di contribuire al benessere dei bambini negli ospedali e in istituti specializzati attraverso l’inesauribile potere dell’immaginazione e tutta l’energia positiva che ne risulta. Il sorriso porta benefici al corpo e alla mente, facilita la guarigione.
Ognuno dei vostri dottor Sogni possiede proprie specificità e anche un soprannome – alcuni dei quali suscitano immediata ilarità.
L’individualità artistica viene creata durante l’anno di formazione. I soprannomi sono sempre molto fantasiosi e variegati, ed è importante che sia così, come quello di una delle nostre colleghe, la dottoressa Tiramisù.