Nel mese di giugno a Modena, nel quartier generale mondiale della casa del tridente, Maserati ci ha permesso di guidare il suo ultimo gioiello: Grecale Folgore. Folgore è una parola che deriva dal latino «fulgere» che vuol dire lampeggiare. Un sinonimo di fulmine. Un esempio pratico? Si dice «essere colpiti da una folgore»! Noi indubbiamente siamo stati colpiti da Maserati Folgore durante il primo incontro in cui l’abbiamo solo vista: correva l’anno 2023. Eravamo rimasti impressionati per la ricercatezza degli interni.
«L’evoluzione – spiega il management Maserati – si riflette nell’uso di materiali innovativi come l’ECONYL®. Una nuova fibra, dall’estetica unica: nylon rigenerato ottenuto recuperando i rifiuti di nylon (reti da pesca provenienti dagli oceani e dall’acquacoltura, e tant’altro) e trasformato in filato di nylon vergine di qualità per l’industria della moda e degli interni. Questo materiale esclusivo, dalla superficie unica e altamente opaca – ricorda il tessuto di una muta, combinato con la lavorazione al laser – presenta un design parametrico che esprime un dinamismo naturale». Sicuramente poetici, ma ai clienti piacerà?
Noi, adesso che abbiamo potuto anche provarla su strada, ne siamo entusiasti. Sono apparsi subito evidenti i suoi punti di forza. Innanzitutto si tratta di un’auto completamente elettrica. Già, non va messa né benzina né gasolio. Per dirla tutta si tratta del primo SUV 100% elettrico di Maserati. Proprio così: da un anno, la casa di Modena ha in gamma anche gli Sport Utility Vehicle. Chissà come Alfiero Maserati, nel 1914, quando lavorava solo sulle auto da corsa, avrebbe definito i SUV? Era inevitabile che, dopo oltre cent’anni, tutto sarebbe cambiato.
D’altronde, da tempo è di moda tra le Case automobilistiche produttrici di vetture sportive mettersi a realizzare anche dei SUV molto sportivi. Basta citarne pochi per darne prova: Urus di Lamborghini, Cayenne e Macan di Porsche, Purosangue di Ferrari, Levante e Grecale di Maserati. Addirittura Lotus ha presentato un SUV elettrico: la Eletre. E ciò, nonostante l’aforismo preferito da Colin Chapman, fondatore di Lotus a metà del Novecento, che diceva: «Light is right» (leggero è giusto). Più precisamente il suo credo era: «Aggiungendo potenza andrai più veloce in rettilineo, togliendo peso andrai più forte ovunque». E invece… La Lotus Eletre pesa oltre 2500 chilogrammi.
Detto ciò: oggi, nel 2024, i Super Suv sono una nicchia di successo estremamente redditizia a livello industriale. E nessuno se la sente di non esserci, d’altra parte i clienti vanno accontentati e soprattutto non vanno persi.
Torniamo quindi a Grecale Folgore. Spinta da due motori elettrici – la trazione è integrale – riesce a esprimere una potenza sistema di oltre 500 cavalli. E una coppia massima di 800 Newton metro. Ciò le consente un’accelerazione da vera Supercar. Scatta da ferma a cento orari in soli 4,1 secondi. La velocità massima è di oltre 200 orari.
Parliamo di elettrica e quindi bisogna parlare anche di autonomia. Oltre 500 chilometri dichiarati in ciclo wltp per la Folgore. Un vero e proprio salotto viaggiante per 5 persone, ma di quelli veloci, lussuosi e soprattutto silenziosi. Il prezzo? Oltre 130mila franchi.
E come va? Va detto subito che il rumore del motore si sente comunque, lo hanno studiato gli ingegneri ed è riprodotto artificialmente dall’impianto stereo. Aumenta all’aumentare della velocità. Nei dintorni di Modena, sulle colline, si è trovata comunque a suo agio. Gli oltre quattro metri e 80 centimetri di lunghezza non si sentivano più di tanto, lo sterzo era preciso e l’assetto buono. Il problema è un altro: Grecale Folgore pesa anch’essa oltre 2500 chilogrammi, e sono tantissimi. A livello dinamico, nei trasferimenti di carico si sentono tutti. Un po’ come sulle sue concorrenti. Bisogna farsene una ragione. Non si può barare.
Sì, Grecale Folgore ci è piaciuta, come potrebbe essere altrimenti? Tuttavia, è lo spunto anche per parlare di un fattore critico delle auto elettriche. Il peso. Si sa, le batterie non sono certo leggere. Né sulle city car né sulle berline, tantomeno sui SUV. E per avere una buona autonomia come quella di Grecale Folgore, servono grandi batterie come quella adottata su questo modello da Maserati: 105 kw/h. Ma in futuro peseranno meno, ne siamo certi. Intanto gli ingegneri di Maserati sono stati più che bravi, trovando il modo di ospitare le batterie a bordo senza ridurre lo spazio per occupanti e bagagli rispetto alla versione termica.
A noi resta comunque irrisolta una domanda: ha senso oggi produrre dei Suv elettrificati con prestazioni da supercar? Belli sono belli, ma la potenza massima e i tempi di accelerazione sullo 0-100 potrebbero essere resi più «umani». Di conseguenza il peso notevole sarebbe meno problematico da gestire. Temiamo che non sarà così, anzi. Tra i costruttori la corsa a chi ferma prima il cronometro è appena iniziata.