Quando si può cominciare a bere caffè?

Buongiorno Laura Botticelli, ho un figlio di 14 anni che vuole bere caffè; me lo chiede al mattino o dopo pranzo soprattutto, ma a me sinceramente non va. Sono preoccupa per questa cosa, perché credo non faccia bene la caffeina a alla sua età. Mio marito invece è più permissivo, dice che ormai è grande e che il suo corpo è pronto, quindi non so come comportarmi. Per evitare «litigi» opto per il compromesso: caffè decaffeinato… Le scrivo quindi per chiederle se è vero che la caffeina fa male agli adolescenti o se invece possono berla, e se sì, in quale quantità e frequenza? Oppure è meglio puntare sul decaffeinato? E in questo caso: a che età iniziare col vero caffè? / Susanna

Buongiorno Susanna, per risponderle faccio affidamento a quello che attualmente i pediatri raccomandano: è di fatto sconsigliato il consumo di caffeina ai bambini sotto i 12 anni (come il consumo di qualsiasi altra bevanda energetica), mentre per i giovani tra i 12 e 18 anni – fascia d’età in cui si trova suo figlio – suggeriscono di limitare la caffeina al massimo a 100 mg al giorno.

Cosa significano 100mg? Per permetterle di fare una stima consideri che un caffè espresso di circa 30ml contiene generalmente 50-75mg di caffeina a seconda della macchina e dal metodo di estrazione; un caffè americano o caffè filtrato invece contiene in una tazza standard di circa 240ml tra 95 e 165mg di caffeina a dipendenza della forza del caffè; una tazza media di circa 241ml di quello istantaneo può contenerne da 30 a 90mg.

Vorrei ricordare però che non è solo il caffè a contenere caffeina ma anche alcune bevande come la coca cola (una lattina da 350ml ne contiene 40mg), il tè nero (una tazza da 237ml ne ha 47mg, mentre una bottiglietta di tè fretto pronto da bere ne ha 25mg) e il tè verde (237ml ne ha 28mg), non solo: è presente pure in alcuni alimenti come la cioccolata (una barretta di cioccolato fondente da 50g ne contiene circa 30mg mentre una di cioccolata al latte circa 10ml). Queste bevande e la cioccolata fanno parte dell’abituale alimentazione di suo figlio?

A dirla tutta, da genitore, non vieterei il consumo di caffè perché sappiamo come vanno le cose quando si proibiscono determinati comportamenti o consumi: il «cibo proibito» diventa più affascinante e invoglia di più a consumarlo, magari di nascosto e quindi senza controllo. Essendo abbastanza grande, io gli spiegherei che può bere un po’ di caffè ma facendo attenzione che nella stessa giornata non ci siano poi altre fonti come bevande a base di tè o alimenti con cioccolata; questo perché la caffeina ha degli aspetti negativi sulla salute: può creare dipendenza e gli adolescenti possono essere particolarmente suscettibili ai suoi effetti stimolanti. Questo può portare a un consumo crescente per ottenere gli stessi effetti stimolanti o per evitare i sintomi da astinenza come mal di testa, irritabilità o stanchezza. Inoltre, la caffeina può avere impatti significativi anche sulla qualità e sui pattern del sonno negli adolescenti; può provocare difficoltà nell’addormentarsi e ridurre il tempo totale di sonno, il che è particolarmente critico in questa fase di crescita e di sviluppo. Infine potrebbe influire anche negativamente sul loro comportamento e sul rendimento scolastico.

Altri potenziali rischi sono legati al consumo eccessivo che può portare ansia, nervosismo, palpitazioni e problemi gastrointestinali come acidità e diarrea. Inoltre, l’infanzia e l’adolescenza sono i momenti più importanti per il rafforzamento osseo. Troppa caffeina può interferire con l’assorbimento del calcio, che influisce negativamente sulla corretta crescita. Non da ultimo, l’aggiunta di panna e un sacco di zucchero, o il consumo di caffè speciali ad alto contenuto calorico, può portare a un aumento di peso. Il mio consiglio quindi è di parlarne con lui, spiegare i possibili effetti collaterali e vedere se essi poi compaiano, la tolleranza al caffè infatti è molto soggettiva.

Per quel che concerne il caffè decaffeinato esso contiene quantità molto ridotte di caffeina, di solito 2-5mg per tazza, ma è raccomandabile lo stesso procedere con cautela quando si tratta di adolescenti e bambini, infatti potrebbero avere alcuni degli stessi effetti del caffè normale soprattutto per le persone più sensibili.

Spero di esserle stata d’aiuto.

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