«Volvo Cars intende diventare un leader nel mercato delle auto elettriche di fascia alta e prevede di trasformarsi in casa automobilistica con un’offerta esclusivamente elettrica entro il 2030». Queste le parole convinte dei manager della casa svedese sino a pochi mesi fa. «La casa svedese venderà solo vetture completamente elettriche ed eliminerà gradualmente dal suo portafoglio globale qualsiasi auto che abbia un motore a combustione interna, compresi i modelli ibridi». Loro ci credevano e anche noi ci abbiamo creduto. Certezze che si sono sciolte come il ghiaccio al sole lo scorso 4 settembre, giorno in cui è stata mostrata in anteprima ai giornalisti di tutto il mondo la nuova Volvo XC90. Indovinate un po’… Viene proposta con tre motorizzazioni: mild hybrid da 250 o 300 cavalli e ibrida plug-in da oltre 450 cavalli. In parole povere si tratta di auto termiche elettrificate ben diverse dalle elettriche pure. Insomma, l’ammiraglia svedese giunta alla terza generazione e venduta in circa 2 milioni di esemplari continua a viaggiare a benzina.
Come Volvo stanno facendo altri costruttori che decidono di rinunciare alla conversione totale all’elettrico, programmata per il 2030. I clienti vogliono ancora le auto termiche e allora di necessità si fa virtù. La nuova strategia della casa svedese prevede una maggiore flessibilità nell’offerta di prodotto. Secondo Volvo, questa retromarcia è dovuta a una crescita più lenta del previsto delle infrastrutture di ricarica, alla cancellazione degli incentivi agli acquisti di auto elettriche da parte dei governi e soprattutto all’imposizione dei dazi aggiuntivi sulle elettriche prodotte in Cina deciso da Europa Stati Uniti, Canada e altre nazioni. Il nuovo obiettivo della Casa Svedese è che almeno il 90% delle sue vendite globali nel 2030 sia composto da elettriche o ibride plugin (le ormai famose ricaricabili alla spina). Il restante 10% delle vendite sarà composto invece da mild-hybrid, cioè auto a combustione interna con il supporto di un piccolo motore elettrico che non è sufficiente per spingere la vettura in totale autonomia. Ecco allora che le mild-hybrid non spariranno dal listino come previsto dal precedente piano, ma anzi continueranno a essere sviluppate.
Excusatio non petita, accusatio manifesta. Un proverbio latino di origine medievale la cui traduzione letterale è «scusa non richiesta, cosa manifesta», in parole povere chi si scusa si accusa… In pratica se non c’è niente di cui giustificarsi non bisogna scusarsi. Ma qui il cambio di rotta è deciso. Non si può far finta di niente e un po’ mina la credibilità dei costruttori. E allora non resta altro che prenderne atto. «Siamo convinti che il nostro futuro sia nell’elettrico. Un’auto elettrica offre un’esperienza di guida superiore e ci dà la possibilità di utilizzare tecnologie più avanzate, che migliorano l’esperienza complessiva del cliente» ha detto Jim Rowan, Amministratore delegato di Volvo. «È chiaro a tutti però che la transizione all’elettrificazione non sarà lineare, che i clienti e i mercati si stanno muovendo a diverse velocità in tema di adozione. Dobbiamo essere pragmatici e flessibili pur continuando a lavorare su temi come elettrificazione e sostenibilità». E infatti in questi giorni ha debuttato anche la EX 90 sorella della XC 90 ma alimentata solo da un propulsore elettrico e con oltre 500 chilometri di autonomia. E inoltre è in arrivo anche un camion elettrico della Casa svedese con oltre 600 chilometri di autonomia che garantisce un utilizzo quotidiano a zero emissioni.
I manager Volvo hanno spiegato ad «Azione» che senz’altro non si torna indietro. La direzione dell’elettrico intrapresa è quella giusta, ma cambieranno i tempi, saranno più lunghi. D’altra parte l’Unione europea ha spinto troppo. Da una parte multe per i costruttori che continuavano a inquinare e dall’altra non abbastanza incentivi per motivare i consumatori all’acquisto di un’auto elettrica. Noi di automobili ne abbiamo provate tante, sia elettriche sia ibride sia termiche e possiamo affermare con certezza che l’esperienza di guida di un’auto elettrica è senz’altro appagante. Oggi le autonomie crescono e i tempi di ricarica diminuiscono. Insomma, si tratta di un futuro plausibile per una mobilità totale a zero emissioni. Nel frattempo, come abbiamo scritto all’inizio, Volvo ha presentato la sua nuova XC 90. L’eccellenza della casa svedese. Un’auto importante: 4,95 m di lunghezza per 1,92 m di larghezza. Si può avere a cinque, sei o sette posti, tecnologica e lussuosa. La versione plug-in ha sino a 70 km di autonomia in modalità esclusivamente elettrica e oltre 1000 chilometri utilizzando anche il propulsore termico. I prezzi? Non per tutti. Si parte da oltre 80.000 franchi svizzeri. Un bellissimo suv che tra le sue doti ha senz’altro la silenziosità… ma quest’ultima retromarcia di Volvo è stata invece alquanto rumorosa.