Il Dr. Gianni Roberto Rossi, CEO della Rehaklinik di Bellikon e della Clinique Romande de réadaptation.

Un cambiamento necessario e ricco di opportunità

by Claudia

Dopo otto anni in veste di membro del Consiglio di amministrazione di Migros Ticino, Gianni Roberto Rossi ne è recentemente diventato il presidente. Una figura carismatica, quella di Gianni Roberto Rossi, apprezzata, fra le altre cose, anche per la sua capacità di creare ponti tra regioni culturali e linguistiche diverse. Il luganese, infatti, che padroneggia perfettamente tedesco, francese e inglese, dopo avere diretto per molti anni la clinica Hildebrand di Brissago, lavora oggi per SUVA in qualità di CEO della Rehaklinik di Bellikon e della Clinique romande de réadaptation di Sion. Le due cliniche riabilitative sono attualmente in una fase di trasformazione che prevede un’armonizzazione organizzativo-strutturale con ricerca di sinergie ed efficienze e una «conduzione strategica sovraordinata». Abbiamo incontrato Gianni Roberto Rossi per discutere con lui delle sfide con cui Migros si sta confrontando in questi mesi di importante cambiamento.

Gianni Roberto Rossi, Migros si trova in un momento di delicata transizione e lei è diventato presidente del Cda di Migros Ticino: quali sono le sfide del suo mandato?

Nel mio ruolo di presidente del Consiglio di amministrazione devo – oltre ai tipici compiti che competono a un presidente del Cda – anzitutto agire quale facilitatore tra il Cda e la Direzione di Migros Ticino e tra il Cda e il Consiglio di cooperativa. Visto il momento che l’azienda sta attraversando, è importante sostenere Migros nel progetto generale di questa delicata ma dovuta fase di cambiamento; Migros Ticino, e in particolare la sua Direzione, deve essere sostenuta e motivata. Occorre che l’implementazione della nuova strategia, che mette il focus sul core business, avvenga senza penalizzare troppo le cooperative. In questa fase di cambiamento, dobbiamo individuare, in sinergia con la Direzione, le nuove opportunità strategiche per Migros Ticino all’interno del Gruppo, penso in particolare al posizionamento della nostra azienda a livello nazionale; per fare questo sarà necessario mettere in luce le nostre peculiarità e gli atout di noi ticinesi (Unique Selling Proposition). Ciò prevede anche la difesa degli interessi e di un certo grado di autonomia per Migros Ticino. Al fine di raggiungere questi obiettivi sarà indispensabile contribuire con giuste decisioni strategiche per garantire la necessaria redditività e una certa salute finanziaria, che a loro volta garantiranno un determinato grado di autonomia per Migros Ticino.

Migros si è sempre distinta, oltre che per la qualità dei propri prodotti, anche per i valori che rappresenta. In quali si riconosce maggiormente?

A livello economico, sociale e ambientale mi riconosco pienamente nella responsabilità nei confronti di tutti gli stakeholder di Migros (collaboratori, clienti, partner commerciali ecc.), nonché verso il core business. Se poi pensiamo al cosiddetto Engagement Migros, l’impegno dell’azienda (grazie all’investimento di parte degli utili) nell’ambito della socialità, mi rendo conto che in fondo la mission di Migros è simile a quella della mia professione: anche in qualità di CEO di due cliniche riabilitative mi impegno costantemente a favore del miglioramento della qualità di vita delle persone.

Di Migros apprezzo anche lo spirito di cooperativismo, che professionalmente vivo ogni giorno, e che rappresenta un valore aggiunto in grado di rendere unica l’azienda, e la credibilità.

Cosa porta in azienda della sua ricca esperienza? Di cosa crede che potrà fare tesoro in Migros?

Credo anzitutto di potere portare un’esperienza manageriale di livello nazionale basata su un modello collaborativo in continuo cambiamento; il nuovo modello organizzativo di Migros richiede, infatti, la ricerca di nuove sinergie e collaborazioni. Migros negli anni non è stata mai sottoposta a così grandi trasformazioni, per cui ora si tratterà di gestire al meglio la cultura del cambiamento, e penso di potere contribuire mettendo a disposizione la mia esperienza personale. Spero che Migros possa fare tesoro anche della mia passione per i valori in comune, nonché per la mia regione, il Ticino. Anche io potrò sicuramente approfittare di quest’esperienza in un contesto e modello organizzativo diverso.

A suo avviso, quali sono le sfide più importanti che dovranno affrontare Migros Ticino e, più in generale Migros?

Migros dovrà essere in grado di affrontare questa nuova organizzazione e il cambiamento con successo, senza venire meno ai propri valori fondamentali e alle proprie caratteristiche, penso in particolare allo spirito di cooperativismo. Saranno da tenersi in dovuta considerazione le necessità e le aspettative dei clienti, dei collaboratori, dei fornitori e naturalmente delle singole cooperative, senza mai trascurare l’aspetto reputazionale. Sarà importante mettere in campo una strategia mirata che garantisca un giusto equilibrio tra centralizzazione e aspetti locali, senza indebolire le cooperative regionali e garantendo loro la necessaria autonomia; in questo modo sarà mantenuta la filosofia della cooperativa.

Le peculiarità della Cooperativa Migros Ticino dovranno essere valorizzate, messe in luce e difese, permettendole così di distinguersi: sarà infine importante disporre delle risorse necessarie alla messa in atto della nuova strategia.

You may also like

ABBONAMENTI INSERZIONI PUBBLICITARIE REDAZIONE
IMPRESSUM
UGC
INFORMAZIONI LEGALI

MIGROS TICINO MIGROS
SCUOLA CLUB PERCENTO CULTURALE MIGROS TICINO ACTIV FITNESS TICINO