L’annuncio che l’attore Christian Bale interpreterà il mostro di Frankenstein in una pellicola di prossima uscita, lo conferma fra gli attori più talentuosi e versatili del momento.
Gli attori più popolari non sono per forza quelli più capaci, e gli attori più capaci non sono per forza i più popolari. Ci sono anche attori, alcuni dei quali estremamente popolari, che si ritrovano come incastrati, intrappolati in ruoli di un certo tipo: è il caso di molti protagonisti di film d’azione ad alto contenuto adrenalinico, come Bruce Willis, Dwayne Johnson, o Vin Diesel. Altri, invece, frequentano generi e personaggi molto diversi, e ci stupiscono per le loro attitudini camaleontiche: come Keanu Reeves, che nel corso della sua carriera ha saputo impersonare ruoli tanto diversi come il pistolero John Wick e Siddharta Gautama, ovvero il Buddha in persona. Anche Tom Cruise, per dire, ha alternato con regolarità ruoli d’azione a personaggi più complessi e sfaccettati. O Robert De Niro, che ha saputo regalare agli amanti del cinema interpretazioni tanto diverse quanto indimenticabili.
I grandi attori sono quelli che interpretano, nel corso della loro carriera, ruoli anche molto diversi. Tale duttilità manifesta la capacità di dare forma e spessore, attraverso la recitazione, a un’ampia gamma di personaggi, dimostrando così una spiccata abilità nel lavorare su sé stessi al fine di modellare e di creare nuove identità sul grande schermo. Molti di questi attori sono al tempo stesso popolari ed estremamente talentuosi. Altri ancora, pur non salendo sul podio degli attori più popolari, sono dotati di una tale bravura che per loro le lodi non si esauriscono mai. Fra questi c’è sicuramente Christian Bale, attore che nasce in Galles nel 1974 e che poi sarà naturalizzato statunitense. Il padre, David Bale, è un famoso attivista per i diritti degli animali. La madre Jenny James è artista circense, mentre il nonno è ventriloquo e prestigiatore: legami che testimoniano come la stoffa dell’attore sia anche una questione di famiglia. Nel corso della sua prolifica carriera, Christian Bale ha recitato in film come L’impero del sole (Steven Spielberg, 1987), American Psycho (Mary Harron, 2000), L’uomo senza sonno (Brad Anderson, 2004), La trilogia del cavaliere oscuro di Christopher Nolan (2005, 2008, 2012), The Fighter (David O. Russell, 2010), La grande scommessa (Adam McKay, 2015), e Vice (Adam McKay, 2018).
Di recente si è parlato molto del fatto che Bale interpreterà il mostro di Frankenstein in The Bride!, film di prossima uscita diretto da Maggie Gyllenhaal. In occasione di alcuni test di ripresa, la regista ha diffuso alcuni scatti che ritraggono Bale nel suo nuovo ruolo. L’attore, scherzando, ha detto che si sarebbe dovuto rasare i capelli a zero per l’inizio delle riprese: un accorgimento necessario per assumere – grazie anche a un apposito trucco – le sembianze del mostro. Chi conosce bene Christian Bale sa che, nella sua carriera, ha sottoposto il suo corpo a esperienze ben più provanti di un taglio completo di capelli. In più occasioni l’attore si è dimostrato capace di perdere o acquisire peso per interpretare al meglio un personaggio. Una ricerca dell’autenticità che, però, non si limita alle trasformazioni fisiche, ma riguarda anche la sua abilità nell’adottare, a dipendenza delle circostanze, accenti diversi. Nel promuovere i singoli capitoli della Trilogia del cavaliere oscuro che Nolan ha dedicato, tanto per restare in tema di trasformazioni, all’uomo pipistrello, l’attore esagera volutamente l’accento americano di fronte a un pubblico che, al cospetto di un Batman dalla cadenza britannica, potrebbe anche storcere il naso.
Ma veniamo ad alcune delle trasformazioni più clamorose alle quali si è sottoposto nel corso della sua carriera. Per il film L’uomo senza sonno, per esempio, Bale dovette perdere 25 chili per entrare nel ruolo di protagonista, riducendo il suo corpo a pelle e ossa. Limitando, per diverse settimane, la sua dieta giornaliera a una scatoletta di tonno e una mela, sottomise il corpo a un’esperienza estenuante che mise a dura prova la sua integrità fisica e mentale. La critica, per l’occasione, non mancò di mettere in valore la dedizione di Bale nell’interpretare un personaggio dal corpo cadaverico, quasi spettrale. Terminate da poco le riprese de L’uomo senza sonno, l’attore si assicurò il ruolo di Batman nel primo episodio della saga che Christopher Nolan dedicò all’uomo pipistrello. Mangiando cibi ricchi di carboidrati come pasta e pane, recuperò rapidamente il peso perduto e, una volta riguadagnata la tonalità muscolare, si sottopose a un intenso allenamento che gli permise di costruirsi, a tempo da record, un invidiabile fisico da atleta. Il corpo muscoloso e tonico di Bruce Wayne che vediamo fare flessioni con una disinvoltura quasi disarmante nel film diretto da Nolan, sembra non avere nulla in comune con quello di Trevor Reznik, il protagonista de L’uomo senza sonno: eppure si tratta sempre di Christian Bale. Sembra impossibile che in così poco tempo abbia trasformato il suo corpo in maniera così radicale, ma qui gli effetti speciali non c’entrano per nulla.
In The Fighter del 2010, l’attore rilanciò la sfida. Nella pellicola interpreta Dicky Eklund, fratellastro del pugile Micky Ward; reduce da una storia di dipendenza, Eklund appare scarno e segnato dalla vita. Costretto a perdere i muscoli conquistati faticosamente in palestra per diventare Batman, Bale si dimostrò, ancora una volta, perfettamente all’altezza. Nelle successive pellicole, la sfida addirittura si rovesciò. In American Hustle (2014), l’attore interpreta Irving Rosenfeld, un malavitoso sovrappeso: per entrare nel ruolo, Bale si cibò quasi esclusivamente di cheeseburger, patatine fritte e donuts. Ritornato al suo peso forma, in Vice (2018), dovette di nuovo prendere chili fino ad assumere le fattezze, che lo rendono irriconoscibile, del personaggio di Dick Cheney, vicepresidente degli Stati Uniti dal 2001 al 2009 sotto la presidenza di George W. Bush.
Dopo questa ennesima prova di duttilità, Bale ha dichiarato alla stampa che, per salvaguardare la sua salute fisica e mentale, non intende più sottoporre il suo fisico a trasformazioni così estreme. La sua vocazione camaleontica, però, ci suggerisce il contrario. Accettando di diventare il mostro di Frankenstein – una delle creature più famose della letteratura e del cinema –, Bale di fatto sposta l’asticella, esplorando nuovi territori che confermano la sua irriducibile versatilità.