Non si può attraversare la Leventina senza sentirne il peso della storia. Non per forza quella delle grandi cronache, ma quella che si nasconde tra le pagine della letteratura che ne ha voluto cantare talvolta le lodi, in altri casi le fatiche spese nelle sue viscere, oppure dipingendo con le parole i paesaggi, il vento tra i castagni, i profili delle montagne, o facendo parte di storie anche antiche, il tutto rievocato nelle voci che il San Gottardo ha trasportato nei secoli. È questa atmosfera che il fascicolo Distretto di Leventina riesce a catturare, arricchendo la collana Territori di parole. Progetto, a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino, che ha per scopo l’esplorazione del nostro cantone e del Grigioni italiano attraverso una prospettiva letteraria. Non si tratta solo di citazioni di autori celebri o frammenti di prosa, ma di un percorso che intreccia memoria e parola, dove ogni volume aggiunge un tassello a un mosaico che racconta la relazione tra territorio e cultura.
La Leventina emerge così nella sua complessità come luogo che molti oggi attraversano senza fermarsi, ma che diventa protagonista grazie a una narrazione capace di far parlare le sue bellezze visibili e invisibili. In questo nono fascicolo, il paesaggio si arricchisce dunque di voci che restituiscono la sua essenza, con il San Gottardo come fulcro simbolico e narrativo, a rappresentare non solo un passaggio fisico ma anche un ponte tra epoche e mondi.
Il progetto Territori di parole, costola esterna della Guida letteraria della Svizzera italiana, ha costruito dunque una mappa alternativa del territorio ticinese, dove la letteratura è lo strumento per decifrare luoghi e legami. Ogni fascicolo, dai primi dedicati al Locarnese, al Mendrisiotto e alla Vallemaggia, fino a quest’ultimo sulla Leventina, è un esempio di come il paesaggio possa essere raccontato e riscoperto attraverso una narrazione che va oltre la geografia.
Anche il linguaggio visivo gioca un ruolo fondamentale. Le immagini curate dagli studenti della SUPSI, ampliano il racconto, in modo tale da creare un dialogo tra parole e fotografia che invita il lettore a una doppia immersione.
Quest’ultima tappa ticinese avvicina la collana al suo completamento (l’ultimo fascicolo, quello grigionese, uscirà nel 2025), ma il suo viaggio continuerà nel patrimonio digitale accessibile a tutti sul sito della Guida letteraria della Svizzera italiana (http://guidaletteraria.ti.ch). Un invito a riscoprire il Ticino attraverso lo sguardo dei suoi autori, ma anche a guardare i suoi paesaggi con occhi nuovi.