Molti sistemi di guida assistita sono una realtà solida nel mondo dell’automobile, ora è il momento del passaggio alla guida autonoma. (Wikimedia)

​​​​​Guida automatizzata: il futuro è oggi

by Claudia

Ora la legge c’è. Si attende soltanto il segnale di partenza. Non siamo mai stati davvero così vicini al futuro e presto quello che appariva materiale esclusivo per film di fantascienza potrà realizzarsi sul nostro pianeta terra: auto senza conducenti in cammino verso posteggi dedicati, vetture guidate a mani libere, letteralmente lontane dal volante, su tratti di strada ufficialmente autorizzati.

Potenza della tecnologia, ma anche della politica: il Consiglio federale lo scorso dicembre ha infatti dato luce verde a un’ordinanza che autorizza la guida automatizzata. Adesso spetterà a ogni singolo Cantone consentirne l’entrata in vigore. Dal canto suo l’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha messo in campo delle istruzioni in materia, inoltre un gruppo di esperti per la consulenza è stato appositamente costituito.

Da luglio agli esami teorici e pratici chi farà la patente dovrà dare prova di conoscere i sistemi di assistenza alla guida e i sistemi di automazione

In Ticino, dove i tempi di messa in circolazione dei futuristici veicoli non sono ancora stati comunicati ufficialmente, il sintagma «auto senza conducente» non rappresenta un termine completamente sconosciuto. L’argomento appare tuttavia decisamente divisivo, tanto da formare schieramenti opposti: tra chi teme e intravede in questa rivoluzionaria revisione della legge sulla circolazione stradale il presagio ad una catastrofica deriva che porterà inevitabilmente a un maggior numero di incidenti sulle strade e chi invece saluta la novità con attesa crescente, con la certezza che grazie all’intelligenza artificiale e alle sempre più sofisticate innovazioni tecnologiche sarà vero il contrario, ossia che con la guida automatizzata il trasporto privato e la viabilità non potranno che conoscere una maggiore sicurezza, paragonabile, se non addirittura superiore, a quella dell’aviazione, la quale come noto da sempre si conferma decisamente la più affidabile.

Otto mesi fa – era il 4 maggio scorso – con l’analoga emozione che si può improvvisamente provare alla veduta di un’astronave, in occasione della Giornata di porte aperte della Sezione della circolazione di Camorino, USTRA ha esposto il primo veicolo a guida automatizzata di produzione svizzera. Un traguardo sorprendente, quanto tangibile. Il video promozionale pubblicato sul canale YouTube è tuttora consultabile e parecchio cliccato.

Parliamo dell’avvincente tema con Michele Parravicini, aggiunto capoufficio tecnico della Sezione della circolazione di Camorino, il quale sta seguendo da vicino l’evoluzione destinata a traghettarci progressivamente verso il «pilota automatico». Partiamo dal video. Ha suscitato interesse tra il pubblico l’esposizione del primo veicolo a guida automatizzata? «Sì, oltre ad esserci stata un’importante affluenza, le persone hanno partecipato alle dimostrazioni con palpabile curiosità. Molti hanno posto domande sulla tecnica e alcuni hanno messo alla prova il veicolo interagendo fisicamente per verificarne le reazioni». Ma quali peculiarità possiede il rivoluzionario veicolo? «È stato sviluppato combinando sensori e logica di programma all’avanguardia. La sicurezza viene garantita attraverso un sistema di tripla ridondanza. Combina sensori avanzati e algoritmi potenti per offrire una visione a 360°, capace di rilevare oggetti, persone e animali con estrema precisione. Inoltre, il costruttore parla dell’intelligenza artificiale come di un pilota di F1 che opera affiancato da un software aggiuntivo “copilota”, garantendo così un’affidabilità totale».

A suo avviso siamo ancora molto distanti dal momento della concreta messa in circolazione sulle nostre strade di veicoli a guida automatizzata? «Rispetto ad altri Paesi, in Svizzera adottiamo un approccio più cauto verso queste tecnologie. Tuttavia, il progresso avanza rapidamente e l’interesse crescente è sicuramente una spinta verso il futuro. Sono convinto che presto anche qui da noi ci sarà un’apertura più significativa in questo ambito, e che l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo fondamentale nel velocizzare l’evoluzione di moltissimi settori».

Eppure, una svolta significativa è già avvenuta a livello legislativo: lo scorso dicembre il Consiglio federale ha approvato la nuova ordinanza che consente dal prossimo 1. marzo la guida automatizzata su tratti ufficialmente autorizzati. I veicoli dovranno essere tuttavia monitorati da un operatore «in remoto» situato in una centrale. Secondo lei il Ticino è pronto? «Il popolo ticinese ha sempre dimostrato un equilibrio tra tradizione e apertura, anche grazie alla sua posizione di ponte culturale tra nord e sud Europa. Curioso verso le novità, affronta i cambiamenti con pragmatismo, mantenendo vive le proprie radici e trovando un bilanciamento tra innovazione e identità. Le sfide non mancheranno, soprattutto per quanto riguarda la conformazione del territorio e il traffico. Penso ad esempio che il Ticino è ricco di strade montane, talvolta strette o con particolari caratteristiche, spesso uniche o molto specifiche. In altre zone invece si è confrontati con traffico intenso, segnaletica provvisoria, o condizioni meteo particolari. Se siamo pronti? Certo che sì, anche se qualche perplessità iniziale è del tutto naturale e comprensibile».

Alla Sezione della circolazione di Camorino avete già richieste e domande in tal senso da parte dei conducenti? «Qualche interessato si è già fatto avanti, anche se credo che molti lo faranno più avanti nel corso del 2025. Un tema che capita di trattare e che può portare a confusione è per esempio la differenza tra guida assistita e guida autonoma, che risiede sostanzialmente nel grado di coinvolgimento del conducente. Naturalmente ogni domanda è comunque benvenuta e rispondiamo sempre con piacere ad ogni curiosità».

Intanto, la nuova ordinanza federale prevede pure che dal 1. luglio chi farà la patente dovrà dare prova di conoscere i sistemi di assistenza alla guida e i sistemi di automazione agli esami teorici e pratici. Vi state già preparando in tal senso? «Certamente, molti sistemi di guida assistita sono una realtà solida nel mondo dell’automobile, e la guida autonoma lo diventerà in breve tempo. La Sezione della circolazione è attiva in numerosi gruppi di lavoro a livello federale, e siamo attualmente all’opera per garantire che tali ordinanze vengano applicate in modo corretto e fluido. Saremo sempre più influenzati nel lavoro quotidiano da queste tecnologie ed è sicuramente stimolante vivere i cambiamenti in prima linea».

La nuova ordinanza contempla pure il parcheggio automatico, senza la presenza del conducente a bordo, in posteggi appositamente definiti. Realtà o fantascienza? «È più realtà che fantascienza! Sebbene non sia ancora stato introdotto alle nostre latitudini, il parcheggio automatico senza conducente è invece già una realtà tangibile altrove. L’ordinanza rappresenta sicuramente un passo avanti, ma ci vorranno ancora alcuni aggiustamenti. Insomma, presto potremo far parcheggiare l’auto da sola, ma speriamo che non diventi tanto indipendente da decidere di prendersi una vacanza senza avvisarci» – chiosa con ironia Michele Parravicini.

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