Come tutti gli expat, anche il ticinese che si trasferisce a vivere Oltre San Gottardo si ritrova in una sorta di no man’s land in cui fa parte di un nuovo luogo, pur non facendone mai davvero parte fino in fondo (perlomeno all’inizio). Lo stato di sospensione in quello che si trasforma in una sorta di limbo, però, porta con sé anche degli evidenti vantaggi, offrendo un osservatorio privilegiato; in altre parole, garantendo quella giusta distanza dalle cose che ci permette di vederle nel loro insieme.
È un po’ così che immaginiamo debba essersi sentito anche il ticinese Mario Frasa, alle prese con una città stratificata come Zurigo, di facile comprensione solo a uno sguardo distratto, ma che si rivela sempre più complessa a mano a mano che la si indaga. In questo senso, le Cartoline dal Nord edite da Pagine d’Arte vogliono in qualche modo essere una risposta speculare alle Lettere iperboliche di Francesco Chiesa risalenti all’inizio del 900. Come faceva Chiesa, seppur in chiave più morbida, dall’osservatorio privilegiato di cui sopra, Frasa osserva usi e costumi di una società per molti versi funzionante in un modo altro rispetto al nostro. Ed è così che lo storico Café Mohrenkopf del Niederdorf, dopo decenni di attività, si è visto costretto a modificare il proprio nome sulla scia di una cultura woke che si insinua a ogni livello della società, mentre a poche centinaia di metri di distanza ancora imperversano le polemiche sul «prestito» della controversa Collezione Bührle ai nuovi, imponenti spazi del Kunstmuseum.
Ma Oltre San Gottardo si possono trovare anche inattese sorprese, come un cimitero avvolto dalla nebbia in cui James Joyce dialoga in religioso silenzio con Elias Canetti, oppure un carnevale fragoroso come quello basilese, o ancora, l’arguzia del cantautore Mani Matter, scomparso prematuramente nel 1972 (ma a oggi indimenticato). Peccato che i testi ogni tanto perdano la loro patina di «considerazioni fuori dal tempo» (garantita loro da una buona scelta linguistica) a causa degli accenni al periodo del Covid dove, anche a Zurigo, quasi tutto era fermo.
I testi di queste Cartoline, come illustrato nella prefazione dello stesso Frasa, riprendono quelli pubblicati tra il 2021 e il 2023 su «Cenobio», e sono arricchiti dagli interventi grafici dell’artista bernese Han Ulrich Siegenthaler. Chiude il libro (forse un po’ a sbalzo), un breve e vivace testo su una città che è un po’ l’antitesi di tutto ciò che Zurigo rappresenta: Napoli.