Festival: venerdì 14 e sabato 15 marzo torna il Manno Film Mondo
Si presenta come un’immersione totale nell’anima di un popolo in transito la nuova edizione di Manno Film Mondo, in calendario venerdì 14 e sabato 15 marzo. Parliamo dell’anima latino americana, con un focus sul Messico, Paese che ai turisti globali rimanda alla Riviera Maya, a stagioni caraibiche nello Yucatan, a un mondo colorato e ricco di folclore, ma il cui popolo soffre e si imbarca in sfide profonde e complesse. Manno Film Mondo, alla sua 11esima edizione, si prepara a svelare la parte meno conosciuta del Messico, quella della migrazione, del dolore e della speranza, attraverso una selezione cinematografica.
A monte del tema del Festival di cinema e culture che andrà in scena nella Sala Aragonite di Manno, sono l’ONG AMCA, che da anni lavora per sostenere le comunità più vulnerabili del Centro America, e la FOSIT, che patrocina l’evento. I film del festival, che saranno introdotti da Sarah Schiesser (collaboratrice del Locarno Film Festival), trasporteranno gli spettatori sulla rotta migratoria, lungo la quale migliaia di persone ogni anno affrontano viaggi incerti e pericolosi, spinti da un desiderio semplice e potente: quello di sopravvivere e ricostruire una vita degna di essere vissuta.
Meta prediletta, gli USA. È là che sognano di trovare casa Edith, Leonel e il piccolo Kevin, protagonisti de La Travesìa, film drammatico al quale è affidata l’apertura del festival, venerdì sera. Le storie dei tre migranti s’intrecciano al confine tra Guatemala e Messico, un luogo sospeso tra la speranza e l’incubo, dove ogni passo verso il nord è carico di promesse e incertezze. Frontiere, fisiche e interiori, anche al centro delle proiezioni di sabato: con La Espera e Los Mosquitos, due cortometraggi intensi e toccanti, lo spettatore viene portato ancora più vicino alla realtà della migrazione. Questi brevi film non si limitano a narrare un viaggio, ma svelano frammenti di vita, rendendo il lontano sorprendentemente vicino, umano, doloroso.
A rendere ancora più significativo il percorso cinematografico è un incontro speciale sul peso psicologico che questi viaggi impongono su chi li affronta. Migrare non è solo un atto fisico, ma una sfida interiore che lascia ferite invisibili. Valeria Canova di SOS-Ticino, la psicologa Marina Frigerio e Manuela Cattaneo Chicus di AMCA condivideranno le loro esperienze – avvalendosi della moderazione di Verena Szabo, giornalista RSI – per esplorare come queste persone trovano la forza di sopravvivere non solo al viaggio, ma anche alle cicatrici che restano.
La giornata di sabato continuerà con Encanto, un film d’animazione pensato per i più piccoli, e si concluderà con Los Lobos, il dramma toccante di due bambini che attraversano il confine con la madre per raggiungere gli Stati Uniti, inseguendo il sogno di una vita migliore. Si tratta di un racconto che mescola realtà e immaginazione, visto attraverso gli occhi innocenti e pieni di speranza dei due giovani.
Il festival di Manno è però anche un’esperienza per il palato, grazie alla possibilità di gustare piatti messicani preparati dal catering El Volcancito. Un viaggio nei sapori che accompagna gli spettatori in un’immersione ancora più profonda, rendendo la manifestazione un evento multisensoriale, un modo per esplorare il Messico, e più in generale il Centro America, sotto più pratiche esperienziali.
Un Messico vivo, dunque, e complesso, ma anche ferito, che lotta ogni giorno per affermare la propria dignità. Un Messico che si svela attraverso i volti dei migranti, delle madri, dei bambini, e che trova nel cinema il suo mezzo per raccontare storie che altrimenti rimarrebbero nell’ombra.