Immersione nell’editoria ticinese N. 03

by Claudia

Romanzi, racconti, saggi, testimonianze, biografie...

Y. Bernasconi & A. Fazioli
Non importa dove
Gabriele Capelli Editore

«Dalla Cina al Canton Ticino, passando per Venezia, New Delhi o il ventre di un grosso pesce». Inizia così il testo della quarta di copertina dell’ultima opera del duo di scrittori più noto del Ticino. Yari Bernasconi e Andrea Fazioli tornano infatti in libreria con un nuovo progetto letterario a quattro mani: Non importa dove, edito da Gabriele Capelli. Il libro è un viaggio che attraversa luoghi reali e immaginari, dall’angolo di una piazza a un parco, passando per un’isola dell’Oceano Atlantico, nel vuoto di una casa in ristrutturazione, dallo zoo di Zurigo, d’al di là di uno specchio, «Sai che questo terreno (che attraversi col treno) vale mille sterline per un pollice fine?».
Con cinquantotto cartoline illustrate dagli stessi autori e altrettanti testi brevi, ogni pagina si apre a uno scenario diverso, offrendo una narrazione veloce e iconica, che mescola filosofia e racconto. Le esperienze artistiche individuali dei due autori – Bernasconi come poeta e Fazioli come autore di noir – si intrecciano qui in un’opera che invita il lettore a lasciarsi sorprendere anche nella calma: «Ai giardinetti (di Massagno, ndr.) è quasi sera. Il sole sembra stanco e lontano. […] Le altalene sono nuove».

Manuela Bonfanti
Autoritratti di signora
Salvioni Edizioni

Ogni donna porta con sé una storia, ma non tutte hanno avuto la possibilità di vederla raccontata. Autoritratto di Signora – Percorsi al femminile dalla Svizzera italiana raccoglie diciotto testimonianze di donne della Svizzera italiana (Salvioni Edizioni), uscito ufficialmente non a caso l’8 marzo di quest’anno, unisce voci diverse che svelano sfaccettature inedite della condizione femminile grazie alla testimonianza di diciotto donne.
Attraverso un’intima esplorazione di esperienze quotidiane, Manuela Bonfanti – dopo aver raccolto molte ore di interviste – ha creato un’opera che intreccia biografie individuali con riflessioni collettive sul cambiamento dei ruoli e dei modelli sociali. Un viaggio attraverso generazioni e geografie che restituisce dignità a chi, troppo spesso, è rimasta nell’ombra.

Marco Bazzi
Il sorvegliante dei colori del lago
Fontana edizioni

Su un’isola lacustre, che potrebbe essere l’Isola principale di Brissago, Eliseo Moretti vive recluso in un istituto di rieducazione psichiatrica che somiglia più a un penitenziario. Ogni giorno il protagonista osserva i colori del lago e redige rapporti sulle loro variazioni, uno strano incarico affidatogli dalla Direzione per contribuire alle previsioni meteorologiche. Intorno a lui, un rigido regolamento governa la vita degli ospiti, ognuno afflitto da una malattia mentale ai quali non viene mai dichiarata. Chiunque tenti di evadere dalle regole subisce punizioni severe, orchestrate dalla crudele Doris Bechtold. In questo ambiente sospeso tra la realtà e l’immaginario, si sviluppa un viaggio nei temi della follia, del sogno, e del confine incerto tra verità e illusione.
Attraverso il suo protagonista, Il sorvegliante dei colori del lago di Marco Bazzi scava nelle profondità della solitudine, del dolore e della malattia mentale. La vicenda, narrata in prima persona, è un racconto intimo e inquietante di un uomo che, in un mondo fatto di rigide regole e silenzi, cerca di dare senso al labile confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginario, esplorando l’oscurità del mal di vivere.

Roberto Genazzini
Quella che mi è piaciuta di più
Tipografia helvetica

Nel novembre del 1943, Lili, una ragazza ebrea e la sua famiglia trovano le porte della Svizzera chiuse. Meo, un soldato di frontiera, assiste impotente all’ingiustizia che segnerà per sempre il suo destino. In un Ticino sconvolto dal conflitto che avanza, si consuma una vicenda che attraversa i confini, geografici e morali, della guerra. Il romanzo trae ispirazione da un evento realmente accaduto, ma nelle mani di Genazzini assume una potenza narrativa che va oltre la semplice testimonianza, trasformandosi in una riflessione sull’umana resistenza alla disperazione: «Secondo tentativo d’entrata in Svizzera, arresto, incarcerazione, deportazione…». Le parole che restano scolpite nel registro di controllo dei fuggiaschi diventano, in queste pagine, il cuore pulsante di una memoria che non smette di interrogare.