​​​​​​​ La tortora selvatica tuberà ancora?

Birdlife Svizzera lancia l’allarme per la Tortora selvatica, a rischio di estinzione perché minacciata dalla perdita del proprio habitat, ovvero dei paesaggi agricoli strutturati. Dal piumaggio color marrone-ruggine, per il suo caratteristico tubare essa è uno dei più grandi simboli d’amore della natura, ma non deve essere confusa con la più comune Tortora dal collare che vive nelle zone edificate e con la quale condivide solamente il colore. «Purtroppo, dietro questo dolce simbolismo si nasconde una drammatica realtà». È il monito di Birdlife che non lascia scampo a una situazione d’emergenza che deve essere sanata al più presto. Lo conferma, cifre alla mano, la Stazione ornitologica di Sempach secondo la quale «in tutta Europa, dal 1980 ad oggi la popolazione della specie è diminuita di circa l’80%, mentre in Svizzera il suo calo è di circa il 40% dagli anni 90. Ciò significa che nel nostro Paese ne rimangono solo circa da 150 a 400 maschi in canto, ma è completamente sconosciuto quanti di loro riescano effettivamente a trovare una femmina».

La Tortora selvatica nidifica in quasi tutta Europa (ad eccezione della Scandinavia), così come nel Nord Africa e nel Vicino Oriente fino al Kazakistan. Monitorando la situazione nella nostra nazione, il sodalizio conferma la sua presenza pure in Ticino (principalmente sul Piano di Magadino) e in alcune parti dell’Altipiano centrale, del Giura e del Vallese. BirdLife Svizzera individua la ragione principale del forte declino nella perdita di habitat di alta qualità nelle aree di nidificazione e ciò è dovuto principalmente all’agricoltura industrializzata e all’urbanizzazione: «A causa della perdita di habitat strutturati e preziosi nei quartieri di nidificazione e delle persecuzioni, gli effettivi di Tortora selvatica sono drammaticamente e drasticamente calati anche in Svizzera dove è pure necessario adottare misure urgenti per salvare la specie dalla sua scomparsa; l’agricoltura intensiva non ha lasciato quasi più ambienti adatti alla sua nidificazione e al foraggiamento della specie. Di conseguenza, il successo riproduttivo sta diminuendo e con esso pure la speranza di una ripresa della popolazione». Una situazione talmente preoccupante che BirdLife International, insieme alle sue organizzazioni nazionali e ai suoi numerosi partner, ha elaborato un piano d’azione per la specie ufficialmente adottato nell’ottobre 2018 nell’ambito della Convenzione di Bonn, al cui sviluppo ha partecipato pure l’omologa associazione svizzera.

Di fatto, negli ultimi anni, BirdLife Svizzera e i suoi partner hanno piantumato e mantenuto numerose siepi in diverse aree del Ticino e della Grosse Moos (canton Friborgo) importanti per la Tortora selvatica: «Stiamo anche testando varie misure per promuovere una flora ruderale diversificata come alimento per la specie. Misure che, tuttavia, richiedono terreni in aree coltivate attraenti dal punto di vista agricolo e talvolta anche autorizzazioni complesse a livello amministrativo da parte delle autorità agricole». Un sostegno va anche alle organizzazioni nazionali di BirdLife nella regione del Mediterraneo, in prima linea nell’impegno contro il bracconaggio. Nei Paesi mediterranei, infatti, il volatile è pure preda ambita dai cacciatori: «Caccia e catture illegali causano un prelievo annuale stimato ad almeno 2 o 3 milioni di uccelli». In Europa, la caccia è uno dei principali fattori di rischio di estinzione della Tortora selvatica tanto che l’Unione europea ha stilato un piano d’azione e alcuni Paesi virtuosi come Portogallo, Spagna e Francia hanno bandito dal 2021 la caccia a questo volatile.

Tornando nella nostra nazione, a partire dal 2021 BirdLIfe Svizzera ha avviato prove pilota per la promozione mirata della specie: «Speciali maggesi incolti, con circa il 50% di superfici con terreno aperto, offrono condizioni di foraggiamento ideali per le Tortore selvatiche». Inoltre, a partire dallo scorso anno, insieme ai suoi partner europei si sono creati dei maggesi per le Tortore selvatiche nei cantoni di Berna, Friburgo, Vaud e Ginevra. Inoltre, in stretta collaborazione con gli agricoltori locali, i cantoni e il Groupe ornithologique di Bassin genevois (GOBG, associazione cantonale di BirdLife) sono già state create molte di queste preziose aree. In Ticino, sul Piano di Magadino abbiamo una delle più importanti fra le popolazioni svizzere che conta una trentina di coppie nidificanti ed è oggetto del progetto di conservazione di BirdLife Svizzera e Ficedula, associazione per lo studio e la conservazione degli uccelli della Svizzera italiana: «Gli sforzi di conservazione devono ora essere intensificati per preservare il più possibile queste importanti popolazioni».

E il ventaglio di progetti di conservazione pare porti speranza e sviluppi positivi: «In Inghilterra le popolazioni di Tortora selvatica si sono riprese in modo significativo, grazie alla predisposizione di grandi pascoli estensivi e maggesi che forniscono alla specie una ricca offerta alimentare». Questa conferma giunge da vogelwarte.ch che certifica la stabilità nei numeri di Tortore selvatiche presenti sul territorio inglese, mentre pare che nella vicina Lombardia si registri addirittura un lieve aumento che lascia pure ben sperare per la conservazione di questo simbolo di amore e fedeltà.

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