Inediti scali ticinesi per la maratona delle Alpi

by Claudia

Adrenalina: con otto vittorie in otto edizioni, il re del parapendio estremo Christian Maurer torna a sfidare le vette, sorvolando anche il Locarnese e il Bellinzonese

È una cartolina inedita quella che Christian Maurer e diversi altri suoi colleghi di caratura internazionale, «spediranno» in tutto il mondo nella seconda metà di giugno. Sotto ai suoi piedi, infatti, ci saranno scorci di un Ticino, e in particolare di Locarnese e Bellinzonese, visto dall’alto. Molto in alto. Il parapendista di Adelboden e gli altri suoi compagni di avventura tra qualche settimana saranno infatti gli attori principali del Red Bull X-Alps, competizione hike & fly che alla sua dodicesima edizione sconfina per la prima volta anche nei nostri cieli. Dove, manco a dirlo, il 42enne bernese sarà ancora l’uomo da battere.

Basta dare un’occhiata alla biografia di «Chrigel, l’Aquila di Adelboden» – come viene anche soprannominato Christian Maurer tra gli addetti ai lavori – per farsi un’idea dello spessore dell’atleta in questa adrenalinica disciplina: «È un vero atleta di montagna incredibilmente forte e rapido. Un brillante pilota di parapendio, bravissimo nel volo di resistenza. È capace di decollare e atterrare ovunque, e sembra visualizzare le linee ideali di volo e le alternative che altri non sono in grado di scorgere. In particolare, Chrigel è eccellente nelle condizioni difficili o addirittura “non volabili” per gran parte degli altri atleti».

A deporre in favore di Christian Maurer sono anche le sue impressionanti statistiche: otto vittorie in altrettante partecipazioni, per un’incontrastata egemonia che si protrae da ben sedici anni. Ossia dal 2009, anno della sua prima partecipazione a questa avvincente competizione che si tiene con cadenza biennale. Allora 26enne, e con lo statuto di «rookie», il bernese aveva sbaragliato la concorrenza, lasciando tutti a bocca aperta. Otto vittorie (una in fila all’altra) più tardi, Maurer è una certezza. Ancora dal suo biglietto da visita del sito della X-Alps: «Pochi sport hanno conosciuto un regno di dominio incontrastato come quello che si è costruito Chrigel in questa competizione. Ha vinto la sua prima edizione come giovane esordiente nel 2009 e tutte le edizioni da allora, migliorando di anno in anno la sua prestazione per riconfermarsi in testa alla classifica».

Nelle competizioni hike & fly di parapendio, a essere determinanti sono due abilità: quella del volo con la vela, anche in condizioni atmosferiche non proprio idilliache (eufemismo) e quella di una buona condizione di resistenza che permetta di spostarsi il più velocemente possibile da un punto di atterraggio a quello del successivo decollo. Qualità che, appunto, l’Aquila di Adelboden cercherà di mettere in campo nel tentativo di mettere le mani sul suo nono trofeo. Anche se non sarà facile, visto che di fronte si trova atleti di spessore internazionale pronti a scalzarlo da quel trono che ormai occupa da oltre tre lustri. Complessivamente, a prendere parte alla dodicesima puntata del Red Bull X-Alps saranno 35 atleti, in rappresentanza di 17 Paesi. Quattro quelli provenienti dalla Svizzera: oltre al citato Maurer, ci saranno Patrick von Känel, Nicola Heiniger e Lars Meersteeter.

Nelle gare hike & fly determinante è la velocità: vince il primo che completa il percorso. In competizioni come questa, che si svolgono sull’arco di più giornate, occorre ad ogni buon conto mettere a preventivo un gran numero di incognite e variabili che al tirar delle somme hanno un loro peso specifico nell’esito finale. A cominciare da quelle meteorologiche, passando poi per le scelte strategiche dei singoli. Ogni partecipante può però far capo a un compagno di squadra (che per Christian Maurer sarà il fido Ramon Krebs) che fungerà da punto di riferimento per ragguagli meteo, consigli strategici e assistenza fisica e psicologica.

Dal profilo pratico, l’edizione 2025 dell’X-Alps si compone di 16 passaggi obbligati (Turningpoint) che toccano cinque Paesi: Austria, Germania, Italia, Francia e Svizzera, con partenza da Kitzbühel e traguardo finale Zell am See, in Austria (il 12 giugno è previsto un prologo a Kirchberg). A mettere ancora più pepe al tutto, quest’anno ci sarà pure un X-Turnpoint, a St. Moritz, da cui i concorrenti dovranno transitare due volte.

Con i suoi complessivi 1283 km da attraversare, il percorso di quest’anno è il più lungo finora mai realizzato. E non sarà però la sola novità della dodicesima puntata di questa adrenalinica competizione: come detto, infatti, per la prima volta l’X-Alps toccherà anche le nostre latitudini, e più precisamente il Locarnese e Bellinzona, rispettivamente undicesimo e dodicesimo passaggio obbligato dell’edizione 2025. Quando? Dipenderà dalla velocità con cui si sposteranno i concorrenti. Il tutto rispettando poche semplici regole, ma inderogabili. Come quella che consente ai partecipanti di essere «attivi» unicamente tra le 5 e le 22, limitando però la finestra temporale per il volo dalle 6 alle 21. Dopo le 22 ogni atleta ha l’obbligo di restare dov’è fino all’indomani. Ha tuttavia il diritto di infrangere questo coprifuoco una volta: una sorta di «jolly» che va giocato con astuzia per potersi procurare un vantaggio strategico sui rivali, bruciando però ulteriori preziose energie… Dal primo giorno di gara e per quelli successivi, l’ultimo atleta della classifica al termine della giornata viene eliminato.

Dal profilo storico, l’idea di proporre una simile competizione è da ascrivere al pilota austriaco Hannes Arch, rimasto impressionato da un documentario incentrato sulla traversata delle Alpi da nord a sud di un parapendista tedesco (Toni Bender) con tanto di equipaggiamento per bivaccare e arrampicare. La primissima edizione dell’X-Alps, partita il 14 luglio 2003 dal ghiacciaio austriaco Dachstein, aveva visto al via 17 partecipanti, ma solo in 3 erano riusciti a raggiungere la meta finale nel Principato di Monaco entro le 48 ore seguenti il primo arrivato. Per la cronaca, il più veloce in quell’occasione era stato lo svizzero Kaspar Henny, giunto al traguardo in 11 giorni, 22 ore, 55 minuti e 30 secondi dopo la partenza.