La via delle genti sulle acque del Verbano

La via delle genti sull’acqua. Prima del tunnel ferroviario del San Gottardo e ben prima della galleria autostradale c’era un altro elemento che univa e travalicava le frontiere tra Svizzera e Italia: le acque del Lago Maggiore. Un lago che con la sua storia ha superato gli steccati e unito i popoli che vi si affacciano, dopo secoli in cui talvolta ha costituito un bacino insuperabile. Il 15 febbraio 1826, dal piccolo porto del Burbaglio di Muralto, davanti a una folla incuriosita e forse un po’ timorosa nell’osservare quella nave in legno con il comignolo fumante, il Verbano I mollò gli ormeggi ed effettuò la sua prima corsa ufficiale di un natante adibito al trasporto di passeggeri. Era l’inizio della moderna navigazione lacustre e sulla banchina muraltese, a celebrare lo storico varo, si stagliava l’austera figura di un nobile italiano, Michele Benso, marchese di Cavour, padre del futuro statista Camillo. Fu proprio grazie al marchese di Cavour e ad alcuni suoi amici investitori lombardi e sardi, insieme ad altri magnati svizzeri e francesi, che venne varato il primo battello di linea che collegava Magadino a Sesto Calende aprendo la «strada d’acqua» tra le sponde italiane e svizzere.

Da allora, di acqua sotto gli scafi ne è passata tanta: il servizio all’utenza si è sviluppato, la flotta di battelli, traghetti e motonavi è stata aggiornata (dal vapore si è passati ai motori diesel e oggi si punta a propulsori green, ibridi, elettrici e a idrogeno), a livello socio-economico la società è radicalmente cambiata, le impronte storiche e ambientali attorno alle rive del Verbano non sono più quelle dell’Ottocento, tuttavia questo prezioso collegamento non ha mai interrotto la propria attività, assicurando a residenti e turisti corse 365 giorni l’anno. Erede di una lunga tradizione, a gestire le sorti di battelli ed equipaggi per il lato svizzero del bacino è, oggi, la Società di Navigazione Lago di Lugano (SNL), per quello italiano la competenza è invece della Gestione Governativa Navigazione Laghi (GGNL) con sede centrale a Milano e base operativa ad Arona. L’ultimo accordo quadro tra le due entità che disciplina la gestione «collettiva» della navigazione sul Verbano è stato firmato nel dicembre 2023 e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2046.

A 200 anni da quello storico evento, l’Associazione Verbano ’26, costituitasi nel 2023, non vuol far passare inosservato questo giubileo del trasporto lacustre proponendo tutta una serie di eventi e crociere celebrative sulle due sponde (il programma delle manifestazioni in allestimento è consultabile sul sito https://verbano26.blogspot.com). Al timone dell’associazione troviamo Antonio Leucci, ristoratore verbanese, ex studente dell’istituto Nautico di Genova, appassionato e storico della navigazione sul Lago Maggiore. A dargli man forte un nutrito gruppo di storici ed esperti di navigazione. «Verbano ’26 è un progetto transfrontaliero ambizioso e al tempo stesso affascinante, che rende omaggio a una lunga tradizione abbattendo le frontiere ideali e fisiche e creando una sorta di unicità territoriale del Lago Maggiore», spiega Leucci.

Sono innumerevoli gli eventi allestiti nelle principali località che si affacciano sul Lago Maggiore. I promotori di Verbano ’26 nel programmare e pianificare gli appuntamenti su entrambe le sponde che caratterizzeranno il giubileo, hanno potuto sin da subito contare sul sostegno di Comuni, associazioni e società operanti nel settore dei trasporti, enti turistici, amministrazione cantonale e del Gestore Governativo Ente Navigazione Laghi, organismo italiano che da oltre 60 anni, su indirizzo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, garantisce il servizio di collegamento sui tre grandi laghi del Nord: Garda, Como e Maggiore. «Una collaborazione sinergica fondamentale per arrivare alla scadenza della primavera-estate del 2026 con un’offerta di qualità e per tutti i gusti», evidenzia ancora Leucci. «Abbiamo accolto con favore le iniziative proposte dall’Associazione Verbano ’26 – spiega Pietro Marrapodi, gestore governativo della GGNL – . La ricorrenza dei 200 anni di navigazione sul Lago Maggiore rappresenta un orgoglio per la cultura e la tradizione del lago e merita doverose celebrazioni e festeggiamenti dell’intera comunità locale».

Gran protagonista del bicentenario sarà il piroscafo Piemonte, classe 1904 e fiore all’occhiello della flotta della GGNL. «Con la sua propulsione ancora a vapore rappresenta un patrimonio storico che sentiamo il dovere di valorizzare. Proprio in questi mesi il Piemonte è oggetto di importanti interventi di manutenzione straordinaria dei ponti, degli arredi interni e della macchina a vapore che gli consentiranno, proprio in occasione della ricorrenza giubilare, di tornare a solcare le acque del Verbano con un inconfondibile stile “belle èpoque” e un ritorno al turismo slow», evidenzia Marrapodi. Anche sulle sponde ticinesi ci si appresta a celebrare degnamente la prestigiosa ricorrenza. «L’obiettivo principale è potenziare l’integrazione tra i servizi di navigazione delle due sponde al fine di offrire un sistema di mobilità sostenibile, efficiente ed attrattivo – sottolinea Simone Bianchi, direttore della SNL –. Per noi Verbano ’26 non rappresenta soltanto una ricorrenza simbolica o un’occasione celebrativa, ma è soprattutto un’opportunità per consolidare un modello stabile di cooperazione transfrontaliera capace di generare benefici concreti per cittadini, turisti e pendolari».

Un sistema di navigazione rispettoso della propria storia, integrato con la mobilità generale e sempre più green. Nel 2021 sulle acque del Verbano la GGNL ha varato la prima nave ibrida-diesel/elettrica, soluzione oggi ritenuta più confacente alla tipologia del servizio lacuale attuato dal gestore italiano (che nel 2024 ha trasportato circa 3 milioni di passeggeri solo sul Lago Maggiore e 12 milioni in totale sui tre laghi); da parte sua la SNL ha intrapreso il programma Venti35 pensato per il futuro di una navigazione sostenibile per tutta l’area del Ceresio e come modello da sviluppare anche sul bacino svizzero del Lago Maggiore. «Oltre alla riduzione dell’inquinamento delle acque fino ad arrivare alle emissioni zero con la progressiva sostituzione di mezzi navali alimentati a energia fossile con veicoli elettrici, il supporto a elettrificazione e predisposizione delle stazioni di ricarica sui pontili, il programma Venti35 prevede anche la creazione di un Centro di competenza tecnologica in ambito della mobilità sostenibile lacustre», conclude Bianchi.

Come sarà dolce e green navigare sul Verbano (e il Ceresio) per altri due secoli…

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