A dieci anni dal debutto, lo spettacolo Köszeg di Opera retablO si ripresenta a Territori, il festival di teatro negli spazi urbani di Bellinzona. Un ritorno che avrà luogo nell’Officina Nephos sabato 7 giugno con inizio alle 22.
Molti ricorderanno Köszeg quando era ancora un progetto teatrale e venne realizzato nello stile della performance nelle sale dalla fatiscente bellezza della novecentesca villa Bonetti: un site-specific che aveva affascinato tutti per la crudele dolcezza e potenza simbolica.
La sua versione definitiva venne poi inserita con successo nel cartellone del Teatro Sociale nel novembre del 2015.
Il suggestivo progetto teatrale di Ledwina Costantini e Daniele Bernardi è liberamente ispirato all’opera di Àgota Kristóf, la scrittrice ungherese naturalizzata svizzera (1935-2011), in particolare al libro de Il grande quaderno, il primo della celebre Trilogia della città di K., tradotta in oltre trenta Paesi, dedicata alle vicende dei gemelli Lucas e Klaus in un Paese occupato da forze straniere.
Un’opera apparsa in Francia nel 1986 che svelò alla scena letteraria internazionale una voce unica, definita come una favola nera. In realtà è una parabola sulla guerra più che mai attuale, ma è anche un omaggio all’amore, come ci hanno raccontato i due artisti, entusiasti di poter riproporre un lavoro complesso e ricco di rimandi.
Köszeg è uno spettacolo apparentemente crudele, fra altari, fango, feticci accanto a stilizzazioni grafiche che ricordano il giovane artista ticinese Giona Bernardi, scomparso prematuramente proprio in vista dell’allestimento a cui stava collaborando.
Tuttavia Köszeg, con le sue immagini forti, al limite della provocazione, in realtà trasporta lo spettatore fra le pagine della Kristóf nell’universo dei giochi infantili, quelli che trasformano gli eterni conflitti fra bambini in una continua baruffa alla ricerca di uno slancio d’amore che diventa un abbraccio, una promessa di pace. È forse questo il messaggio allusivo più bello e significativo che ci si possa attendere dal teatro in questo momento di grave crisi internazionale. Da rivedere.
L’anno prossimo ricorrerà il 50esimo della prima pubblicazione de Il grande quaderno e sarebbe bello immaginare una riproposta di Köszeg su una scena istituzionale. Un atto d’amore in sintonia con il messaggio di Àgota Kristóf e un’occasione d’oro per ricordare la grande scrittrice.
Territori Festival ritorna per la sua nona edizione dal 4 all’8 giugno 2025 organizzato dal Teatro Sociale di Bellinzona e dalla piattaforma artistica Zona’B. La sua caratteristica principale consiste nell’avere un occhio di riguardo sulla scena della Svizzera italiana, ad alcuni dei più interessanti soggetti di una nuova generazione di artisti indipendenti che si è affacciata alla professione e che sta offrendo un nuovo slancio al settore con estetiche inedite, nuove modalità produttive, organizzative e di promozione.