Gang, droga sintetica e un eroe di metallo

by Claudia

Videogiochi: il ritorno di RoboCop in Rogue City su PlayStation Plus è un tuffo nella Detroit distopica degli anni Novanta

Sony ha deciso di regalare RoboCop: Rogue City a tutti gli abbonati di PlayStation Plus. È accaduto il mese scorso. Ne avevamo sentito parlare bene e la curiosità era tanta, quindi abbiamo colto l’occasione, preso in mano le armi (virtuali) e siamo scesi in campo nei panni del mitico agente mezzo uomo e mezzo macchina.

I meno giovani ricordano benissimo questa frase: «Vivo o morto tu verrai con me»; nella cultura pop degli anni Novanta divenne famosa grazie alla trilogia cinematografica e alla visione di un regista folle che realizzò RoboCop del regista Paul Verhoeven, con protagonista Peter Weller. Il film suscitò molto scalpore, all’epoca, per la sua violenza e per lo splatter gratuito, ma a dirla tutta, fu proprio questo a renderlo un successo.

Ambientato in una Detroit distopica, in un futuro non troppo lontano, la città è governata da gang violentissime in collusione con i politici locali. Nonostante la polizia si impegni al massimo per combattere il crimine e garantire la sicurezza dei cittadini, purtroppo non dispone dei mezzi necessari per fronteggiare efficacemente la situazione.

Durante una perlustrazione, l’agente Alex Murphy viene catturato e brutalmente ucciso. Sebbene venga dichiarato clinicamente morto, Alex rimane in vita. La Omni Consumer Product (OCP) decide quindi di sfruttarlo per il proprio progetto: creare un poliziotto robot con le parti rimanenti del suo corpo. Ed ecco che, per la gioia di grandi e piccini, nasce RoboCop, l’eroe di metallo creato come trovata pubblicitaria dalla OCP per sviare l’opinione pubblica e nascondere le proprie nefandezze. Tuttavia, quello che doveva essere solo un burattino di latta nelle loro mani si trasforma nel loro più acerrimo nemico.

RoboCop: Rogue City è uno sparatutto in prima persona, e vogliamo sottolineare che per chi è fan di RoboCop, poter giocare un titolo che ripercorre la storia di Alex «RoboCop» Murphy è una vera goduria. La trama di Rogue City vede Murphy combattere il crimine, ma in momenti cruciali mentre è in modalità combattimento, va in tilt e ha dei flashback (ricordi) di quando era umano, mettendo in pericolo se stesso e coloro che sta cercando di proteggere.

Il cattivo di turno, oltre alle solite gang di Detroit, è un uomo distinto e misterioso che a quanto pare, esercita un certo potere su RoboCop. Il problema principale della città è la «Nuke», una droga sintetica che sta decimando la popolazione, e Alex fa di tutto per eliminarla e ripulire le strade.

Ci sono delle caratteristiche che contraddistinguono RoboCop: l’armatura, la pistola, il rumore inquietante dei suoi passi e la voce, tutto fedelmente riprodotto. E c’è una chicca: la voce di RoboCop in Rogue City è proprio quella dell’attore originale del film, Peter Weller. Però, a nostro avviso è un peccato che il gioco sia solamente in lingua originale, con la sola opzione dei sottotitoli.

Rogue City è un cinegioco: ci sono molte interazioni con i vari personaggi, con modalità interattiva e risposte a scelta da selezionare col proprio controller. Quest’ultima però, alla lunga l’abbiamo trovata alquanto noiosa, perché genera un forzato rallentamento dello sparatutto abituale. Ma per chi è amante di «cut scene» interattive, troverà molto divertente anche queste fasi di gioco.

La progressione è classica: più giochi, più accumuli esperienza (EXP) e guadagni. Così facendo potete migliorare e potenziare tutte le abilità del personaggio, la sua potenza di fuoco, il suo scudo e la sua armatura.

Chi ha visto i film sa che il suo visore gli permette di tracciare, illuminare e mirare ai bersagli quasi contemporaneamente, sparando in pratica a occhi chiusi. Questa azione è stata riprodotta fedelmente, supportando la mira per colpire i bersagli. Vi consigliamo di puntare alla testa, perché questi brutti ceffi non vanno giù tanto in fretta. Avete anche la possibilità di raccogliere le armi dei nemici e usarle, come lanciarazzi, fucili di precisione o piccole mitragliatrici: abbiamo giocato RoboCop: Rogue City sulla PlayStation 5, e il feedback dei grilletti quando si spara è fantastico, dando un ulteriore valore aggiunto al titolo.

Attenzione però: RoboCop può correre, ma non può accovacciarsi né appoggiarsi o ripararsi presso un muro per poi sparare. Per cui, si è quasi sempre sotto tiro e l’energia va giù in fretta. In compenso si hanno delle fialette di «Nuke» – sì, abbiamo detto «Nuke», la stessa droga sintetica che decima le strade della città – per permetterci di rigenerare l’armatura.

Ancora un dettaglio da puntualizzare: i personaggi sono tutti riprodotti fedelmente dagli attori originali del film, e il gioco ripercorre il passato di Murphy, enfatizzando la sua umanità.

In conclusione, ci siamo divertiti parecchio! Certo, qualche difettuccio c’è: è solo in inglese (ma coi sottotitoli funziona), i movimenti sono un po’ legnosi e la grafica non fa gridare al miracolo. Però: la voce originale di Peter Weller, l’atmosfera super fedele ai film e un audio delle armi pazzesco con uno shooting divertentissimo valgono il nostro entusiasmo. Nonostante le pecche, per noi è un 7 pieno perché ci ha fatto gasare un sacco!