Stare bene, una questione individuale e sociale

In un’epoca in cui la speranza di vita è in evoluzione esponenziale, le malattie croniche sono in costante aumento e i costi sanitari continuano a crescere, la promozione della salute non è più un lusso, ma una necessità. Ci sono gesti che migliorano la salute senza che ce ne accorgiamo: una passeggiata all’aria aperta, un pranzo equilibrato, una conversazione che ci aiuta a ritrovare il sorriso. Ma dietro a questi piccoli momenti di benessere c’è spesso un lavoro invisibile, fatto di strategie, progetti e collaborazione. In questo contesto, illustrato fra passato, presente e futuro nel recente Rapporto di gestione 2024, Promozione Salute Svizzera (PSS) svolge un ruolo chiave e lavora ogni giorno «per rendere queste scelte sane più accessibili a tutti, ovunque». La missione è semplice ma ambiziosa, volta ad aiutare le persone a vivere meglio e più a lungo in buona salute. Per farlo, mette in campo una rete di azioni concrete: nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei Cantoni e nei Comuni con iniziative che spaziano dalla salute mentale alla prevenzione delle malattie croniche.

Presidente del Consiglio di fondazione dal 2025 è il Consigliere di Stato Raffaele De Rosa, capo del dipartimento Sanità e Socialità (DSS) il quale, con il motto «Salute per tutta la popolazione, insieme e a lungo termine», sottolinea di essere onorato del suo ruolo di presidente di PSS, contribuendo a plasmarne il futuro: «La salute è il nostro bene più prezioso (e per salute non intendo solo quella individuale, bensì la salute di tutta la società). Per questo motivo ci prodighiamo per assicurare una promozione della salute e prevenzione per tutte le persone in Svizzera, in una prospettiva a lungo termine». A questo proposito, il direttore del sodalizio dottor Thomas Mattig ribadisce l’importanza della collaborazione con Cantoni, ONG e altri partner essenziali, riassumendo così l’operato e aprendo la porta ai propositi futuri: «La valutazione della strategia 2019 – 2024 ha confermato il raggiungimento dei nostri obiettivi». Una strategia nell’ambito della quale si è concentrata l’attenzione sull’obiettivo prioritario che coinvolge Cantoni, imprese, attrici e attori della sanità pubblica, «rafforzando il proprio impegno a favore della promozione della salute e della prevenzione, sfruttando le possibili sinergie e verificando l’efficacia delle proprie attività».

Alla luce di questo bilancio positivo, per i prossimi anni la Fondazione ha deciso di puntare sulla continuità, «pur introducendo alcune novità nella strategia per il periodo 2025 – 2028 approvata nel corso dell’anno in esame». Si parla poi di «programmi d’azione cantonali per lo sviluppo di alcuni progetti pilota», con particolare attenzione alla prevenzione, fra i quali spiccano alcuni progetti importanti e necessari come lo sviluppo di un piano relativo alla salute mentale, a sottolineare l’importanza cruciale di quest’ultima nel quadro di un approccio integrato di promozione della salute: «Per garantire una maggiore coerenza nell’operato della Fondazione in relazione alla salute mentale è stato elaborato un piano con misure mirate che coprono tutti gli ambiti di intervento di Promozione Salute Svizzera, ovvero programmi d’azione cantonali, gestione della salute in azienda e prevenzione nell’ambito delle cure». Un approccio trasversale che consentirà di sfruttare maggiormente le sinergie all’interno della Fondazione e incrementare l’efficacia delle misure: «È inoltre importante rafforzare la promozione della salute mentale per consentire una risposta più rapida ed efficace nelle emergenze».

Il riconoscimento del sonno quale importante risorsa per la salute è un altro tema affrontato, fondamentale per il benessere e per la salute psicofisica: «Dormire bene è fondamentale. Alla luce del fatto che circa un terzo della popolazione in Svizzera presenta un disturbo del sonno, Promozione Salute Svizzera ha indetto un concorso per sostenere i progetti che contribuiscono a prevenire i disturbi cronici del sonno e le complicanze associate a tali disturbi». Dunque, nell’anno in esame la Fondazione ha promosso e contribuito alla costituzione della «Rete svizzera per il sonno» che persegue la visione di una migliore qualità del sonno in Svizzera, «e a tal fine si impegna a fare in modo che il sonno sia riconosciuto come importante risorsa per la salute». Un tema, questo, integrato anche nella campagna Salute Psi, promossa sempre dal sodalizio. Ma sono i programmi d’azione cantonale il tema su cui si vuole porre l’accento: «Attualmente ci impegniamo, in collaborazione con 25 Cantoni, a fare in modo che bambini, adolescenti e persone anziane seguano un’alimentazione equilibrata, facciano più attività fisica e abbiano una buona salute mentale. Incoraggiamo i Cantoni a promuovere la salute della propria popolazione, fornendo a tal fine un sostegno pratico e finanziario. Un programma d’azione cantonale è un accordo di collaborazione stipulato tra un Cantone e la nostra Fondazione. Grazie alla struttura modulare, i Cantoni possono combinare nel loro programma d’azione i gruppi target «bambini e adolescenti» e/o «persone anziane» con i temi «alimentazione e attività fisica» e/o «salute mentale».

Per quanto attiene pure alla realtà ticinese, citiamo alcuni progetti puntuali che vengono promossi con particolare attenzione ai giovani e agli anziani. Per i giovani, a partire dall’infanzia fino all’età adolescenziale: «L’alimentazione e il movimento nei nidi dell’infanzia, con la formazione del personale educativo sull’alimentazione equilibrata; il progetto Capriola che sensibilizza e forma personale dei nidi d’infanzia sull’importanza del movimento per bambini da zero a quattro anni; il CoachProgram “Equilibrio e benessere”, una formazione di giovani coach su queste tematiche che promuovono la salute mentale e il benessere psicofisico tra i coetanei; EverFresh, programma di sensibilizzazione e formazione dei giovani sui rischi legati all’uso di sostanze che creano dipendenza; e infine Stress? Wir packen das!, un progetto che insegna ai liceali come aiutare i compagni a gestire lo stress in modo sano, sviluppando strategie di coping utili per la loro salute mentale». Per le persone anziane troviamo: «I centri diurni promotori di salute attraverso l’attività fisica, l’alimentazione equilibrata e la prevenzione delle cadute a domicilio nei centri diurni socio-assistenziali; i Comuni si fanno promotori del tema dell’invecchiamento in salute con iniziative per promuovere sempre l’attività fisica, l’alimentazione equilibrata e la prevenzione di cadute a domicilio; l’attivazione di un servizio di consulenza telefonica contro la solitudine in età avanzata offre supporto emotivo e sociale agli anziani e a livello comunale si promuove il Fitness Park, spazi all’aperto in cui è possibile svolgere esercizi fisici adatti anche alle persone in età avanzata». Infine, il Ticino guarda al futuro, nel periodo 2025 – 2028, con il lancio della campagna «Viviamo Bene», accompagnata da nuovi Programmi d’azione cantonali (PAC) per la prevenzione e la promozione della salute: «Un’iniziativa che si basa sulla strategia 2030 del Cantone, e che punta a migliorare il benessere fisico, mentale e sociale di tutta la popolazione, favorendo ambienti sostenibili e inclusivi». Perché la salute non si costruisce solo negli ospedali, ma anche nelle nostre case, nelle nostre abitudini quotidiane, nei contesti in cui viviamo.

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