Incontriamo Mya Lurgo e Cristina Furrer Pasquali di Aranno LandArt (ALA), associazione culturale non-profit, all’imbocco di un bosco rigoglioso lungo una rete di sentieri malcantonesi. È qui che da qualche tempo è stata collocata un’opera suggestiva, La Clessidra della Vita, creata dal duo CanB, originario dell’isola di Réunion, grazie anche al sostegno della Commissione culturale del Consiglio di cooperativa di Migros Ticino.
Davanti ai nostri occhi ecco una struttura a forma di «X» in bambù (vedi foto) che rappresenta il mondo della memoria. «Cerchiamo di unire l’arte alla ricerca interiore, allo yoga», spiegano le nostre interlocutrici. «Per gli autori di quest’opera i tubi di bambù rappresentano i ricordi. Ce ne sono di vividi e lo si vede dallo splendore dei colori, e di sbiaditi, ricordi che magari vorremmo dimenticare.
Chi vuole, passando da qui può anche infilare dentro uno dei tubi un biglietto con un suo pensiero o un ricordo. Insomma, cerchiamo di creare eventi che vadano al di là della semplice visione dell’opera d’arte».
Il discorso vale anche per Fuga, un’altra opera collocata lungo i sentieri, creata dall’architetto italiano Luca Zanta, anch’essa in parte sostenuta dal contributo di Migros Ticino: «È interamente in rosa ciclamino, e rappresenta la fuga dal frastuono quotidiano. Anche qui torna il discorso di creare opere che prevedano un coinvolgimento interiore introspettivo, una vera oasi di pace. Vogliamo portare la gente al contatto con la natura, col bosco e coi suoi rumori, oltre a quelli della città e della tecnologia».
La Clessidra della Vita e Fuga sono le ultime due installazioni create su iniziativa di LandArt per promuovere forme d’arte caratterizzate dall’intervento diretto degli artisti sul territorio naturale, in questo caso sulle aree verdi dei sentieri del Malcantone. Il primo sentiero pilota (vitART Parcours 1_Aranno) è lungo1,4 km e si qualifica come sentiero poetico dedicato all’arte del riciclo.
Parte dalla fermata Maestà di Aranno e dal cuore del paese raggiunge il sentiero delle meraviglie. Era caduto in disuso ed era stato nel tempo abbruttito dall’abbandono di materiali vari. La logistica del percorso era stata scelta per la vicinanza alla Nellimya Arthouse, residenza che offre vitto e alloggio agli artisti nel periodo di creazione, che in genere dura una settimana.
Nel 2024 ALA ha poi inaugurato il secondo vitART Parcours, che con i suoi 5,1 km si snoda da Aranno fino al Lido di Agno. Sette le opere fin qui realizzate, ma alla fine dovrebbero essere almeno una dozzina, ci spiegano Mya Lurgo e Cristina Furrer Pasquali. «Sperando nell’adesione e nel sostegno della cittadinanza locale, visto che fino ad oggi sono state soprattutto persone della Svizzera interna a finanziare l’iniziativa».
La Commissione culturale della Cooperativa regionale Migros Ticino ha sostenuto dal canto suo il progetto con 5000 franchi. Il suo segretario Luca Corti non nasconde l’entusiasmo per le opere che ci vengono mostrate: «Mi piace molto l’idea,» commenta, «alcune opere sono provocazioni, come questa in rosa ciclamino, altre si sposano bene col contesto. La gente, del resto, ha bisogno di stimoli forti. È bello sostenere questo progetto che fa riflettere e allo stesso tempo riqualifica un ambiente che prima era stato un po’ lasciato a sé stesso».